R: [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone
penelope.di.pixel
penelope.di.pixel at gmail.com
Sun Oct 19 15:19:24 CEST 2008
buondì a tous le monde,
e ciao ctrlaltcancallaseconda (ho deciso di rivolgermi a te al singolare):
enchantée!
ti ho letto e
quello che dici tu non cancella: la solitudine di quelle ragazze (prendilo
prima di tutto come un feedback su un contesto da un osservatore esterno,
che è sempre prezioso, ma vedo che ti sei predisposto alla ricezione, che è
un'ottima cosa); la mia curiosità (dichiarata e invitata); il problema del
linguaggio e della forma che ho posto all'inizio (un po' più complessi,
forse, da come li hai esposti e cmq da affrontare, come mi sembra tu stesso
desideri, quando parli dei "mostri sacri da combattere")
quello che dico io non cancella: il fatto che l'università l'ho finita circa
6 anni fa; che sto parlando di cose di cui non ho esperienza diretta (ma
questo è stato il presupposto del messaggio); il fatto che tu ti stia
muovendo e che ti manifesti (ogni fenomeno per il suo manifestarsi e per il
fatto minimo di esistere merita interesse, rispetto e la over-citata
curiosità)
mi piacerebbe passare a trovarti e conoscerti con il mio individuo fisico
(che è tutta un'altra storia) in questi giorni (estendo con una forzatura il
tuo soggetto agli atenei romani dove io abito) per confrontarsi su come
stiamo tentando di rielaborare la nostra realtà contemporanea e il nostro
senso di esistervi (teoria, strategie, comunicazione, arte, politica,
antropologia, web 2.0, università... un po' tutto insomma), ma partiamo
giovedì fuori Italia... siccome con tutta probabilità verremmo a trovarti
insieme con la nostra famiglia digitale (come abbiamo fatto qualche giorno
fa al FnF), inizio condividere con te alcune strategie di comunicAzione che
abbiamo elaborato (e sperimentato) nell'ultimo anno e mezzo di vita comune e
che rappresentano un bel pezzo di riflessione/azione. le trovi qua, anche se
mi rendo conto di quanto sei impegnato in questo memento (nel caso, senza
fretta e notti insonni, avremo tempo di parlarne)
http://www.beyourbrowser.com/news1/indexComunicazione.html
per il resto due cose
1. ho parlato di modo "sistematico" di portare avanti i progetti: in questo
senso un modo interessante e fecondo (persino contemporaneo direi) di
relazionarsi a vicenda è proprio sviluppare progettualità comune, il che
presuppone un alto livello di interazione fatto di conoscenza e
riconoscimento, condivisione di risorse (intellettuali, organizzative,
metodologiche, di competenze e tempo). Il primo modo di riconoscere la tua
individualità e sentire che facciamo parte di uno stesso ecosistema e che
probabilmente molti dei problemi che hai tu lo ho pure io: di qui le strade
del dialogo e dell'azione sono infinite. il modo di entrare in relazione è
quello descritto sopra, che poi significa bene far del sano networking... su
possibili progettualità da sviluppare e questo è un po' il modo di
rispondere alle sollecitazioni di gadda
2. "con fra" , ho trovato interessate il tuo linguaggio e le suggestioni
che esprimi: se ti gira dai un occhietto a questo link a proposito di
scomparire, migrare, sviluppare reti (... eccetera che sarebbe un discorso
lungo), anche se pure tu mi sembri assai okkupato un 'sti giorni qua ;)
http://www.artisopensource.net/2008/10/08/art-is-open-source-and-degradarte-at-the-ahacamping/
baci e buon lavoro!
pp
ps
il mio riferimento alle "parole" che sono "cose" è a Foucault: al camping
sono stata oltremodo felice di sentir affermare a gadda che la sconfitta
della sua generazione è stata proprio linguistica.
2008/10/19 gadda1944 <gadda1944 at libero.it>
> Adesso che Penelope è rassicurata (spero) sul fatto che le pratiche di
> copyleft (o di copyriot) non sono affatto trascurate dai movimenti, mi
> rimane qualche altro dubbio che espongo:
>
> 1) chi sono gl "altri intellettuali" di cui parla Luigi che sarebbero
> d'accordo sulla "linguisticità" del problema, e chi quelli (più arretrati,
> mi sembra di capire) che di tale impostazione non si vogliono convincere, e
> si attardano in pratiche obsolete?
