[aha] Proposta per AHA Camp
T_Bazz
t_bazz at ecn.org
Tue Jan 29 16:58:57 CET 2008
Ciao a tutt@,
scusate il ritardo, ma ero a Peenemuende senza possibilita' di
connettermi...!
Da parte mia ringrazio tantissimo per questa proposta, che credo sia
interessantissima. Conosco i ragazzi di SALE anche per le precedenti
iniziative che hanno organizzato e penso proprio che la loro proposta
sia quello che stavamo cercando...Lo spazio SALE e' bellissimo da quanto
mi hanno detto e - soprattutto - ci permette di creare la nostra
iniziativa "dal basso", contribuendo a portare valore aggiunto alla loro
iniziativa con i nostri progetti/idee.
Non voglio ovviamente screditare le proposte arrivate finora, che
ringrazio, ma penso che l'idea di organizzare un evento indipendente da
Festival gia' avviati e che nasca direttamente da questa comunita' sia
la cosa migliore. Credo che Venezia sia un luogo raggiungibile per molti
perche' tutti i treni e gli aerei vi arrivano facilmente e inoltre, per
il suo essere centro dell'arte, e' anche un'ottima piattaforma su cui
lavorare e portare il nostro contributo.
Da parte mia quindi dico con estremo piacere SIIIIIII! Anche perche' lo
spazio SALE e' uno dei rari esempi di "musei-occupati" e come minimo
dovremmo portare il nostro contributo, anche per sostenere l'importanza
di avere luoghi di espressione artistica liberi...
Naturalmente avremo modo di discuterne al Pre-AHACamp allo Share
Festival, e naturalmente spero che il gruppo-SALE venga a illustrarci la
situazione, logistica ma anche contenutistica, in modo da trovare un
obiettivo comune per i nostri reciproci progetti. In ogni modo, penso
che l'idea sia da considerare fortemente!
Grazie, quindi :)
Un saluto,
Tbazz
sale ha scritto:
> Ciao a tutti!
> Nell'ultimo periodo abbiamo seguito con interesse la discussione attorno
> al AHA Camp. Recentemente ci siamo incontrati e chiacchierando è venuta
> fuori un'idea:
> perchè non organizzare il camp proprio all'interno del nostro spazio
> ovvero il S.A.L.E.?
> Pensiamo che il nostro carattere di spazio di movimento, particolarmente
> attento all'arte contemporanea e ai suoi legami con l'attivismo, faccia
> del sale il luogo ideale per ospitare l'iniziativa.
> Il sale si trova a Venezia all'interno di un ex magazzino del centro
> storico, ha aperto lo scorso ottobre e ha già prodotto una serie di
> mostre, workshop e iniziative di cui potete trovare notizia nel sito
> www.sale-docks.org <http://www.sale-docks.org/gui/>.
> <http://www.sale-docks.org/gui/>
> Qui di seguito alcune righe utili a chiarire maggiormente la natura del
> nostro progetto.
> A presto
>
> Il progetto S.A.L.E. nasce dalla convinzione che la produzione artistica
> e, più in generale, la produzione culturale, rappresentino due degli
> aspetti costituenti delle metropoli contemporanee.
> L'aggettivo globale, infatti, può venire affiancato al sostantivo città
> solo in presenza di tessuti urbani in cui si concentrino aspetti
> produttivi legati al terziario avanzato, ai cossiddetti servizi
> d'eccellenza.
> E' la produzione immateriale, quella basata sul lavoro cognitivo, sulla
> gestione delle reti di comunicazione e la produzione di linguaggi, a
> caratterizzare uno scarto di livello tra le città.
> Ma la produzione di linguaggi non è appannaggio esclusivo delle forze
> produttive neoliberiste.
> Le matropoli, infatti, si alimentano e crescono all'interno di una
> dialettica in cui il lavoro immateriale, gli affetti e la creatività
> vengono dispiegati dentro l'economia dei servizi, come accennato in
> precedenza, ma anche dentro ad un tessuto sociale diversificato che li
> declina in forma critica, libera da diritti d'autore e conflittuale.
> Il progetto S.A.L.E. punta, all'interno di una città come Venezia, ad
> attivare questo secondo polo, a fornire alla città lagunare un luogo di
> produzione culturale senza cui essa rischierebbe di ritrovarsi sempre
> più fedele al proprio stereotipo di città museificata, punto
> d'attrazione di un turismo d'élite: bacheca prestigiosa di una
> contemporaneità fabbricata altrove.
> L'arte contemporanea diventa l'ossatura del nostro progetto grazie alla
> sua natura di efficace sentinella dei linguaggi che strutturano le
> nostre società, grazie alla sua abilità nel decifrarli e remixarli e
> alla sua capacità di problematizzare il confine tra fiction e
> documentario, ma non solo.
> Per noi del S.A.L.E. l'arte contemporanea ha la potenzialità di farsi
> produzione, cioè di non limitarsi a dover esprimere, ma di essere, in
> prima persona, veicolo di desideri individuali e collettivi, motore di
> produzione di realtà, di critica e di trasformazione della metropoli.
> Il progetto S.A.L.E. ha l'ambizione di impiegare competenze "alte"
> partendo "dal basso", di lavorare costantemente con gli studenti d'arte
> delle facoltà veneziane e, contemporaneamente, di realizzare un
> programma di mostre e seminari in cui artisti di fama internazionale
> presentino lavori e punti di vista caratterizzati da una costante
> attitudine al confronto con le contraddizioni del presente.
>
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