[aha] Dal virtuale al reale?
mariopesceafore at lifegate.it
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Fri May 30 21:00:52 CEST 2008
VOLGARE Sì, MA NO GLOBAL DOC
Caro Di Caterino,
tu sei una delle (rarissime) persecuzioni della mia vita. Le altre sono le
assemblee di condominio. E purtroppo tu sei più assiduo di loro. Perché se
delle assemblee spesso me ne libero, disertandole, tu mi raggiungi ovunque
io sia.
Ho sempre detto e scritto che tu sei una persona volgare. Rileggiti quello
che hai scritto su mia moglie e mia figlia (senza mai averle viste né
conosciute, né aver sentito parlare di loro). Per tali volgarissime
lettere ti ho fatto anche diffidare dal mio legale, se ben ricordi. Per
questo io ti considero una delle persone più volgari e vili che abbia mai
incrociato. Denigrare e cercare di diffamare donne (soprattutto) è una tua
grande specialità, e forse anche dei No Global a cui tu hai dichiarato
riferirti.
Pertanto io ritengo che tu sia un No Global perfetto (vile, volgare,
ipocrita, falso). Anzi, un No Global Doc. Anche se ti fai tatuare il logo
di Flash Art sul cuore, per me continui a restare tale. Caro Domenico, a
mio avviso la tua via verso la redenzione di persona per bene è ancora
lunga da percorrere.
per questa rubrica scrivere a:
giancarlo.lettere at gmail.com e
giancarlo.politi at tin.it
Stimatissimo Direttore Politi,
purtroppo per entrambi, l'arte contemporanea e le problematiche di ricerca
ad essa connesse, costituisce una faccenda un po' più complessa di una
riunione condominiale.
Sarò fastidioso e la raggiungerò ovunque come sostiene lei, ma lei con la
sua testata d'arte specializzata non è assolutamente da meno, può
raggiungermi da Mosca a Nuova York e tra un po' sarà tradotta anche a
baghdad in Arabo.
Lei è un eccezionale uomo di marketing ed io l'adoro per questo, amo la
sua capacità di fondere e confondere idee e concetti, mi piace molto
quando tenta di fare passare per presunta volgarità la mia schiettezza
ideologica e culturale, schiettezza seminata e fertilizzata nella mia
terra d'origine, identità concettuale e filosofica che niente ha a che
vedere con i no global (sempre che esistano sul serio, politicamente non
hanno rappresentanza parlamentare come lei ben sa) e casomai è da fare
risalire al mediterraneo, alla greca neapolis ed al magnifico Regno di
Napoli e delle due Sicilie (anche i legami tra camorra e politica
nazionale e transnazionale e la questione del mezzogiorno partono dalla
sua fine).
Non un no global, bensì un napoletano consapevole di quanto napoletana sia
la cultura nord americana e di come la globalizzazione culturale stia
lavorando per napoletanizzare il pianeta, sono un individuo rincorso dalla
sua stessa immondizia localizzata che diventa interplanetaria ed
ipermediatizzata.
Vorrei a tale proposito invitarla anche alla prossima edizione del
Sardegna Arte Fiera, dove conto di farmi tatuare il logo della sua rivista
relativista e situazionista quanto Totò ed Eduardo sul cuore, a
testimonianza permanente della nostra fertile e decennale collaborazione,
per tale evento ho già invitato Eric Serafini che esponendo un mio
ritratto in cella d'isolamento denuncerà la condizione isolata ed isolante
dell'attuale sistema dell'arte.
Ci conosciamo da più di dieci anni è vero, ma scrivere che ci siamo
incrociati è errato, succederà prima o poi, gli eventi infatti sembra si
divertino a danzarci intorno.
Spero di potermi confrontare finalmente per l'occasione con lei in un
pubblico dibattito e di sollevare con il suo aiuto mille questioni le
quali purtroppo non si possono risolvere in base ad i millessimi
condominiali, ovviamente tra di noi modererà Mauro Cossu, sempre che lei
accetti l'invito....
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