R: [aha] drogati di bit

[Luigi Pagliarini]

>	stavo per scrivere anche io su questo argomento. io ho letto
stamattina un articolo sulla stampa. più stringato, ma come superficialità e
piattezza, mi sembra sui livelli di quello del tgcom. qualcuno ha info
maggiori sulla cosa?

intervengo per motivi di neurocompetenza(?). 
è una robba vecchissima che io stesso ho sperimentato per la prima volta nel
1997 a stoccolma quand'è che i cybercafé potevano installare le macchine dei
sogni (dreamsmachine o qlc del genere che ora non ricordo esattamente),  poi
divenute illegali. 
ora, da una parte,  certamente, ed è ovvio, la stimolazione sensoriale
portata a certi estremi "modifica" lo stato cognitivo. in particolare le
dreammachine davano una bella sensazione xkè dotate di buoni impianti (sia
cuffie che occhiali stimolanti, sincronizzati a dovere!! ;^).
dall'altra, parlare di "droga" è stupido, xkè, è altrettanto ovvio, tal
induzione psichica (com'accade per l'ipnosi, bio-feedback e mille altre) non
ha nulla a che vedere con l'inalazione, iniezione ecc. di particolari
molecole.
riassumendo, cambiando il media, il risultato non è lo stess.
difatti, la dipendenza (unico e reale problema relativo) è promossa da
fattori chimici, non psichici.
pace&bene