[aha] R: R: Share Festival 2010 - Smart Mistakes - Winner SharePrize 2010
Redazione Digicult
redazione a digicult.it
Lun 15 Nov 2010 13:55:02 CET
ehm, un "commento critico e un analisi estetica e formale" sono proprio le 2
cose che ho toccato commentando il lavoro vincitore: forse non hai letto
bene...poi sicuramente non son stato esaustivo ma il tempo scarseggia un po'
per tutti, nel caso ci sono le mie lezioni e i miei testi online per
comprendere meglio cosa intendo
confabulo in altra sede, non mi permetto certo di farlo qui sopra per la
stima che provo verso AHA
comunque, il mio era un commento non una critica, la tua Simona suona un po'
come una difesa più che un commento: mi aspetterei al limite una riflessione
comune sullo stesso piano di analisi
un saluto e ripeto: complimenti per il lavoro svolto
mk
----- Original Message -----
From: "Simona Lodi" <simona.lodi at toshare.it>
To: "List on artistic activism and net culture" <aha at lists.ecn.org>
Cc: "Redazione Digicult" <redazione at digicult.it>
Sent: Monday, November 15, 2010 11:26 AM
Subject: Re: [aha] R: R: Share Festival 2010 - Smart Mistakes - Winner
SharePrize 2010
> cari amici di Aha, intanto grazie per i saluti e i complimenti sul
> festival e l'affetto dimostrato anche con /l'incontro di AHAcktitude/.
> In quest'anno ci sono particolarmente cari.
>
> Grazie anche per l'occasione per confrontarci su alcune cose: il premio
> come format e poi il commento sui vincitori.
>
> Share Prize: lo scopo principale del format premio è *curatoriale* e di
> *accessibilità* a Share Festival.
>
> *Curatoriale:* vuol dire in realtà che è anti-tematico, anti-curatoriale
> in un certo senso. (Mi sono detta, ma che due palle sti curatori
> (scusare il gergo) ma possibile che curare una mostra vuol dire ficcarci
> un tema per forza?)
>
> Da questo punto di vista Share Prize mette al centro l'artista e la sua
> opera e non la cornice del curatore.
>
> Solo 15 anni fa era normale, anzi era la base del nostro lavoro. Casomai
> si parlava di critica d'arte: cioè il lavoro artistico era accompagnato
> da un testo critico sull'opera. Niente spottoni pubblicitari però, si
> cercava di dare tutt’al più un inquadramento culturale, un commento o
> semplicemente una chiave di lettura. Stessa cosa per la categoria, che
> da noi è unica.
>
> Cioè per dirla in altre parole: mettete il caso che un artista faccia un
> lavoro che non rientrerà mai in un progetto di un curatore o in una
> categoria: che si fa? Non sarà mai in nessuna mostra? Oppure quante
> volte vi è capitato di vedere in una mostra opere che nn c’entravano
> niente con il frame curatoriale?
>
> Secondo me la divisione in categorie di Ars Electronica, che ha un
> aggiornamento continuo, dimostra la forzatura di questa impostazione
> rispetto alla produzione artistica contemporanea. Lo leggo come un
> tentativo di schematizzare le richieste più che una scelta culturale.
>
> *Accessibilità*: Share Prize è orizzontale e aperto a tutti. Ogni
> artista può partecipare e ha necessità di avere una galleria, un
> critico/a, un curatore/trice, un tema particolare, soldi per inviare
> materiale. Per partecipare a Share Prize si deve solo mandare un url di
> un sito con la documentazione dell'opera. La giuria sceglie e i criteri
> usati sono dichiarati nello statement della giuria (su nostra esplicita
> richiesta) quindi il processo è trasparente. Ora chi sceglie la giuria?
> Questo lo fa la direzione artistica del festival. (senno che ci sto a
> fare io?) Rimanderei ad altro momento la spiegazione del criterio che è
> usato per scegliere la giuria.
>
> *Perchè una classifica: *una short list così corta (6) da la possibilità
> di far parte di una mostra e mette tutte le opere selezionate in un
> contesto espositivo unico e quindi di fatto equanime. Il fatto che poi
> si vinca qualcosa, o che a qualcuno venga dato un incoraggiamento
> esplicito alla carriera (menzione d'onore) questo è legato al festival
> come format in se stesso e ha una funzione di comunicazione. La funzione
> strettamente culturale in questo caso è secondaria. Certo non quella
> economica. Ogni anno ci viene la forte tentazione di distribuire il
> piccolo tesoretto a tutti gli artisti di Share Prize.
