[aha] back from mexico e progressi su S1/S2

xDxD xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Mon Nov 3 09:04:59 CET 2008


T_Bazz ha scritto:
> gia', anche io mi chiedevo What about Netsukuku...
>
> :)


eccomi!
appena giunto indietro dal messico, da strane ma fruttuose interazioni 
con architettoni e istituzioni varie.
il tema, tra l'altro, era rilevante: il titolo dell'incontro orbitava 
attorno al recupero dei centri storici, ma alla fine non si faceva altro 
che parlare di modalità per definire in modo significativo gli spazi 
pubblici.
magari scrivo due righe appena riesco a riappacificarmi con l'orologio, 
che gli argomenti e le presenze erano realmente interessanti.
anticipo: continuo a trovare una enorme difficoltà e un enorme stimolo 
linguistico quando si parla di spazi pubblici.
Noi, unici non-architetti in mezzo a responsabili dei beni culturali, ad 
iper-architetti, a professori benemeriti e professionisti multi-cazzuti, 
eravamo lì a presentare un punto di vista che è totalmente in sintonia 
con quello di S1/S2, seppur applicato ad un contesto urbanistico.
Il termine "riappropriazione" non è estraneo ad una parte 
dell'architettura (e di conseguenza anche ad una parte delle 
istituzioni). Che, però, rimane vincolata alle loro beneamate travi e 
colate di cemento.
Il menzionare la possibilità di integrare le nuove forme di spazio 
pubblico (che sono del tutto connesse alla disponibilità di tecnologie 
digitali) con quelle classiche (piazze, strade, edifici eccetera) 
suscita reazioni divergenti: dall'ostilità esplicita (per cui il 
dichiarare una "architettura della comunicazione" rimane pur sempre 
un'eresia), alla curiosità da giardino zoologico (interessata cioè ai 
soli aspetti disneyani delle tecnologie digitali, quelle necessarie per 
ricostruire virtualmente centri storici e monumenti, per capirci), ad 
una seria visione possibilistica (se, però, opportunamente proposta 
tramite ganci cognitivi adatti: in questo caso sono utilissimi gli 
esempi "geografici" che sovrappongono tramite l'infoestetica le 
geografie fisiche a quelle data-driven).
Da tener presente la tipologia dei partecipanti al dialogo/dibattito: 
istituzioni centro/sudamericane, architetti "ufficiali" (del tipo a cui 
vengono affidati gli interventi sui monumenti e sulle piazze storiche), 
respondabili di beni culturali, istituti di cultura, musei, e robe simili.

Netsukuku?
Ricco anche di questo pezzo aggiuntivo di esperienza, continuo a testa 
bassa su quanto m'ero messo in testa.

Compatibilmente con tempi e progetti sto aggiungendo pezzo su pezzo 
nella definizione dei pezzi mancanti.

Come si diceva un po' di tempo fa Netsukuku è un pezzo dell'idea che a 
me piace ancora chiamare S1/S2 e che, tra l'altro, è stata anche oggetto 
di dibattito in diverse sedi con lo scopo di ottenere dei fondi per 
svilupparla in modo decente.

Viene fuori sempre lo stesso quadro: ragionare su un social network non 
è granchè interessante. E' interessante ragionare su un framework che 
risulti essere abilitante per poter avviare processi e pratiche che 
siano antropologiche, economiche e culturali.

Nelle prossime due settimane sarò impicciato come pochi, ma cercherò di 
scrivere un punto aggiornato della situazione, che è assai interessante 
e collegata a vari progetti che parlano di ecositemi digitali, e della 
possibilità di creare standard, piattaforme e sperimentazioni specifiche 
(da generalizzare poi in sistemi più generali).

quindi per ora m'addormento.

ai prossimi giorni per un racconto delle recenti esperienze messicane 
(che mi sembrano assai interessanti) e per un aggiornamento su S1/S2.

per chi voglia, poi, il 13 novembre starò a milanoInDigitale, coperto di 
elettrostimolatori, pronto per farmi torturare con OneAvatar. Tra una 
scossa elettrica e l'altra due chiacchiere ce le possiamo fare anche lì.

ciaociao
xDxD


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