[aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone
penelope.di.pixel
penelope.di.pixel at gmail.com
Sat Oct 18 01:19:03 CEST 2008
2008/10/17 gadda1944 <gadda1944 at libero.it>
> Stamattina sono stato alla manifestazione di Milano. Forse non erano
> davvero 60.000, ma 30 o 40mila sì. Le forme sono ancora forse un po'
> tradizionali,
forse sta tutto là...
baci!
pp
> ma l'impeto, la forza e l'incazzatura mi sembrano tante.
>
> Sbaglierò, ma la mia impressione è che la crisi mondiale delle borse,
> l'avvitamento della finanza mondiale insomma (che non è la bolla delle
> dot.com o altre piccole crisi porecedenti degli anni 90) stia creando, per
> la prima volta da vari decenni a questa parte, una situazione in cui settori
> crescenti di studenti si trovano con le spalle al muro. E non hanno reazioni
> di panico o di passività, ma di risposta. Certo, il decreto Gelmini è stato
> la goccia che ha fatto traboccare il vaso, il disprezzo e il fastidio con
> cui questo governo tratta la scuola e tutto il mondo giovanile (che ormai,
> lo sappianmo, arriva ai 40 anni) fanno saltare la mosca al naso. Ma, ripeto,
> mi pare che ci sia di più.
>
> Un conto è dire a un ragazzo di 15-18-25 anni "To', questo è quello che ti
> promettiamo: un lavoro saltuario e schifoso da 200-300-(se va bene 800) euro
> al mese, e intanto però la ricchezza mondiale cresce, c'è una lotteria, 1 su
> 100.000 si arricchisce anche se non è figlio di industriali, di notai, di
> dentisti o di commercialisti delle multinazionali. Provaci, può darsi che ti
> vada bene". Un altro conto è offrigli quello stesso futuro di merda in una
> prospettiva di impoverimento complessivo della società. Dove stanno finendo
> le opportunità (anche quelle fasulle)? Resta solo (per le ragazze) il sogno
> delle veline, ma se anche le veline (come i professori di università)
> saranno sostituite al ritmo di una ogni dieci che va in pensione (trovate
> l'equivalente della pensione per le veline), se la prospettiva è questa,
> neanche il sogno di fare la velina funziona più.
>
> E quindi forse oggi, in Italia il decreto Gelmini offre una opportunità
> impensata a chi vuole provare a inceppare il meccanismo (a mettere la
> pietruzza nell'ingranaggio). In ogni paese ci sarà, prima o poi, più prima
> che poi, un equivalente del decreto gelmini.
>
> E' tutto giusto quello che abbiamo discusso sinora, ci mancherebbe altro,
> dalla critica del lifestyle al multividuo a netsukuku. Ma forse qulche
> connessione fra le cose c'è. Una lista che si richiama, fra le altre cose,
> all'activism, non ha davvero niente da dire - e da fare - su una rivolta
> studentesca che non si era mai vista negli ultimi trent'anni?
>
> gadda
>
>
>
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> ---------- Initial Header -----------
>
> >From : aha-bounces at ecn.org
> To : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
> Cc :
> Date : Fri, 17 Oct 2008 20:43:58 +0200
> Subject : [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone
>
>
>
>
>
>
>
> > Ragazzi entro simbolicamente in sciopero ;-), mi rifiuto di parlare di
> > qualsiasi altra cosa che non sia quello che sta succedendo in Italia ;-P
> >
> > Lo sto seguendo da alcuni giorni su i siti
> > http://www.globalproject.info/index-it.html
> > http://www.uniriot.org/
> >
> > quindi nei prossimi giorni non farò altro che postare notizie su questo.
> > Altre liste nel mondo ne parlano, mi sembra molto strano che non ci sia
> > interesse in lista. Non dico di fare azioni o cosa, dico solo che
> > potremmo discuterne, penso che ne valga la pena. Invito chiunque
> > iscritto alla lista e non che ha la fortuna di partecipare alle
> > mobilitazione di postare la sua cronaca e le sue opinioni. Il prossimo
> > lunedì assemblee generali in tutta Italia..
