[aha] Steampunk

massimo cittadini massimodelcontrasto a gmail.com
Dom 11 Ott 2009 15:20:15 CEST


Ciao Dedalus,
per quanto riguarda le richieste tecniche parto da principi di
autonomia e autosufficienza, per quanto possibile, dei partecipanti;
in teoria dovrebbero bastare spazi adeguati, prese elettriche,
supporti di vario tipo...
comunque sono a milano fino a martedi e spero di incontrare qualcuno
dell'organizzaz.  ...
"noi", almeno in questa occasione, non siamo "Accademia di Carrara",
anche se ne siamo parte.
Per l'aggiunta al wiki cerchero' di farla appena torno in sede... per
ora sono un po' incasinato

Salud
Massimo

2009/10/8 Dedalus <dedalus at autistici.org>:
>
> Ciao Massimo!
>
> Direi che la tua proposto è generosa e molto interessante.
> Resta da capire la fattibilità tecnica. Riesci a mandare una scheda
> tecnica in lista che così i ragazzi del Cantiere ci danno una mano a
> capire cosa si può fare e cosa no?
> A livello di attrezzature voi (Accademia di Carrara) come sareste messi?
> Infine: puoi scrivere una proposta di poche righe nel wiki in questa pagina
> http://ahacktitude.org/event/2009/doku.php?id=program ?
> In ogni modo,
> grazie!
> Ciao,
> D.
>
>
> On Mon, 5 Oct 2009 17:43:09 +0200, massimo cittadini
> <massimodelcontrasto at gmail.com> wrote:
>> Salve,
>> credo che sia il mio primo messaggio alla lista e forse dovrei tenermi
>> l'occasione per qualcosa di piu' "sostanzioso", ma il "vecchio"
>> Antonio su di me ha sempre una presa mitica, e non posso esimermi
>> dall'applaudire quasi tutto quello che dice o fa, e quindi anche
>> questa sua introduzione, o possibile tale, mi trova fondamentalmente
>> entusiasta nel leggere cosi' intelligenti citazioni, richiami,
>> collegamenti e intuizioni messe insieme al fine di creare, credo, un
>> quadro di base utile da cui partire, un riferimento per le
>> interpretazioni e gli sviluppi che seguiranno...
>>
>>>
>>> Steampunk: tempo, velocità, progettualità
>>>
>>> “ [Steampunk è un termine] coniato alla fine degli anni ottanta, in
>>> analogia
>>>....
>>>... In un eterno e dilatato
>>> presente qual è quello della società delle merci immateriali
>>>... o a una torsione del “presente„
>>> costretto a farsi carico di tutta la temporalità, e perciò
>>> costantemente
>>> ibridato, riletto, ridefinito.
>>
>> Qui non posso fare a meno di notare le diverse analogie con quello
>> che, con bifo e altri, avevamo chiamato "dopofuturismo", senza la
>> pretesa di farlo riconoscere come movimento  d'avanguardia, artistico
>> o meno, ma come spunto di discussione sui cambiamenti che il
>> significato della parola "futuro" evoca oggi nelle coscienze, in tutte
>> le coscienze, consapevoli o meno del presente che viviamo...
>>
>> la mia personale interpretazione parte dalla constatazione che,
>> leggendo la storia, viene fuori che l'umanita', grazie alla tecnologia
>> di cui e' artefice e schiava, ha imposto alla realta' i suoi sogni, ma
>> contemporaneamente ha materializzato incubi... la rete, e i meccanismi
>> mutevoli con cui si trasforma, sono l'ultimo sogno realizzato, cosi'
>> come da sempre si e' sognato di volare, o di poter vedere a
>> distanza... e quello che stiamo vivendo (il prezzo che stiamo pagando
>> o il vantaggio che riceviamo) e' l'allargamento frattale delle
>> informazioni, delle conoscenze, delle pratiche, delle mistificazioni e
>> delle illuminazioni, delle traduzioni e delle conversioni, ... e di
>> tante altre cose, in una sorta di manierismo digitale in cui la
