[aha] Appello per Tornatore

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Mer 16 Dic 2009 18:25:43 CET


A Copenhagen è stato arrestato un giovane ricercatore italiano, un fisico che lavora a Trieste, in modo totalmente pretestuoso e vigliacco. Francesco Raparelli su uninomade descrive così le circostanze del suo arresto e della sua detenzione:

Luca, un compagno della rete di Uni.Nomade, astrofisico, residente aMestre, sposato e padre di una bambina di otto anni, ricercatore presso ilDipartimento di Fisica dell’Università di Trieste e attivista della Casadelle Culture, si trova dalla scorsa settimana a Copenhagen perpartecipare, con la delegazione italiana (oltre 200 persone) dellaCampagna “See You in Copenhagen”, di cui è uno dei portavoce pubblici ericonosciuti, alle iniziative organizzate in occasione della Conferenzamondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 15).Lunedì sera si è recato nel quartiere di Christiania per intervenire aldibattito organizzato dalla rete “Climate Justice Action” con lapartecipazione di Michael  Hardt e Naomi Klein, e un migliaio di personetra il pubblico. Mentre il dibattito era in corso, ad alcune centinaia dimetri, un gruppetto di persone vestite di nero ha attaccato, lanciandooggetti ed erigendo una barricata successivamente incendiata, la Poliziadanese che stazionava in forze ai margini del quartiere. Questo gruppo,dopo aver colpito, si è dato alla fuga verso l’interno del quartiere, dovenel frattempo il dibattito si era concluso e centinaia di persone si eranofermate nei locali della zona. L’azione ha dato il pretesto alla Poliziadanese per effettuare un vero e proprio rastrellamento di massa per lestrade e all’interno dei pubblici esercizi di Christiania, procedendo alfermo di circa duecento persone (tra cui alcune decine di italiani) chesono state condotte ammanettate ai Centri detentivi.Mentre la quasi totalità dei fermati sono stati rilasciati tra la tardanotte e le prime  ore del mattino, Luca Tornatore è stato condotto davantiad un Tribunale con pesanti accuse (lancio di oggetti e resistenzaaggravata a pubblico ufficiale), senza alcuna prova, ma basateesclusivamente sul rapporto e le testimonianze della Polizia. Nel tardopomeriggio, il Tribunale ha convalidato il suo arresto, fissato la primaudienza del processo per il prossimo 12 gennaio e disposto, fino adallora, la sua detenzione cautelare in carcere.Luca sta probabilmente pagando il ruolo che, a viso aperto, ha avuto nellemanifestazioni di questi giorni. La sua vicenda, così come gli oltremilleduecento fermi preventivi già compiuti in soli tre giorni dallaPolizia danese, non può che destare grande preoccupazione in meritoall’effettiva garanzia della libertà d’espressione e del diritto amanifestare, sanciti dalla Costituzione danese e riconosciuti dalla CartaEuropea, a cui la Danimarca così come il  nostro Paese aderisce.

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Qua sotto un appello steso dai suoi colleghi, che vede tra i primi firmatari Margherita Hack. Le adesioni (per chi voglia aderire) vanno inviate a: 

giuseppe.caccia at unito.it

APPELLO PER L’IMMEDIATO RILASCIO DEL DOTTOR LUCA TORNATORELuca Tornatore non è solo un amico fraterno di chi scrive questo appello.Luca è un assegnista di ricerca al Dipartimento di fisica dell’Universitàdi Trieste. E’ uno scienziato, uno di quelli che alla passione e allavoglia di cambiare il mondo uniscono, dunque, una riconosciuta competenza.Questi sono gli ingredienti che lo hanno spinto, assieme a centina diattivisti ambientalisti italiani, a recarsi a Copenhagen. Luca è nellacapitale danese per  pretendere giustizia climatica, per confrontarsiall’interno del Climate Forum, per capire e per intrecciare relazioni conchi (come noi e lui) pensa che l’emergenza ambientale debba essereaffrontata a partire da una democratizzazione delle decisioni e nonattraverso la delega a chi l’ha provocata o a chi la sta peggiorando(siano essi vecchi o nuovi  attori di rilievo del panorama geo-politico).Luca Tornatore si trova oggi in stato di arresto, fermato assieme ad altredecine persone dopo aver partecipato ad un dibattito!! Luca, comecentinaia di altri, non ha commesso alcun reato. Il suo fermo è statoconfermato non sulla base di prove, ma proprio per punire il suo impegno,la sua visibilità pubblica e la sua competenza.Ci sarebbe da ridere, ma quello che sta succedendo a Copenhagen non haprecedenti. Il solo fatto di trovarsi per strada rende passibile di fermo,l’arresto preventivo (già di per sé strumento mostruoso dello statod’eccezione) è stato abusato senza vergogna. Sono stati calcolati più dimillecinquecento fermi di polizia, praticamente tutti ingiustificati. Lacapitale Danese, ormai un ex simbolo della socialdemocrazia, si ètrasformata in una vera e propria città di polizia.Noi pretendiamo il rilascio immediato del Dott. Luca  Tornatore, prima ditutto perché totalmente innocente, poi perché la sospensione dello statodi diritto, le provocazioni e le menzogne rendono la mancanza di Lucainsopportabile per tutti noi e per tutti quelli che condividono, conserietà, le sue preoccupazioni per il futuro del nostro pianeta.Trieste – Venezia, 15 dicembre 2009

 

 

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