[aha] Feel the machine
OtherehtO __________________________________________________
other.otherside at gmail.com
Sat Feb 7 20:38:49 CET 2009
FEEL THE MACHINE
Opening: giovedì 12 febbraio 2009, ore 18:30
Ending: domenica 21 febbraio 2009 ore 19:00
GUM studio's plain time: da giovedì 12 febbraio a domenica 15 febbraio
e da giovedì 19 febbraio a domenica 21 febbraio dalle 18:00 alle 20:00
- dal lunedì al mercoledì solo su appuntamento.
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FEEL THE MACHINE è la nuova mostra collettiva a cura di GUM studio,
che passa in rassegna il lavoro di tre giovani artisti emergenti,
OtherehtO, IO cose e Alessio Chierico.
"Macchina" è un termine abusato che azzera ogni requisito tecnico
dell'oggetto analizzato e racchiude in se generalizzandole, l'insieme
delle parti nascoste e dei congegni particolari che ne consentono il
funzionamento. La parola macchina tende ad uniformare una vasta gamma
d'apparecchi diversi tra loro, poiché "macchina" non è soltanto
sinonimo d'automobile, ma anche di meccanismo, dispositivo,
ordigno...). Macchina può essere tanto una caffettiera quanto un Pc,
tanto la televisione quanto una catena di montaggio atta a costruire
altre macchine appunto, diverse per scopo, utilizzo, adibizione.
Sempre più spesso, può accadere che l'indifferenza nei confronti del
funzionamento e della tecnologia intrinseca al macchinario, sia dovuta
alle modalità di presentazione del prodotto stesso, a come esso ci
appare a primo impatto. Il design aerodinamico, le interfacce
accattivanti, i cases o le boxes multicolori che rivestono,
definiscono e caratterizzano la macchina, declassano a prima vista le
problematiche concernenti la strutturazione del prodotto stesso,
mostrandocene la bontà "a prescindere" e quindi l'idoneità a
possederlo nonostante l'esigenza effettiva. La grafica, per esempio, è
un oggetto interscambiabile che trae giovamento dalla contaminazione e
dalla condivisione. Per questo motivo, di fronte all'esaurirsi delle
risorse materiali e alla crisi dei mercati, essa acquisisce un ruolo
strategico per migliorare i processi produttivi, la relazione tra
produttori e tra questi e il consumatore.
Accade così che siamo spinti a comprare "il carattere dell'oggetto"
ossia quello introdottoci dall'universo pubblicitario attraverso la
cartellonistica, il cinema, le televisioni e non ultimo il world wide
web. Oggi, il valore sta nell'immateriale in quanto non si acquistano
più prodotti che soddisfano un bisogno specifico, ma bensì degli
oggetti caricati di significati talvolta così paradossali da sfociare
nella dimensione del grottesco o del sogno se non peggio in quella
dell'illusione.
La comunicazione è un prodotto immateriale. Qualora ci si trovi
davanti alla progettazione di una corporate identity, di un video
promozionale, di un sito internet, di un lavoro di new media art,
l'artista, il programmatore o il communication designer ha il ruolo di
strutturare un materiale astratto, la cui forma finale sarà la
percezione sinestesica di tale artefatto.
Questo è chiaro per il gruppo IO cose, che con l'opera Empathy Box
(2008) si presentano come gli ideatori e i rivenditori ufficiali di
una fantomatica macchina d'espiazione progettata per infliggere dolore
al fruitore che la utilizza per purificare la sua anima ed avvicinarsi
al divino. Cilicio dei giorni nostri, Empaty Box, è una macchina
spirituale "miracolosa", un ponte che avvicina il sacro al profano e
che promette allo spettatore di "inscatolare" i suoi debiti
esistenziali, di alleggerirsi dai pesi di coscienza e di gettare gli
impegni presi col proprio spirito infondo all'Empathy Box.
Il lavoro di Alessio Chierico indaga le strutture del codice digitale
per dimostrare l'immateriale nella sua essenza alfanumerica. Il lavoro
[e-Book - ITA] Gabriele D'Annunzio – Alcyone.txt (2008), consiste
nella traduzione esadecimale del famoso libro di D'Annunzio. La
pubblicazione in rete di questo testo, denuncia l'illegittimità del
copyright nei supporti digitali, ponendo un'inevitabile questione.
Pathologik Data (2009) è l'opera che propone OtherehtO. Sono poesie
visive espresse e composte tramite le istruzioni del software Pure
Data. Attraverso un utilizzo speculativo del codice uomo-macchina
questo lavoro crea nuove forme linguistiche che sfruttano le
simbologie proprie del software, decontestualizzandole dalla loro
funzione pratica.
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