> >
> > Sui siti potete leggere di quello che è successo a Roma ieri:
> >
> > "Un'assemblea convocata nell'aula Magna del Rettorato de La Sapienza di
> > Roma per chiedere al neorettore Frati la sospensione dell'anno
> > accademico contro i provvedimenti del Governo in materia di Università.
> > Alle 10 la decisione di concentrarsi nel piazzale della Minerva a causa
> > dell'enorme quantità di studenti arrivati in corteo da tutte le facoltà,
> > circa 5000 persone. Alle parole di Frati, che hanno riproposto il
> > vecchio ritornello opportunista sulla giustezza delle ragioni della
> > lotta e l'inadeguatezza delle forme, gli studenti hanno risposto con
> > determinazione formando un corteo spontaneo che, divenuto di 10.000
> > persone, ha bloccato il centro della città e la stazione Termini e ha
> > deciso di occupare la Facoltà di Lettere per prepararsi al meglio allo
> > sciopero generale di oggi indetto dai sindacati di base.
> > Una giornata lunghissima e senza respiro, dove alla straordinaria
> > partecipazione alla lotta si è accompagnata un altrettanto straordinaria
> > capacità di incidere, spiazzare e lasciare il segno. Era da molto tempo
> > che non si assisteva a qualcosa del genere.
> > Eppure chi guardasse a queste mobilitazioni tentando di scovare un
> > qualche tratto familiare, linea di continuità o filiazione rispetto ai
> > vecchi movimenti universitari, rimarrebbe deluso. L'«anno zero» è
> > arrivato anche per le soggettività. ...
> > http://www.globalproject.info/art-17303.html"
> >
> > oppure quello che successo oggi a Milano:
> >
> > "Dopo una settimana di mobilitazioni di Studenti medi e universitari
> > oggi No Gelmini Day, dalle scuole alle università, studenti, docenti,
> > ricercatori, tecnici amministrativi, sono scesi in piazza contro il ddl
> > Gelmini. Nella giornata dello sciopero indetto dai sindacati di base
> > sono scesi in piazza in migliaia in mobilitazione a Milano, città in cui
> > insieme allo sciopero dei lavoratori e dei precari (da cairoli a duomo)
> > è stato protagonista il mondo della scuola: un fiume eccezionale, mai
> > visto. Eccezionale oltre che per i numeri per la composizione che ha
> > visto una sinergia spontanea di tutte le componenti della scuola e della
> > formazione. 50mila tra studenti dei collettivi delle superiori, studenti
> > dei collettivi delle accademie e delle facoltà universitarie, docenti,
> > insegnanti, personale non docente, genitori e bambini. Insieme (chi da
> > Cairoli, chi da Missori) verso il provveditorato per dire che la scuola,
> > dalle elementari alle università non ci sta a subire gli odiosi
> > provvedimenti di controllo, affossamento delle risorse, attacco ai
> > precari, smantellamento delle eccellenze previsti dal ddl Gelmini.
> > Insieme per dire che "noi la vostra crisi (la loro crisi), non la
> > pagheremo". Insieme anche contro la cultura, o meglio l'ignoranza
> > dell'apartheid proposto da una classe di politicanti rozza e xenofoba
> > che, a partire dalla scuola (le classi-ponte) vuole disegnare una
> > società inaccettabile : divisa, autoritaria, elitaria e discriminante...
> > ed idiota, quindi controllabile. Ed invece oggi, grazie alla spontanea
> > escalation di tensione e mobilitazione di queste settimane Milano è
> > stata resa viva da energie liberamente fuori controllo. Energie ,che pur
> > diverse si sono ritrovate e certo oggi hanno espresso solo un
> > entusiasmante e determinato assaggio di una mobilitazione destinata a
> > continuare. Oggi a Scienze Politiche, ad esempio, dove tutti sono
> > invitati ad una grande festa ribelle al ddl Gelmini. Ed ovviamente dal
> > prossimo Lunedì in tutte le scuole superiori ed elementari, e in tutte
> > le sedi universitarie della città ...
> > http://www.globalproject.info/art-17305.html"
> >
> >
> > --
> > [IIIII] lo|bo
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