[aha] Disiscriversi è impossibile (per ora)

xDxD xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Wed Dec 5 22:43:18 CET 2007


> Si puo' anche rigirare la frittata, discutendo sulla struttura delle 
> mailing list (e' ancora valida?, che strumenti ci sono per innovarla? 
> quali sono le mailing list che funzionano e perche'?) e la costante 
> (inevitabile?) invasione delle mailbox. 

c'è una illusione di fondo.

ovvero che ci si possa adattare alle pratiche e alle tecnologie.

e, invece, questo vale solo inizialmente. alla lunga sopravvivono solo 
quelle pratiche e tecnologie che, pur 
aggiungendo/modificando/cancellando, si integrano.

il tutto non è nulla di nuovo, e gli stracitati hype cycle di gartner 
sono solo uno dei punti di vista da cui è possibile osservare il fenomeno.

ma usiamoli. un attimo.

le fasi: il trigger tecnologico, il picco delle aspettative, la 
disillusione, la fase di "illuminazione", la maturità produttiva.

c'è una scintilla iniziale. si gonfia il pallone, che poi però scoppia, 
lasciandoci insoddisfatti e disillusi, quasi arrabbiati. Ma poi si 
capisce che la "cosa" serviva a qualcos'altro e, finalmente, la si usa.

sono fasi che danno varie sensazioni, ma sono tutte "utili".

basta capire in che fase si è.

siamo, probabilmente, in una fase mista, che deriva dalla 
sovrapposizione della fase di disillusione sulle "tecnologie 
collaborative" alla fase di "trigger" sulle prossime tecnologie.

questo crea un po' di isteria. la gente agita le braccia, non sa bene 
dove sbattere la testa.

da un lato il "web 2.0" s'è già trasformato in consumo, in prodotto, in 
merce.

dall'altro lato emergono, con la "prepotenza silenziosa" tipica dei 
trigegr, quelle tecnologie che, da un lato, rendono la rete pervasiva, 
onnipresente, dall'altro lato rendono "personale" e localizzata la 
produzione, e, dall'altro ancora, tirano le interfacce fuori dallo 
schermo, trasformandole in oggetti, robot, linguaggio, corpo.

e siamo, come sempre, sull'orlo di qualcosa.

abbracci!
xDxD




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