[aha] da new entry in lista a riflessioni su AHA
T_Bazz
t_bazz a ecn.org
Lun 1 Mar 2010 13:58:42 CET
gadda1944 at libero.it wrote:
> Tutto ciò all'estero (con la parziale eccezione della Francia) non è mai stato
> possibile, perché le ali più estreme della sinistra istituzionale non hanno mai
> pensato (o non hanno mai avuto la forza) di uscire dai partiti tradizionali
> (soprattutto socialdemocratici).
beh, diciamo anche che all'estero hanno avuto una storia diversa, e i
paesi in cui si e' formata una socialdemocrazia stabile, non hanno mai
avuto la conventio ad excludendum per la sinistra, e in particolare il
PCI, che c'e' stata in Italia per lungo tempo sin dal 1948!
e' difficile pensare a una socialdemocrazia stabile in Italia con questi
presupposti e si capisce anche perche' abbiamo avuto una storia di una
sinistra estrema cosi forte...(non solo per questo, ovviamente, ma
bisogna osservare che la storia della sinistra da noi nasce gia' gravata
da un'anomalia con poche vie di uscita, schiacciata dall'eredita' del
fascimo, della guerra fredda, dei rapporti USA-URSS che hanno pesato da
una parte e dall'altra, poi dalla caduta del muro di berlino, ecc).
> Io ritengo che quella tattica in Italia sia ancora almeno parzialmente
> utilizzabile, nonostante l'imbecillità politica della direzione dell'autonomia
> italiana (Casarini, Caruso & C), che nel momento dell'indebolimento delle
> mobilitazioni ha portato anche alcuni di loro a rifluire nel PD.
che e' applicabile sicuramente, ma per arrivare dove?
sposto l'argomento della discussione verso l'interno e mi chiedo: quali
siano le nostre prerogative a livello politico?
ci interessa veramente avere una strategia tattica verso la sinistra? ne
abbiamo proprio bisogno? oppure le cose per cui ci battiamo vanno in
un'altra direzione?
non che stia qui a spingere una strategie di duri e puri, ma cosa
vogliamo noi, in quanto AHA?
e' da tanto che ci penso e credo che l'idea di una discussione su questi
punti, gia' proposta in passato sia da me che da te, e anche da altri,
sia piu' che necessaria per condividere una strategia comune.
in ogni modo, credo che discussioni come queste debbano essere al di
fuori di ragionamenti su tattiche politiche (istituzionali - se mi
passate il termine), ma dovremmo capire semmai perche' continuiamo a
mettere insieme questi termini: Activism-Hacking-Artivism.
Per me ha un senso perche' li ho messi insieme anni fa e avevo
un'immaginario in mente (tanto per citare una parola cara a xD ;-)
Ma cosa significa questa "trilogia" per voi?
Credo che sia ora di condividere piu' profondamente "l'immaginario". Poi
si puo' pensare alle tattiche, ma prima dobbiamo capire dove stiamo
andando e cosa ci interessa...
E siccome la situazione e' molto diversa dal 2001, quando questo
progetto e' nato, e nuove persone sono arrivate a farne parte, credo che
sia necessaria una condivisione dei nostri obiettivi, altrimenti il nome
di AHA diventa un un'etichetta usata perche' sta gia' li' da nove anni.
saluti,
T_Bazz
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