>
> Commento dei commenti sui vincitori:
>
> Kuai non ha volutamente lavorato con un interfaccia umana, tanto meno
> dj, si è trattato di lavorare artisticamente per esprimere un social
> network, il formicaio. Infatti Kuai ha un approccio sociale non
> musicale, anche se c'erano dei vinili che giravano sui piatti. Questo
> elemento era ironico non certo musicale. C'è anche un lato drammatico
> nell’opera, perchè l'organizzazione sociale del formicaio era molto
> propagandato dai nazisti e Kuai ora vive in Germania. Ha ricevuto la
> menzione d'onore ma era di fatto un parimerito con Ernesto.
>
> Poi commento sul modo di fare i commenti del tipo, cito: "pensate se...
> l'artista avesse fatto così o cosà.." vuol dire dal punto di vista
> metodologico dell'approccio critico che non si arriva ad una analisi
> autentica, si confabula solamente.
>
> Casomai si deve valutare se Kuai è stato coerente dal punto di vista
> estetico e formale nell'espressione di un concept. Questo è avere un
> approccio critico.
>
> Per Ernesto Klar la sua opera ha il pregio di non aver necessità di una
> spiegazione concettuale a prima vista. Ciò trae in inganno perchè sembra
> il solito effettazzo. In realtà si tratta di un’ambiente invaso da luci
> nel quale lo spettatore viene in contatto, attraversandolo. E’ uno
> studio sulla percezione sensoriale dell’ambiente e sulla reazione fisica
> che questo ambiente ha sulla persona. Avete presente l’opera “Lo spazio
> elastico” di Gianni Colombo? Stessa tematica, nuova estetica digitale.
> Il Gruppo T faceva esperimenti dove l’ingegneria era usata per un’arte
> ludica e dove vengono sperimentate la capacità di interazione di un
> ambiente con l’uomo e le sue reazioni a tale ambiente.
>
> Nel lavoro di Ernesto il pubblico deve intervenire non come semplice
> osservatore, ma come strumento che causa la reazione: il fruitore si
> muove nello spazio ed interagisce con gli eventi che lo circondano,
> attivandoli, mettendo a disposizione il suo sforzo fisico. Ogni
> spettatore di fatto compie operazioni che arrivano a toccare le poetiche
> della performance.
>
> Per Teatrino Elettrico : sono stati bravi, e avranno una lunga carriera.
> Questa occasione gli ha permesso di confrontarsi con un evento
> strutturato e ha rappresentato un’opportunità di crescita.Devo dire che
> la giuria di Share Prize 2010 ha un enorme esperienza in termini di
> varietà di ambienti e situazioni artistiche. Le scelte non sono state il
> prodotto di una visione automatica (magari pavloviana, voto quello che
> conosco), ma di un analisi attenta all’opera e agli artisti con grande
> capacità critica.
>
> commentate commentate….
>
> Simona
>
>
>
> Il 14/11/10 14:20, Redazione Digicult ha scritto:
>> mah
>> a parte che personalmente non sono un fan del format "premio" e che al
>> limite apprezzo la tendenza storica di Ars Electronica che divide i
>> premi e i progetti partecipanti in "macro-classi" di appartenenza e di
>> riconoscibilità per linguaggi e ambiti di ricerca, cosa che rende la
>> selezione e premiazione forse più omogenea, ho notato che i progetti
>> scelti per il premio finale hanno tutti una forte spinta verso
>> l'interazione, che sia essa con i computer, con le macchine o con il
>> mondo naturale
>> penso che in questo senso Kuai sia interessante come molti progetti
>> sul crinale arte-scienza, ma cada nella sua pretesa audiovisiva al di
>> là dell'ambito didascalico della indagine, nella suo rimanere ibrido
>> tra narrazione e astrazione e soprattutto nella sua scarsa indagine
>> estetica sul suono o sull'immagine: pensate dare in mano quello
>> strumento a un musicista e a un video artista, usarlo come
>> interfaccia, allora forse sì il progetto diventerebbe ancora più
>> interessante di quello che è...
