[aha] di ritorno da "Libertà come bene supremo"
maya
myminimalbaroque a gmail.com
Gio 10 Dic 2009 21:38:32 CET
Tornata da pochi giorni da Coriano (vicino Rimini)
dove ho partecipato a "Libertà come bene supremo", tre giorni
di workshops, proiezioni, lectio magistralis, dibattiti.
Volevo condividere con la lista la splendida esperienza prima
di tutto perché è proprio grazie alla lista che l'ho scoperto il progetto
e poi perché mi è sembrata un iniziativa unica nel suo genere, per quanto ne
so io,
che invece sarebbe bello se fosse più diffusa:
accessibile a chi interessato perché gratuita ( e anche l'albergo e i pasti
erano
agevolati)e aperta anche a "non studenti", propone una modalità, quella del
workshop residenziale che permette
di addentrarsi veramente e con grande profondità in quello che si sta
facendo.
Coraggiosa sia per le tematiche affrontate sia per la decisione del posto
(Coriano è un piccolo
paesino della collina riminese che ringrazio per la calda ospitalità).
Il workshop era tenuto da Eyal Sivan di cui sono stati anche fatti vedere
tutti i lavori:
prima non lo conoscevo bene ma ora consiglio a tutti di guardare i suoi
lavori
perché riesce a parlare di attualità in una maniera davvero poetica e non
giudicante
cosa che a quanto mi pare sia abbastanza difficile in questi tempi.
Come ad esempio il documentario Jaffa dove si parla dello stereotipo
sionista attraverso
il famoso marchio di arance o con Aus Liebe zum Volk dove Eyal riedita i
filmati di archivio del processo del
tenente colonnello Otto Adolph Eichmann in modo chirurgico ovvero senza
attribuire colpe,
facendo capire attraverso interventi di postproduzione il potere che si
nasconde in coloro
che si occupano di produrre e rielaborare materiale video.
Tra gli altri ospiti Leghissa, Matteo Cavalleri (ospite inatteso ma che ha
tenuto un interessantissima
conferenza parlando dei luoghi della memoria, degli spazi residuali e di
quelli metropolitani, ed ha mostrato
un documentario su un gruppo di donne brasiliane che si occupa di far
attuare
una legge che il governo non rispetta sulle case abbandonate. In pochi anni
sono riuscite a dare una casa a
centinaia di senza tetto brasiliani. Il documentario si chiama *Dia de festa
*, del collettivo COLOCO
e lo consiglio soprattutto a chi si era interessato anche alla
presentazione del video di Vicenzo ad ahacktitude),
Marco Aime che ha parlato dell'automatismo tra cultura e luogo di nascita,
della cultura e dell'identità.
E ancora Luca Mosso, Rosaria Lo Russo, Paolo Vachino, Michele Marziani e la
presentazione
del libro "L'ammaestratore di Instanbul", libro sulla biografia diOsman
Hamdi disegnato da Gianluca Costantini
e scritto da Elettra Stamboulis con la lettura dei ragazzi della *non-scuola
* del teatro delle
Albe di Ravenna.
Poi segnalo il documetario *La voce Stratos* di Luciano D'Onofrio e Monica
Affatato, ritratto del prodigio
Demetrios affiancato dal percorso fatto con gli Area (per chi volesse
rivederlo il 16 al cinema Massimo
di Torino ci sarà la proiezione).
Ringrazio davvero di cuore Isabella Bordoni che ha fatto in modo che questo
progetto potesse essere reale.
Nella speranza che ce ne possano essere altre di queste occasioni, sia a
Coriano che in altre parti d'Italia.
Maya
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