[aha] festa dei pirati
lilo
al3lilo a autistici.org
Gio 18 Mar 2010 21:29:59 CET
xDxD.vs.xDxD wrote:
> cara lista
>
> a roma il 20 marzo (sabato) c'è la festa dei pirati.
>
> dovevamo partecipare, ma ci siamo tirati fuori.
>
> ci era sembrato un approccio disturbante e superficiale: la solita
> discussione, le solite voci, i soliti argomenti. E nessuno spazio ad altre
> forme non solo di espressione, ma di pensiero.
>
> questa festa rappresenta per me una sensazione strana da spiegare. non so se
> ho gli strumenti linguistici necessari.
>
> provo, quantomeno, a raccontarla.
>
> una volta c'erano i "cattivi". e dicevano delle cose usando dei linguaggi.
>
> e dopo un po' sono emerse delle "cose", per resistere ai "cattivi". Queste
> cose avevano dei linguaggi, delle estetiche, dei modi di fare, degli
> atteggiamenti e rappresentavano l'atteggiamento di tutta una serie di voci,
> anche molto differenti tra loro, e non necessariamente "buone".
>
> nella diversità, nella poca organizzazione, nel caos del non sapere
> esattamente cosa fare e come farlo, nella sola certezza di avere alcuni
> strumenti, delle esperienze, una certa dolcezza e tolleranza (espressa
> magari bestemmiando, pronunciando sigle incomprensibili ai più o autori e
> teorici non-proprio-mainstream), di condividere alcune visioni sul mondo,
> sull'immaginario e su ciò che è possibile, e soprattutto nella piena
> accettazione di modelli lontani dal machismo, dalla violenza anche e
> soprattutto concettuale, in tutto questo, succedeva una cosa: emergevano dei
> "modelli". che, anche qui, erano associati a dei linguaggi e a degli
> immaginari.
>
> dopo un po' i "cattivi" sono, in pratica, scomparsi, sostituiti da una serie
> di manichini intercambiabili, senza tempo, senza spazio, senza luogo e
> identità. che però continuavano a dire le cose dei "cattivi".
>
> gli "altri" continuavano a raccontare le "cose" e i "modelli", ma in qualche
> modo subdolo e progressivo, son cambiati linguaggi ed immaginari.
>
> in qualche modo (quando/come è successo?) i raccontatori di "cose" hanno
> assunto le sembianze dei "cattivi" scomparsi, le estetiche, i linguaggi.
>
> e i "modelli" hanno cominciato ad essere utilizzati per promuovere strane
> parole, strani atteggiamenti. un po' skizzoidi, un po' di qua e un po' di
> là.
>
> a sentire in superficie si parla sempre delle stesse "cose", ma c'è una
> specie di ansia che rimane lì mentre ascolti.
>
> a me succede spesso.
>
> incontri in cui si parla di culture digitali, di libertà di espressione, di
> censura, di violenza, di tolleranza e di opportunità per tutti.
>
> e a parlarne sono sempre e solo poche voci: principalmente uomini,
> esteticamente coerenti, linguisticamente omogenei, lobbisti convinti,
> innovatori, creativi, imprenditori. hackers. pirati.
>
> hackers?
>
> pirati?
>
> l'anno scorso alla festa dei pirati mancava qualcosa. mancavano le voci. e
> mancava l'estetica. e mancava la diversità.
>
> dove diversità non vuol dire "par condicio", o "bipartisan". nulla del
> genere.
> soprattutto se i due lati della "par condicio" si assomigliano così tanto.
> non son poi così diversi: non nel linguaggio, non nell'estetica, non nelle
> modalità.
>
> diversità vuol dire proprio quello "diversità"
>
> quest'anno, stesso discorso, basta guardare il programma: ore di conferenze
> noiose che servono a poco (e si cominci! al via la danza davanti ai
> giornalisti!) e poi via! parta lo spettacolo delle arti digitali! delle arti
> dei pirati! avete la benda ben messa davanti all'occhio?
