[aha] Radio Blackout sotto attacco
lo|bo
lo_bo a ecn.org
Mar 23 Feb 2010 13:12:11 CET
Mi sembra utile passarlo in lista, oggi sul tg2 un servizio scandaloso
in cui la cosa più ridicola era il riferimento ossessivo ad una figura
mitica di anarco-insurrezionalista...
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Radio Blackout sotto attacco
› 23.02.2010
Nel pieno della campagna “spegni la censura, accendi blackout!”, ad un
mese dalla scadenza prevista del contratto d’affitto con cui Chiamparino
cerca di mettere a tacere una storica voce libera e indipendente della
città, Radio Blackout subisce questa mattina un nuovo attacco censorio
e intimidatorio.
Con la scusa di un’operazione di polizia inconsistente, volta a
criminalizzare l’Assemblea Antirazzista Torinese, che da mesi organizza
appuntamenti pubblici di protesta contro l’orrore dei centri di
identificazione ed espulsione, la radio viene di fatto sequestrata per
più di 6 ore, impedendoci di andare in onda con il nostro consueto
palinsesto di quotidiana contro-informazione. Per più di un’ora è stato
anche staccato il segnale radio. Messi sotto sequestro apparecchiature
informatiche fondamentali per la quotidiana attività della radio.
La nuova “grande operazione”, fatta di 23 perquisizioni, 3 arresti
“cautelari” in carcere e altre 3 custodie ai domiciliari è costruita,
ancora una volta, su reati di scarsissima rilevanza penale: insulti,
reati contro il patrimonio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e
una generica associazione a delinquere. Tre dei colpiti da questi
provvedimenti sono nostri redattori. A ordire la trama contro i “nemici
pubblici”, il sostituto Pm Andrea Padalino, già salito agli onori delle
cronache per la proposta razzista di rendere obbligatorie le impronte
digitali per gli/le immigrati/e.
Radio Blackout non si è mai sottratta dal denunciare pubblicamente con
la propria attività informativa le ossessioni xenofobe di questo
pubblico ministero. Non ci stupisce che con la dilatata perquisizione
mattutina della nostra sede (e con l’operazione tutta) il Pm in odore di
carriera cerchi anche una personale vendetta.
L’indagine si sgonfierà presto, il tutto si risolverà ancora una volta
in un nulla di fatto. Ma intanto, attraverso la scusa di misure
“cautelari”, s’imprigionano e zittiscono le voci scomode. Per parte
nostra diamo tutta la nostra solidarietà agli arresati e denunciati.
Come mezzo di comunicazione libero e indipendente denunciamo la
pretestuosità di un attacco che giudichiamo censorio e intimidatorio. Un
attacco che, guarda caso, cade in un momento particolare della vita di
Radio blackout e della stessa città di Torino. Mentre si preparano le
elezioni regionali e l’ostensione della sindone, le contraddizioni che
attraversano la città e il territorio circostante restano tutte aperte:
crisi, disoccupazione,casse integrazione che volgono al termine,
l’opposizione popolare all’Alta Velocità, le ribellioni dentro i Cie, il
massacro della scuola pubblica. Si cerca insomma di normalizzare una
delle poche voci libere della città.
Ma Radio Blackout non si fa intimidire e rilancia: la data di scadenza
sul tappo continuiamo a non vederla… Spegni la censura, accendi Blackout!
23 febbraio 2010
La redazione di Radio Blackout
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