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Luigi Pagliarini luigi at artificialia.com
Sun Apr 20 21:28:05 CEST 2008


bhà.. io continuo a pensare che non sia una novità e che non abbia una
grande estetica e/o interesse artistico. che se ne parli poi non credo
riesca a "provare" un granchè, se non che è un azione di hacking che ricade
su un già disastrato impianto politico nazionale :D e che pertanto ha
sobillato molti degl'animi. riguardo al percorso storico ribadisco che non
credo si possa parlare di tal interventi senza chiamare in causa l'intero
traggito che ha portato al nascere di una poetica "attivista" nell'arte (ma
che più che dai Blisset parte da D'Annunzio o se preferisci dal mailbombing
e dal netstrike, al limite!) e che cmq non è che un ornamento stilistico,
più che contenutistico, ormai. poi, quello che chiami il "fottere il
sistema", per sé, non credo possa esser metro sufficiente per far di
un'azione una vera&propria opera d'arte. credo che a ciò va necessariamente
aggiunta una marcia in più. ql qlc in più che rende tal genere d'interventi
(ad es il N. Verde di Bertini, di cui parlava Alessandro) un qlc di
apprezzabile esteticamente. ma ora, sorvolando sul simil attacco che porti
al basso livello d'attenzione e superficialità, aggiungo  che credo che
certe scelte "semeiotiche" (il PD nel nostro caso!) non son né
artisticamente né psicologicamente trascurabili, viceversa, fondano o (credo
sia il ns caso!) minano ciò che dovrebbe esser l'aspetto artistico estetico
e concludo dicendo: W la LEGANORD!! :D :D ::D

Per la gioia di lo|bo, dei commenti velocissimi:

 > l'arte (quella in rete) stia  diventando sempre piu' un'operazione di
marketing
 il marketing lo lascerei ai manager e ai supermercati, io continuerò ad
occuparmi di arte! ;^)
 
 > ...io sono la prima a dire che l'arte con l'A maiuscola e' morta da un
pezzo (per fortuna!).
 no, no, tranquilla, non esser funerea: è vivissima.
 ne ho visto recenemente un esemplare vivente! ;^)

 > che molte gallerie adesso sono improvvisamente interessate a certi
soggetti artistici e a certe pratiche (quelle della net.art, per esempio)
 tutta l'arte elettronica era ignorata dagl'operatori (io organizzai il
PEAM2003 per questo esatto motivo!). 
 ora vieversa gli operatori son interessati, ma t'assicuro che il marketing
di cui parli c'entra poco: è solamente cambiata la domanda nel mercato
internazionale. Ugualmente accade per la richiesta di artisti cinesi del
resto. ;^)