>
> 2) riteniamo giusti gli obbiettivi del movimento di studenti e precari che
> vogliono il ritiro del decreto Gelmini/Tremonti, o pensiamo che non sia una
> questione generale, che non tocchi chi studente o insegnante non è?
>
> 3) pensiamo che valga la pena di fare qualcosa (di creativo o non creativo,
> di originale o di già fatto) per sostenere questa lotta, o crediamo di avere
> altro di cui occuparci?
>
> Personalmente, non credo che scendere in piazza e fare una manifestazione
> sia in contrasto col "carattere linguistico" del problema (di cui, mi pare,
> aveva parlato lo|bo); e non credo neppure che sia una pratica da
> abbandonare, anche se è tutto sommato tradizionale. Mi pare di ricordare che
> anche angel-f e superavatar sonbo andati in piazza con entusiasmo, qualche
> giorno fa. Il mio piccolo rilievo si riferiva al fatto che, insieme ai
> cortei e alle assemblee, bisgnerebbe potenziare i comportamenti molecolari
> di trasgressione e di costruzione dal basso di nuove pratiche di creazione e
> condivisione di saperi.
>
> Personalmente, all'assemblea di Brera di domani proporrò a nome del
> Comitato precari il blocco della didattica, e appoggerò (se ci saranno) le
> richieste degli studenti di autogestione per tutta la prossima settimana:
> anche per dimostrare che non c'è nessun "fannullone" (alla Brunetta) che
> vuole approfittare delle agitazioni per non fare un cazzo, ma al contrario
> persone (studenti e docenti insieme) preoccupate del proprio futuro e delle
> derive più pericolose di questa società razzista e chiusa, così bene
> espresse da questo governo (ma, in fondo, anche dai preceenti governi di
> centro sinistra).
>
> buona domenica a tutti,
>
> gadda
>
>
>
>
>
> ---------- Initial Header -----------
>
> >From : aha-bounces at ecn.org
> To : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
> Cc :
> Date : Sun, 19 Oct 2008 00:18:44 +0200
> Subject : Re: R: [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone
>
>
>
>
>
>
>
> > non ricordo se l'anno
> > scorso o 2 o 3 anni fa qua a roma ho curiosato nell'aula pseudo-occupata
> di
> > psicologia e ci ho trovato delle tipe che in solitudine e semplicità
> stavano
> > squattando scanner e fotocopiatrici per mettere sui dischetti i libri di
> > testo e li distribuivano. era un'idea semplice e carina che se fatta in
> modo
> > sistematico aveva anche un suo senso, e loro erano fresche: beh, la mia
> > sensazione è che nessuno di quelli che parlano con la sampa e fanno i
> > comunicati del "movimento" le abbia nemmeno cagate e a me è dispiaciuto.
> >
> > lo chiamiamo copyriot ed è una pratica quotidiana promossa dai collettivi
> > che fanno politica nelle scuole ed università
> >
> >
> >
> > 2008/10/17 gadda1944 <gadda1944 at libero.it>
> >
> > > Stamattina sono stato alla manifestazione di Milano. Forse non erano
> > > davvero 60.000, ma 30 o 40mila sì. Le forme sono ancora forse un po'
> > > tradizionali,
> >
> >
> > forse sta tutto là...
> > baci!
> > pp
> >
> > attualmente non credo sia un problema di forma che comunque riesce a
> creare
> > una enfasi partecipativa molto alta e ampia. Il problema sta nella
> > costruzione e nell'assorbimento che ogni città da e a della forma. Anche
> se
> > i modelli di costruzione di mobilitazioni sono quasi completamente
> cambiati
> > hanno ancora mostri sacri da combattere, la forma con la quale arrivi in
> > piazza e quasi sempre omogenea in tuttte le città sta al contenuto della
> > forma fare il salto di qualità, e lo puoi avere solo se il lavoro che hai
> > svolto e costante e assodato nel tempo. Purtroppo milano era più di 15
> anni
> > che non vedeva una realtà universitaria cosi, è un lavoro che parte da
> zero
> > e il primo passo direi che è stato bello lungo.
> >
> > ciao a tutti
> > scusate il ritardo ma ha milano è una settimana che non si dorme e
> abbiamo
> > avuto poco tempo.
