[aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il prezzo del pane ?
mariopesceafore at lifegate.it
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Mon Oct 27 18:33:10 CET 2008
PROLOGO
Direttore Politi,
al solito le scrivo per manifestarle la mia totale dipendenza da lei e dal
suo prodotto editoriale, al quale non riuscirei a rinunciare per niente al
mondo, divertentissima la sua ultima newsletter, lei è la dimostrazione
iperreale che la comicità italiana lungi dall'essere in crisi, senza
ironia mi sento di potere affermare che lei è la risposta nordica al
nostro Totò principe del Rione Sanità, al suo confronto Massimo Boldi è
molto meno di una scorreggia in moto perpetuo verso l'infinito cosmico ed
in procinto di dissolversi.
INIZIO O INDIZIO?
Leggo con grande divertimento la sua newsletter, dove lei costruisce una
polemica artefatta e di fatto inesistente con Guido Santevecchi
giornalista del Corriere della sera, polemica fondante sul milione in più
o in meno su di un Warhol, venduto o svenduto?
Da suo grande consumatore, non posso non notare come sia lei da più di
quarant'anni a costruire castelli polemici per aria miranti solo a
declamare le lodi del mercato dell'arte, ragion per cui, ben venga Piero
Mieli che da trent'anni a questa parte, giustamente, chiude la porta in
faccia alle sue autorevoli ma molto ripetitive ed un pò noiose opinioni.
Opinioni, che sappiamo bene entrambi, mirano a raccogliere le briciole di
tutti gli introiti che girano intorno al mercato dell'arte facendo
sistema.
Perchè ogni tanto, non si occupa anche del mercato reale, smettendola di
vessare chi in buona fede consuma e legge la sua rivista e la sua
newsletter?
Studenti di Accademie, sotto la pressione bigotta di certi maestri di
laboratorio, in piena recessione economica, continuano a spendere sei euro
bimensili per la sua rivista sperando di migliorarsi, per farlo cenano
con un panino alla mortadella piuttosto che con una pizza margherita, lo
fanno solo per rincorrere sogni dettati da miti indotti e false
rappresentazioni, ancora non hanno capito che lei è il fautore della
frustrazione che stordirà la loro creatività come ha già fatto con i loro
maestri.
EPILOGO?
Quarantuno anni che sostiene lo stesso argomento, in permanente conflitto
d'interessi con il suo pubblico consumante, editore, giornalista, curatore
e gallerista, insomma il suo argomento è fare propaganda a sé ed al suo
mercato dalle pagine della sua rivista.
Questo è il volto dell'editoria specializzata d'arte contemporanea in
Italia? Mi perdoni ma preferisco di gran lunga Guido Santavecchi, che non
so chi cazzo sia, ma solo per questo merita un encomio.
Ho visto e compreso di tutto in questa mia vita da lettore e feroce
consumatore di Flash Art, al punto che non mi meraviglierei se vedessi in
futuro lei o qualcuno dei "suoi" disquisire sul mercato dell'arte da
improbabile esperto senza competenze nella prossima ArtVerona, un
ulteriore voce che parla in virtù dei propri interessi (di mercato
s'intende).
Nessuno, da Cagliari, con accento Napoletano.
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