ciao! da Luigi il Filisteo

> Ciao,
> 
> intervengo anche io sulla questione. Ho guardato bene il sito 
> realizzato da iocose e prima di tutto mi stupisco 
> (ingenuamente?) che qualcuno abbia potuto considerare quelle 
> email veritiere! :) secondo me quindi non e' del tutto errata 
> la considerazione che ha spinto i membri di io/cose a creare 
> l'operazione: mi sembra ovvio che la gente reagisca senza 
> leggere realmente quello che viene inviato e questo ci 
> dimostra che forse uno dei grandi problemi attuali e' il 
> basso livello di attenzione e la superficialita' con cui i 
> contenuti vengono considerati. 
> Non si sta parlando tanto sul piano politico, pur se le mail 
> sono state inviate in periodo elettorale, ma il progetto 
> credo sia piu' 
> un'operazione "semiotica". Anche perche' e' palese che sia 
> stato dato importanza proprio alle strategie di presentazione 
> delle informazioni, alle tecniche di comunicazione e al come 
> fare "pubblicita'" (tipo l'idea di salvare lo sfondo del 
> desktop, la suoneria, ecc).
> 
> Seguendo questo ragionamento, da una parte l'operazione e' 
> riuscita, se l'obiettivo era in qualche modo orientare il 
> corso e il flusso delle
> informazioni: qui in lista ne stiamo parlando da giorni e 
> io/cose sono stati in grado di scatenare un dibattito. Per 
> chi si ricorda un po' i tempi d'oro dell'attivismo italiano 
> ;-) questa era anche la strategia del Netstrike: non tanto 
> puntare sull'operazione di blocco del server ospitante il 
> sito oggetto dell'azione, ma far parlare dell'operazione. 
> Sono anche sicura che se il collettivo avesse lavorato un po' 
> piu' a livello di informazione stampa, coinvolgendo 
> giornalisti in cerca di notizie, magari avremmo parlato 
> diversamente della cosa ;-) Ancora meglio se il sito fosse 
> stato censurato (dal PD?), allora l'obiettivo sarebbe stato raggiunto!
> 
> Ovviamente sto un po' esagerando, ma mi sembra charo che piu' 
> che parlare di gloriose operazioni artistiche o meno, e se 
> certe operazioni siano da considerare arte o no, bisognerebbe 
> fare un po' autocritica e ammettere che diversi progetti che 
> hanno fatto storia a livello artistico, in realta' e' perche' 
> sono riusciti a interpretare come la comunicazione avviene e 
> quali sono le cosiddette strategie per "fottere il sistema". 
> Chi e' piu' bravo a capirlo, piu' riesce a far parlare di 
> se', piu' viene poi legittimato da una certa critica. E del 
> resto la strategia aveva gia' illustri "maestri", cominciando 
> dai Neoisti e dal Luther Blissett Project. Quindi il punto 
> non e' tanto reagire se le operazioni sono autodefinite 
> artistiche o meno, semmai e' capire se le strategie adottate 
> sono state del tutto vincenti o no.
> 
> Cosa che va benissimo del resto, io sono la prima a dire che 
> l'arte con l'A maiuscola e' morta da un pezzo (per fortuna!).
> In fondo, mi sembra che oggi l'arte (quella in rete) stia 
> diventando sempre piu' un'operazione di marketing. E lo 
> dimostra anche il fatto che molte gallerie adesso sono 
> improvvisamente interessate a certi soggetti artistici e a 
> certe pratiche (quelle della net.art, per esempio) che prima, 
> specialmente in Italia, erano del tutto ignorate o bollate 
> con la solita frasetta che tutti ci siamo sentiti ripetere 15 
> anni fa: "ma questa non e' arte!".
> 
> Gli 01.org, che sono dei bravissimi strateghi da questo punto 
> di vista, l'hanno capito benissimo e hanno iniziato a vendere 
> le loro opere e a capitalizzarle. Che poi sia arte o no, a 
> questo punto ha poco senso per me, e' un'operazione di 
> marketing. E da quel punto di vista, riuscita, forse - spero 
> per loro che vendano! ;-) E in fondo e' stata anche 
> un'operazione di marketing proclamare la morte della net.art, 
> tanto per poter essere legittimati come critici 
> "specializzati" in quel campo, e come creatori di opere 
> artistiche irripetibili da chi fuori del giro. Un paradosso, 
> forse, proprio perche' 
> proveniente da chi faceva della ripetizione e dell'anti-Arte 
> un baluardo.
> 
> Ovviamente questo non toglie che alcuni lavori di net.art 
> siano stati grandiosi e che abbiano lanciato una nuova 
> estetica, basta pensare a jodi, quindi me ne guardo bene di 
> screditare percorsi che apprezzo e che e' difficile in 
> qualche modo eguagliare.
> Ma forse il punto ora e' quello di cambiare prospettiva, e 
> finire una volta per tutte di riferirsi sempre ai "grandi 
> illusti" ;-) perche' in questo modo si casca ancora una volta 
> in pieno nella loro operazione di marketing, e questo ci 
> dimostra che sono stati proprio bravi!
> 
> Per cui, ben vengano altri progetti come quelli di io/cose, 
> magari ora che si e' tornati al disastro politico qualcosa 
> ricomincera' a muoversi?
> 
> Saluti!
> 
> -- 
> 
> 
> 
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