> > Non condividiamo molte considerazioni che sono state fatte, ma non
> importa
> > siamo propositivi e critici nei nostri confronti, sicuramente preferiamo
> > agire e lavorare poco a parole. Lunedi scorso 13 ott abbiamo fatto la
> prima
> > mobilitazione, visto che la Gelmini, ha avuto un "ripensamento" sulla sua
> > presenza a milano, per via delle organizzazioni che si stavano
> mobilitando
> > in vista della sua comparsa nella metropoli, abbiamo pensato che ora mai
> il
> > fuoco era gia acceso e che di obbiettivi e complici ce ne sono tanti e in
> > 200 siamo andati ad occupare gli uffici del rettore de cleva della
> statale
> > di milano con la proposta di firmare la lettera in sei punti scritta da
> noi
> > studenti delle università e accademie di milano. Ponzio Pilato se ne è
> > altamente lavato la mani dichiarando di non avere nessuna strategia verso
> i
> > tagli e di non avere intenzione di firmare la lettere. "Meglio" (si fa
> per
> > dire) la tensione e cresiuta a mille e dopo aver svolto tutti i nostri
> > piccoli lavori negli uffici dopo qualche ora siamo usciti lanciando
> > l'assedio al senato accademico nell'indomai. Come ci aspettavamo il
> giorno
> > dopo eravamo in 600 sotto il senato accademico che ha chiamato
> all'appello
> > polizia e automi vari per assicurarsi la gabbia ermetica intorno alla
> loro
> > riunione. Dopo solo 5 giorni di mobilitazioni siamo riusciti a portare in
> > piazza 40 mila studenti che a milano non si vedevano da piu di 15 anni.
> > per chi volesse essere aggiornato costantemente sia
> > www.globalproject.info(come ha gia detto lo|bo ) sia
> > www.uniriot.org dov ci sono gli interventi da tutte le mobilitazioni da
> > tutta italia.
> > siamo solo all'inizio. la prossima settimana sarà altrettanto densa di
> > iniziative in ogni facoltà
> > ciao
> >
> > ctrlaltcancallaseconda
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > 2008/10/18 penelope. di. pixel <penelope.di.pixel at gmail.com>
> >
> > > 2008/10/18 Luigi Pagliarini <luigi at artificialia.com>
> > >
> > >>
> > >> io son completamente d'accordo con penelope (e gl'altri N
> intellettuali
> > >> che
> > >> giungono a sta conclusione).
> > >> il problema è essenzialmente linguistico.
> > >
> > >
> > > claro, manco questo mi sono inventata io: ma in tempi di condivisione
> la
> > > citazione citare citare citare sempre e a ogni costo!! giusta
> osservatio
> > >
> > >
> > >> (...) avrei tanto da dì ma non mi va di beccarmi feedback da
> > >> estremista. hagwe
> > >
> > >
> > > e perché, mica è un problema! è solo un modo di posizionarsi...
> > >
> > > a proposito, ieri, che pioveva, prima di andare a dormire avevo
> tutt'altre
> > > riflessioni che volevo scrivere, ma ho preferito rispondere a Lo|bo, da
> > > coetanea a coetanea (grazie per i link delle cyber girl, che m'ero
> > > dimenticata di dirtelo!): ecco qua allora che le scodello, anche se
> oggi si
> > > muore di caldo e sole...
> > >
> > > premessa: solo una riflessione fatta in una giornata piovosa e la
> pioggia
> > > porta ricordi: così ho atto un saltello indietro in un altro piccolo
> 3ad
> > > quando si parlava di piattaforme e contenuti video del camping.
> > >
> > > pensavo a ngv, youtube, altri luoghi virtuali: capisco e sento la
> tensione
> > > politica e l'autorappreentazione che porta a scegliere alcuni luoghi al
> > > posto di altri... ma mi fa sentire un po' in un purgatorio, quello dei
> nè
> > > buoni nè cattivi, il che significa anche e soprattutto assumere la
> > > dimensione del "peccato" quando myspace o faceboock o chi per loro lo
> si
> > > usa, anche se resta una cosa vagamente sconveniente. ed è un tema che
> ha
> > > attraversato tutti i tre giorni camping, arrivando alla fine ad
> affrontare
> > > il problema cruciale: quello dell'infrastruttura (che è linguaggio, non
> solo
> > > certo, pure lei...).
