R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il prezzo del pane ?
lo|bo
lo_bo at ecn.org
Sat Nov 1 19:58:21 CET 2008
Intervengo un po’ per agitare le acque sulla questione arte/mercato ed
economica :-D :-D. Non saprei rispondere alla domanda cosa è l’arte… ma
penso che non sia un problema reale la definizione della parola. Credo
che allo stato attuale e come abbiamo detto anche durante l’AHACamping
non è più possibile avere uno sguardo estero al sistema produttivo,
poiché anche quello che è considerato antagonista viene inglobato e
capitalizzato in diverse forme. Quindi non credo che sia possibile
effettivamente decidere cosa è fuori e cosa è dentro (cosa è online e
offline :-D ). Ma per provocazione posto un passo del libro di
Baudrillard “lo scambio simbolico”.
Nel passaggio B. si riferisce al lavoro, ma visto che ormai tutto è
lavoro e anche l’arte non fa da meno, penso sia attinente al discorso
che si sta facendo. Intendo lavoro come processo produttivo, cioè come
qualcosa che produce capitale o che permette al capitale di riprodursi…
So che alcuni termini urtano la sensibilità di alcuni, ma prendetela
come uno spunto di riflessione… poi potete usare i termini che volete se
capitale lavoro salario etc non vi piacciono…
“a partire dal momento in cui il salario è sconnesso dalla forza-lavoro,
nulla si oppone più a una rivendicazione salariale massimalizzata,
illimitata. Perché se c’è un “giusto prezzo” per una certa quantità di
forza-lavoro, non c’è più prezzo per il consenso e la partecipazione
globale […] Salario massimo per un lavoro minimo: questa è la parola
d’ordine. Escalation della rivendicazione il cui risultato politico
potrebbe essere benissimo quello di far saltare il sistema dall’alto
secondo la sua stessa logica del lavoro in quanto presenza forzata.
Poiché allora non è più in quanto produttori che i salariati
intervengono, ma in quanto non-produttivi […] ed essi non intervengono
più nel processo dialetticamente, ma catastroficamente. Meno si ha da
fare più si deve esigere un salario elevato, poiché questo minore
impegno è il segno d’una assurdità ancora più evidente della presenza
forzata.”
Nel discorso su chi viene pagato tantissimo e chi muore di fame, secondo
me la cosa più assurda è che il sistema dell’arte, come sistema di
produzione, vive dell’esistenza di entrambe le entità e le sfrutta
entrambe. Così fa anche splash Art, che da questo punto di vista non ha
così grandi meriti quando si interessa all'inovazione artistica. Non
credo nemmeno nella possibilità di essere totalmente fuori dal mercato
però. Certo la mia è una provocazione che non vuole assolutamente andare
a favore della tesi secondo la quale chi riesce a farsi pagare tanto
fotte il sistema. Perché non credo che Hirst agisca secondo questa
consapevolezza anzi secondo me è uno dei tanti personaggi che
cannibalizza questo processo a proprio vantaggio a sfavore degli altri,
saltellando allegramente sullo sfruttamento degli altri magari
inconsapevolmente, ma con una leggerezza che a me non piace. Non credo
che abbia trovato il modo di fottere il sistema perché agisce come
individualità con interessi personali e si muove in quell’ambito secondo
le sue regole. Ma chi lo sa, non conosco profondamente le sue
motivazioni…magari mi sbaglio :-D mha...
stefania rossi ha scritto:
> Una perplessità sulla discussione: com'è possibile che per la maggior parte delle volte delle menti come quella di Kilroy pensano sempre ai 'fior di fiordi', ne volgliamo parlare? :)
>
> Vi lascio alle parole di un amico oltre che di un maestro. Buona visione.
> http://www.ngvision.org/mediabase/456
>
> S
>
> ----------------------------------------
>> Date: Fri, 31 Oct 2008 23:43:52 +0100
>> From: dipaola18 at tin.it
>> To: aha at ecn.org
>> Subject: R: Re:R: Re: R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il prezzo del pane ?
>>
>>
>>
>> ----Messaggio originale----
>> Da: gadda1944 at libero.it
>> Data: 31-ott-2008
>> 6.58 PM
>> A: "aha"
>> Ogg: Re:R: Re: R: [aha] Direttore Politi
>> , ma si è accorto che è aumentato il prezzo del pane ?
>>
>>
>>
>>>> 10 e mail
>>>> in cui non si capisce nulla.
>>> da che pulpito... :-D
>> nada de nunca
>> niente di nulla ho detto nulla non niente,
>> che anche in teatro son due
>> cose diverse:
>> niente di nulla divorzio completo ira
>> vedi l ultimo film
>> di woody allen (pistolettata)
>> non si capisce niente normale dislessia
>> ...
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