>
> pochi giorni fa, la stessa cosa: un Gianfranco Fini radiante nell'affermare
> il suo sostegno al Nobel per Internet. e via! le prime pagine son mie. e poi
> moderazione, compunzione, riunione d'oratorio sulla libertà che sarebbe
> internet. e le slide narrative di lessig, e gli interventi moderati di qua e
> di là: siamo in parlamento, abbiamo la cravatta, mica possiamo dire nulla di
> critico. e poi dobbiamo far lobby: abbiamo grandi progetti. finanziamenti,
> banda per tutti. intenet ci salverà.
>
> cosa succede quando esprimi una "cosa" con altre parole? è come quando fai
> una traduzione? è "la stessa cosa" ma anche "un'altra cosa"?
>
> sappiamo che non esistono verità. che non possiamo avere altro che le nostre
> prospettive sul mondo.
>
> e quindi indosso una maschera di Varela o di Minsky o di chi vi piace di più
> ed esprimo il mio punto di vista:
>
> a me questa modalità sembra assai violenta.
>
> non metto in dubbio le ottime intenzioni che muovono la grande maggioranza
> dei coinvolti, ma la trovo violenta.
>
> questo cambio di linguaggio è violento. questo cambio di immaginario è
> violento.
>
> quest'idea di suggerire che l'attività di lobby porti a qualcosa, invece
> che, come accade, di donare argomenti a politici e imprenditori che pensano
> a tutt'altro: è violento.
>
> questa estetica, omogenea, inquadrata, moderata, buona, californiana, è
> violenta.
>
> è violento perchè esclude completamente quella che è in definitiva l'unica
> opportunità: la trasformazione, la tolleranza, la diversità,
> l'appropriazione, la resistenza.
>
>
>
>
> (io son contento che alcuni della lista abbiano colto la possibilità di
> provarci, di esprimere i propri punti di vista all'interno della festa dei
> pirati: spero che ci riescano. voglio chiarire che questa lettera un po'
> delirante non è un attacco a loro. come non è un attacco a tante delle
> persone che organizzano la festa: tanti li conosco da molto, altri da molto
> meno, ma, di quelli che conosco, sono certo delle ottime intenzioni che li
> muovono. e, tra l'altro, non intendo con questa lettera esprimere una
> qualche "verità", ma, piuttosto, una sensazione, una emozione che mi assale
> sempre più di frequente, ultimamente, partecipando a questo genere di
> incontri)
>
> xDxD.vs.xDxD
>
we :)
io sono una donna (ci siamo incontrati all'entrata di montecitorio) e
sono nel PP.
tutto questo che ho letto ha un suo fondamento di vero ma è scritto da
qualcuno che ignora le cose.
c'è un punto fondamentale che stride un pò con il di cui sopra: io non
lo so cosa succederà il 20 al Capranica, so che non sono daccordo con la
modalità e nemmeno sul contenuto, con cui è stato messo su questo
similParty.
perchè non ci appartiene un granchè.
so che tutto il gruppo PP "roma" stava boicottando l'evento, so che ci
siamo visti e stavamo abbastanza incazzati, pero' l'associazione è stata
coinvolta, quindi abbiamo deciso di esserci.
ci hanno detto: ma così avrete la visibilità mediatica. e sticazzi ho
risposto.
a me piacciono le persone, non i tiggi'.
immagina che io sono colei che si occupa della "comunicazione" per il
PP. immagina che dietro la pagina fans PP ci sono io, così dietro il
twitter o il fiendfeed, youtube ecc da circa 1 anno, o il G.buzz.
immagina che chi ha messo su sta cosa ha creato /nuovi account facebook,
twitter, ecc. immagina che non mi è arrivata 1 (UNA) mail per dirmi: we'
, linkati!
lo sto facendo, cioe' retwitt e il resto, perche' per mia onesta'
intellettuale ho deciso di vedere fino in fondo tutto quello che c'e' da
vedere/sentire/osservare/soffrire e il resto.
se ci sarete, saprete riconoscerci. senza bandiere e senza bandane.
e grazie, mi serviva giusto un /emozione a caldo da qualcuno
all'esterno, per capire se la strana sensazione che abbiamo noi stessi,
fosse per caso arrivata anche a qualcuno all around, ancora capace di
emozionarsi :-)
ciao
lilo
--
strategist PR & and socialnetworking
@Partito-Pirata.it
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