[aha] R: Re: R: Re: R: Re: partecipa al festival come volontario
gadda1944 a libero.it
gadda1944 a libero.it
Mar 27 Apr 2010 19:02:44 CEST
A voler essere precisi, sarebbe "timeo Danaos et dona ferentes", che traduco per coloro che non sanno il latino: "Diffido dei Greci, anche quando offrono dei doni." La dice (mi pare) Laocoonte nell'Eneide, invitando i troiani a non far entrare in città un famoso cavallo di legno. Sapete com'è finita.
Altra buona metafora è la mela avvelenata di Biancaneve.
g
----Messaggio originale----
Da: filippodeca at gmail.com
Data: 27/04/2010 13.40
A: "List on artistic activism and net culture"<aha at lists.ecn.org>
Ogg: Re: [aha] R: Re: R: Re: partecipa al festival come volontario
mai sentito parlare di quella legge approvata da poco per la quale un'azienda puo pagare una parte delle tasse trasformandola in un finanziamento ad un progetto cinematografico?
ha un nome tipo tax shelter o tax credit...il legislativo non è proprio il mio forte!!!
a me sembra che abbiano fatto una mossa mica poco furba...
pensate a quante tasse pagano le banche (mai comunque abbastanza secondo me!!!)
se riescono a investire anche quei soldi che avrebbero pagato comunque in tasse e in piu farsi una signora pubblicita mecenatesca, magari addirittura creando altri introiti, la ciambella riesce sicuro col buco!!!
TIMEO DANAOS SED DONA FERENTES
FILIPPO
Il giorno 27 aprile 2010 13.15, pAt <iechieri at libero.it> ha scritto:
>stanno organizzando una cordata tra imprese
coinvolgendo il settore politico/amministrativo e banche.
ok...e gli artisti che c'entrano in tutto questo...esiste uno di
loro in qualche consiglio di amministrazione ?
Non credo proprio... al massimo l'arte era un contorno per rendere il
festival un po meno palloso...
il titoletto del festival è "la cultura ci fa ricchi" non "la ricchezza
può fare cultura..."
molti degli studenti che venivano dalle scuole di cinema sono rimasti
delusi, ma non gli studenti di marketing...
io sapevo a cosa andavo incontro... non era difficile da prevedere...
>Vogliono anche creare una scuola di cinema per avere le
competenze nel settore...
un'altra...mi sembra che ce ne siano già di valide in italia...
mmmm... che ce ne siano valide in Italia ho i miei dubbi, ma ho ancora
più dubbi che riescano a fare di meglio...
>quindi nel momento in cui riuscissero ad aprire questo polo
del cinema,
sarebbero loro stessi clienti dei prodotti che producono.
ecco qui io comincerei a pormi qualche domanda...questi si fanno
la scuola, aprono il polo di cinema e poi ne diventano clienti...
beh alla fine niente di illegale o di strano... vogliono un altro
mercato e differenziare la produzione,
hanno già una base produttiva nel settore, quindi reinvestirci gli
permette un riciclo
in cui gli utili provenienti dall'esterno vengono ridistribuiti nella
regione.
Pura strategia di mercato... la cultura è un pretesto con cui devono
entrare in contatto e pubblicizzarsi per forza.
La cosa da tenere d'occhio, che non so se sia una mia paranoia oppure
no, sono i "contenuti" che saranno veicolati.
Quando avevo già sentito parlare dell'intenzione di questo nucleo del
cinema, mi sembrava di aver anche appreso
che uno degli intenti fosse quello di diffondere o rafforzare la
cultura ...come dire?... padana?...
io che sono molto affezionato alle teorie del complotto non lo
escluderei... mi sembra molto forte l'attenzione ai media
di certe forze politiche, soprattutto ultimamente.
un altro piccolissimo elemento è stato quando durante una conferenza un
discorso che iniziava a trattare i contenuti
è stato subito azzoppato dal moderatore... insomma poi... oltre
l'inevitabile contatto con la politica del territorio,
anche nelle brochures distribuite, non mancavano pubblicità della lega.
Alessio
--
www.chierico.net
"L'estensione della realtà è infinita, la prospettiva la rappresenta
come una forma finita. Anche la mente umana è finita, ma può pensare la
realtà infinita entro il limite della propria finitezza." (Storia
dell'Arte Italiana vol.2 - Giulio Carlo Argan)
a proposito mi sono informata bene
i bilanci delle fondazioni DEVONO essere pubblici...
----Messaggio originale----
Da: iechieri at libero.it
Data: 27-apr-2010 0.44
A: "List on artistic activism and net culture"<aha at lists.ecn.org>
Ogg: Re: [aha] R: Re: partecipa al festival come volontario
beh da quello che è emerso...
stanno organizzando una cordata tra imprese coinvolgendo il settore
politico/amministrativo e banche.
Sembra che uno dei motivi trainanti sia quello che esistono 300 imprese
solo nel pordenonese
che lavorano nell'ambito relativo alla produzione tecnologica e servizi
legati all'audio-video.
Vogliono anche creare una scuola di cinema per avere le competenze nel
settore...
quindi nel momento in cui riuscissero ad aprire questo polo del cinema,
sarebbero loro stessi clienti dei prodotti che producono.
La cosa sembra andare avanti... lì i soldi non mancano e neanche
l'intraprendenza,
ma a mio avviso non mi sembrano troppo lungimiranti, ma sembrano
veramente decisi.
--
www.chierico.net
"La postproduzione del lavoro permette all'artista di sfuggire la
condizione interpretativa" (Nicolas Bourriaud)
Il 26/04/2010 21.23, biodoll3 at virgilio.it
ha scritto:
----Messaggio originale----
Da: iechieri at libero.it
Data: 26-apr-2010 18.08
A: "List on artistic activism and net culture"<aha at lists.ecn.org>
Ogg: Re: [aha] partecipa al festival come volontario
n Friuli a costo 0,
l'altra cosa interessante è stato vedere lo sforzo
che stanno facendo per la creazione di un polo per l'industria
cinematografica,
e come hanno messo ben in chiaro: la cultura ben venga... ma
solo se
genera profitto.
ammirevole lo sforzo e ben venga il profitto, il mio dubbio
rimane sulla fondazione e del come funziona.
mi hanno spiegato che a livello economico può diventare una
macchina da guerra e allora mi chiedo come mai ne nascono tante...e
come mai personaggi come profumo e romiti si interessano all'arte e
alla cultura così tanto....di colpo!
altra cosa ,di cui però non sono ancora sicura- proprio perchè
ci sto lavorando da poco- è che i bilanci delle fondazioni dovrebbero
essere pubblici perciò consultabili da qualche parte...chissà forse
anche sul sito della fondazione stessa?
posso anche capire che progettare una performance sulla
decrittazione di un bilancio possa sembrare strano ...ma io c'ho il
chiodo fisso da un anno e volevo chiedervi cosa ne pensate...
--
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"nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto
rivoluzionario" (George Orwell)
Il 24/04/2010 10.47, biodoll3 at virgilio.it
ha scritto:
> http://www.festivaldellecittaimpresa.it/index.php?
> option=com_content&view=article&id=14&lang=it
>
>
> ehehe!!!
> ma quand'è che
> facciamo una bella performance tutti insieme e andiamo a vedere
tutti i
> bilanci di queste cazzo di fondazioni per la cultura e per
l'arte!!!
>
>
> ho un amico -carissimo ;-) - che sa leggere un bilancio e
soprattutto
> tradurlo in lingua italiana e un'altro altrettanto caro che è
disposto
> a pubblicarli su un bel magazine ...
> che ne dite?
>
> kiss
> bd
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