> > > e questa storia mi aveva ricordato, pensate un po', il lontano
> 2001-2002
> > > quando quasi quasi sembrava se i miei ricordi mi aiutano (un quasi da
> > > sottolineare 3 volte) che ngv, telestreet e no-wartv (mai nata)
> > > convogliassero in un sol progetto (mai nato): se è vero che youtube non
> > > s'inventò nulla di nuovo e attinse dallo stesso brodo idee, è anche
> vero che
> > > nessuno ha staccato l'assegno che avrebbe permesso a ngv (o altri) di
> fare
> > > un salto o un passetto (che dietro youtube l'assegno invece ci sta e io
> non
> > > so nemmeno di quanti zeri...)
> > >
> > > bon, ci tengo: zero polemiche sulla piattaforma che per davvero non è
> così
> > > rilevnte in questo momento e in queste condizioni (mi sta bene tutto),
> ma
> > > una riflessione piovosa.
> > > per il resto grazie grazie grazie davvero 1milione di volte al Traum_A
> e a
> > > Gianmarco che si sono accollati tutte 'ste ore di riprese e che si
> stanno
> > > mettendo alla catena del video.editing.montaggio che è davvero una
> lavorazzo
> > > e piglia un sacco di tempo: senza contare che mi sa che avete ripreso
> pezzi
> > > che dovevo riprendere io mentre combatevo contro lo spritz...
> > >
> > > insomma, baci e scappo via (sorry per lunghezza e digrassione!)
> > > pp
> > >
> > >
> > >>
> > >>
> > >>
> > >> ________________________________
> > >>
> > >> Da: aha-bounces at ecn.org [mailto:aha-bounces at ecn.org] Per conto
> di
> > >> penelope.di.pixel
> > >> Inviato: sabato 18 ottobre 2008 3.34
> > >> A: List on artistic activism and net culture
> > >> Oggetto: Re: [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone
> > >>
> > >>
> > >> Ciao Lo!
> > >> intendevo principalmente il linguaggio: la rivoluzione
> (profonda) è
> > >> linguistica (anche se io mi fido poco pochissimo della rivoluzione,
> che ha
> > >> sempre un vecchio ordine da sovvretire e uno nuovo che si prepara:
> > >> accarezzo
> > >> più l'idea dell'evoluzione, che mi sembra più profonda e che ho per
> giunta
> > >> acquisito da altri), ma prendo per buona la tesi che le parole sono
> cose.
> > >> io non ho visto come si stanno esprimendo sur place, ho letto
> solo
> > >> i comunicati e la frase di gadda e mi sembravano coerenti: il fatto
> che
> > >> pure
> > >> lui che viene da 2 generazioni fa li trova tradizionali, mi ha
> suggerito
> > >> l'esistenza di un problema di linguaggio e di forma.
> > >>
> > >> andare a curiosare però è ok: per esempio, non ricordo se
> l'anno
> > >> scorso o 2 o 3 anni fa qua a roma ho curiosato nell'aula
> pseudo-occupata
> > >> di
> > >> psicologia e ci ho trovato delle tipe che in solitudine e semplicità
> > >> stavano
> > >> squattando scanner e fotocopiatrici per mettere sui dischetti i libri
> di
> > >> testo e li distribuivano. era un'idea semplice e carina che se fatta
> in
> > >> modo
> > >> sistematico aveva anche un suo senso, e loro erano fresche: beh, la
> mia
> > >> sensazione è che nessuno di quelli che parlano con la sampa e fanno i
> > >> comunicati del "movimento" le abbia nemmeno cagate e a me è
> dispiaciuto.
> > >> per
> > >> cui, sì, curiosare è sempre una buona cosa, che magari los jovines
> delle
> > >> cosine le esprimono pure ;)
> > >> baci e 'notte
> > >> pp
> > >>
> > >>
> > >>
> > >> On Sat, Oct 18, 2008 at 2:46 AM, lo|bo <lo_bo at ecn.org> wrote:
> > >>
> > >>
> > >> penelope.di.pixel ha scritto:
> > >>
> > >>
> > >>
> > >>
> > >> 2008/10/17 gadda1944 <gadda1944 at libero.it
> > >> <mailto:gadda1944 at libero.it>>
> > >>
> > >>
> > >> Stamattina sono stato alla manifestazione di
> > >> Milano. Forse non erano
> > >> davvero 60.000, ma 30 o 40mila sì. Le forme
> sono
> > >> ancora forse un po'
> > >> tradizionali,
> > >>
> > >> forse sta tutto là...
> > >> baci!
> > >> pp
> > >>
> > >>
> > >>
> > >>
> > >> in che senso sta tutto là?
> > >>
> > >> --
> > >>
> > >> [IIIII] lo|bo
> > >> )"""(
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