[aha] Mimmo e Gec.
mariopesceafore at lifegate.it
mariopesceafore at lifegate.it
Mon Feb 11 22:19:58 CET 2008
http://it.youtube.com/watch?v=PeEZi1l7asY
M:
A chi ti rivolgi quando abusivamente abbandoni e collochi le tue idee "on
the road"? Hai un target di riferimento?
G:
Tutti, ma proprio tutti.
[*La strada è l'unico spazio della città in cui vi è un passaggio continuo
di persone con età, ceti sociali e culture diverse*].
L'arte chiusa in galleria alimenterà sempre e solo la curiosità degli
appassionati che circolano attorno a questo mondo.
I miei lavori spesso hanno dimensioni umane per far si che girando
l'angolo il primo impatto sia quello di una persona vera a passeggio con
una Tv in testa, nudo e spaesato.
Credo che se la cultura fosse presentata gratuitamente e ovunque il mondo
sarebbe migliore, immaginate un luogo dove camminando vengano presentate
opere d'arte, musica, poesia e cinema, si finirebbe per l'imparare
qualcosa anche solo andando a fare la spesa!
M:
Educare o promuovere te stesso? In fondo anche l'arte made in galleria è
uscita da tempo dalla gallerie, trovi gli artisti proposti dal sistema su
bus, in metrò e nelle piazze, qual'é precisamente la differenza
comunicativa tra il loro lavoro ed il tuo?
G:
Tutto nasce dalla spinta di voler comunicare a tutti i costi, da un
esigenza personale.
E' chiaro che qualcuno potrebbe pensare che possa essere un'azione
pubblicitaria, la differenza è che [*non ho alcun prodotto da vendere a
tutti i costi.*]
I miei lavori sono in strada per mandare messaggi (o almeno spero), gli
artisti esposti nelle piazze e sui metrò sono lì per richiamare la gente
ad entrare nella galleria.
M:
Quindi non ti consideri un prodotto e condanni i prodotti?
G: Non condanno i prodotti, cerco di raccontarli, a differenza della pop
art più che raccontare la civiltà odierna tramite il prodotto cerco di
raccontare il sistema mediatico utilizzato per la vendita dei prodotti,
[*la chiamerei spot-art ed è per questo che la maggior parte del mio
lavoro si concentra sui media,sopratutto sull' elettrodomestico TV.*]
M: Elettrodomestico o elettro addomestica?
G: (ride), la seconda esatto.
L'unico elettro-addomestica in grado di far sembrare il superfluo necessario.
M: La tua arte invece? In un contesto socioculturale trabordante di icone,
non temi possa essere superflua?
G: Non ho la presunzione di pensare che le mie icone siano meglio di
altre, stanno in mezzo alle altre col fine di mandare dei messaggi,
secondo me il ruolo dell'artista e stato e sarà sempre quella di
raccontare il tempo in cui vive.
M: Questo avviene anche in galleria, talvolta con il tuo stesso contenuto
critico verso meccanismi di pensiero indotto ad arte.
G:
Sì meno male, credo che l'arte debba essere ovunque, galleria compresa,
non credo che il graffito debba solo stare in strada come non credo che la
buona pittura debba restare solo nella galleria.
L'importante è sapere dove si vuole arrivare e da dove si è partiti,
rimanendo il più coerenti possibili.
Domenico Di Caterino
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