>> rilettura e il riciclo, l'ibridazione continua, la ridefinizione dei
>> parametri stessi su cui poter costruire (e ri-costruire)
>> interpretazioni e relazioni sono intrecciate in strani loop mutanti
>> che assomigliano ad anelli di moebius, in cui cio' che e' conosciuto e
>> cio' che e' sconosciuto si mescolano sempre piu' freneticamente sempre
>> nello stesso presente, proprio mentre si rende sempre piu' evidente la
>> NECESSITA' di un FORTE rallentamento, di una vera decrescita globale,
>> di una svolta, come si suol dire... e' come se si materializzasse
>> nell'aria che respiriamo (perlopiu' odorosa di merda) la sensazione di
>> vivere in un loop a spirale di cui non conosciamo la fine, ma sappiamo
>> che e' uguale a ieri e ad adesso, anche se cambia in maniera poco
>> controllabile ogni giorno piu' velocemente...
>> (scusate il pippotto!)
>>>
>>> Il secondo tema che mi pare centrale nello “steampunk sociale„ è
>>> quello del
>>> corpo, e in genere della materialità
>>
>> Anche qui non posso fare a meno di notare quanto cio' si leghi ai
>> discorsi sul physical computing che poi escono fuori in progetti e
>> oggetti materiali spesso legati ad azioni fisiche, e a un immaginario
>> vicino sia allo steampunk che al DIY e alla cultura della
>> condivisione...
>>
>>> ... un buon antidoto è però quello della terza importante
>>> componente dello steampunk sociale: quella della catastrofe, del
>>> disastro.
>>> Questa è la componente che più distingue lo steampunk sociale da
> quello
>>> puramente letterario, e segna avvicinamenti e alleanze a tutta prima
>>> curiosi
>>> e imprevedibili, per esempio con l'immaginario ballardiano.
>>>
>>> Per tutti questi motivi lo steampunk ci richiama con acutezza a una
>>> riconsiderazione di tutta la dimensione del progettare, che valorizzi
>>> (ovviamente) la dimensione del DIY, dell'autogestione e dell'autonomia
>>> (in
>>> sintonia con l'etica hacker), ma che sia anche capace di sfidare la
>>> teoria
>>> economica e politica a rinnovare le proprie categorie rimescolando e
>>> “immaginando„ più di guanto sinora non abbia fatto.
>>>
>>>
>>>
>>> gadda
>>>
>>
>> "più di guanto sinora non abbia fatto." (stupendo! 8)) )
>>
>> ...dopo aver letto questa mail mi e' venuta in mente l'ipotesi di
>> portare a Milano le opere presentate a Carrara a febbraio, appunto,
>> per il dopofuturismo, (vd http://www.youtube.com/watch?v=VdRWLTKOmlo
>> )(che Martina e altri hanno avuto modo di provare al Feedback Festival
>> alla fine di giugno) e passo la proposta alla lista, e in particolare
>> a chi sta lavorando agli aspetti espositivi dell'evento. Ho parlato
>> con gli studenti autori delle opere e quasi tutti hanno dato la loro
>> disponibilita', ma forse potrebbe anche essere interessante integrare
>> tali opere con altri progetti realizzati "ad hoc" e plausibili
>> nell'accostamento, magari realizzati usando arduino e puredata nel
>> laboratorio dedicato a Pd, oppure con pratiche di toy-hacking, ecc
>>
>> Spero di non arrivare troppo in ritardo con una proposta ancora tutta
>> da verificare in quanto a spazi, logistica, partecipazioni,... e
>> aspetto qualche risposta.
>>
>> saluti cari a tutti quelli della lista che ho conosciuto (e anche agli
>> altri)
>>
>> massimo cittadini
>>
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> visto la Madonna.
> Io sono un cretino che la Madonna non l'ha vista mai.
> Tutto consiste in questo, vedere la Madonna o non vederla."
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