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Ven 13 Nov 2009 22:35:44 CET
in.fondo.al.mar è un progetto di infovisualizzazione sui
fatti riguardanti le navi affondate nel Mediterraneo con il
loro carico di rifiuti tossici. Il progetto intende "portare
i veleni a galla", aiutando a fare chiarezza sulla vicenda.
Il sito raccoglie e mette a disposizione dati pubblici ed
inediti sugli incidenti, fornisce una mappa che mostra i
luoghi degli affondamenti sospetti, una cronologia degli
incidenti, ed una serie di statistiche e schede informative
sulle navi sospette.
in.fondo.al.mar è un progetto in evoluzione, che è
soggetto a correzioni ed aggiornamenti ed è aperto ai
contributi dei visitatori ed esperti nel campo.
http://www.infondoalmar.info/
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Portare veleni a galla
Le hanno chiamate "navi dei veleni", "navi tossiche", "navi
a perdere". Si tratta di decine di navi mercantili,
affondate misteriosamente durante gli ultimi trent'anni nel
mare Mediterraneo. Dalla Aso andata a picco nel 1979 al
largo di Locri in Calabria, alla Rigel affondata dolosamente
al largo di Reggio Calabria nel 1987, alla Marco Polo
inabissata nel Canale di Sicilia nel 1993, fino a decine di
altri affondamenti meno noti avvenuti in anni più recenti.
Il sospetto che aleggia su questi incidenti è inquietante.
Le navi sarebbero state affondate deliberatamente per
sbarazzarsi di tonnellate di rifiuti tossici, chimici e
radioattivi. Veleni per cui i produttori non intendevano
pagare l'alto costo di smaltimento e che avrebbero percio'
affidato ad organizzazioni mafiose ed impresari senza
scrupoli. In questo traffico sarebbero coinvolte non solo
imprese italiane ed europee ma anche governi nazionali e
servizi segreti.
Sono quasi venti anni che si cerca di passare da queste
accuse pesanti alla verità provata e verificata e alla
individuazione dei responsabili. Tracce di radioattività
ben superiori alla media sono state rilevate su container e
materiali riconducibili a navi sospette finiti alla deriva
dopo l'affondamento. La presenza di Cesio e Torio è stata
riscontrata in alghe e pesci in occasione di alcuni degli
incidenti. Il numero dei tumori in alcune zone costiere
della Calabria - regione attorno a cui si sono concentrati
molti affondamenti sospetti - sono 3/4 volte superiori alla
media nazionale. Tuttavia le navi sospette continuano a
rimanere laggiù - in fondo al mar - senza che si sia
verificato cosa contengano effettivamente.
in.fondo.al.mar è un progetto di infovisualizzazione che
si propone come libero strumento di consultazione, che vuole
rendere pubblici e navigabili i dati riguardanti gli
affondamenti sospetti nel Mediterraneo degli ultimi 30 anni.
Informazioni che sono rimaste troppo a lungo intrappolate in
registri navali e dischi fissi, o sparse in decine di
dossier differenti. Informazioni che è venuto il momento
di condividere attraverso mappe, cronologie e altre forme di
visualizzazione. Il sito evidenzia la ricorrenza di alcune
trame comuni tra le navi affondate nei luoghi
d'affondamento, nei carichi, nella nazionalità delle navi,
nei porti di partenze e di arrivo e nella cronologia degli
affondamenti. in.fondo.al.mar offre strumenti utili a
districarsi in questa mole di dati e per approfondire la
conoscenza a proposito di ciò che si nasconde veramente
laggiù - in fondo al mar.
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