>> Klar rimane forse più tradizionale nel suo lavoro e spinge l'indagine
>> verso un aspetto emotivo e sensoriale che penso sia stato l'elemento
>> che ne ha decretato la vittoria
>> piuttosto, visto che si sono mischiate le carte, forse Teatrino
>> Elettrico meritava di più, per la freschezza e l'ingenuità che ha
>> portato nell'ambito dei live audiovisivi italiani e internazionali, e
>> per quello rappresenta al momento attuale il loro approccio al live
>> media...ma mi pare che nessuno dei giudici, pur nella loro enorme
>> saggezza, abbia un'esperienza diretta in questi ambiti di ricerca
>> artistica e quindi forse la premiazione si è indirizzata
>> automaticamente in un'altra direzione
>> baci e complimenti per Share
>> mk
>>
>> ----- Original Message -----
>> *From:* domenico quaranta <mailto:qrndnc at yahoo.it>
>> *To:* List on artistic activism and net culture
>> <mailto:aha at lists.ecn.org>
>> *Sent:* Friday, November 12, 2010 10:16 PM
>> *Subject:* [aha] R: R: Share Festival 2010 - Smart Mistakes -
>> Winner SharePrize 2010
>>
>> concordo pienamente con gadda. sono un fan delle formiche dj da
>> quando le ho viste a isea belfast. anche l'abominevole uomo dei
>> knowbotic si sarebbe meritato qualcosina
>> un abbraccio agli amici dello share, che quest'anno ho visto
>> troppo poco!
>> d
>>
>> ---
>>
>> Domenico Quaranta
>>
>> web. http://domenicoquaranta.com/
>> email. info at domenicoquaranta.com
>> mob. +39 340 2392478
>> skype. dom_40
>>
>> --- *Ven 12/11/10, gadda1944 at libero.it /<gadda1944 at libero.it>/* ha
>> scritto:
>>
>>
>> Da: gadda1944 at libero.it <gadda1944 at libero.it>
>> Oggetto: [aha] R: Share Festival 2010 - Smart Mistakes -
>> Winner Share Prize 2010
>> A: aha at lists.ecn.org
>> Data: Venerdì 12 novembre 2010, 10:39
>>
>> Ah... Io avrei preferito il contrario (primo Kuai e secondo
>> Klar).
>>
>> ----Messaggio originale----
>> Da: info at toshare.it
>> Data: 12/11/2010 10.21
>> A: <aha at lists.ecn.org>
>> Ogg: [aha] Share Festival 2010 - Smart Mistakes - Winner
>> Share Prize 2010
>>
>>
>>
>> ----------------------------------------------------------------------------------------------
>> Newsletter 11.11.2010
>> /Share Festival 2010 - Winner Share Prize/
>> ----------------------------------------------------------------------------------------------
>>
>> The inauguration of the 6th *Piemonte Share Festival *was
>> accompanied by the announcement of the *winner* of the
>> *Share Prize 2010* and the *honorary mention*. The
>> objective of the prize is to discover, promote and support
>> the digital arts. This year around 270 artists submitted
>> an equivalent number of entries for the prize, from 20
>> different countries.
>>
>> An international panel of judges, consisting of*Jurij
>> Krpan* (Ljubljana), *Andy Cameron* (London), *Fulvio
>> Gianaria* (Turin) and *Bruce Sterling* (Austin/Turin),
>> reviewed the works submitted by participating artists.
>>
>> From the *six finalists* (*Kuai Auson, Perry Bard, Sonia
>> Cillari, Ernesto Klar, Knowbotic Research* and *Teatrino
>> Elettrico*) the judges selected *Ernesto Klar* *winner of
>> Share Prize*. His interactive, audiovisual installation
>> /Relational Lights/ uses light, sound, haze and a custom
>> software system to create fluid, gradual transformation, a
>> three-dimensional light-space that the audience can
>> interact with actively, manipulating it with their
>> presence and movement.
>>
>> *Honorary mention* was given to *Kuai Auson* for the
>> work/Oh!M1gas/, based on the activity of an ant colony
>> under video and audio surveillance, transforming the ants
>> into DJs and creating a sound-reactive space which reveals
>> the connection between scratching, as an aesthetic
>> expression created by human culture, and the calls
>> produced by the ants as a means of communication.
>>
>> On behalf of the judges,*Bruce Sterling explained the
>> decision saying*:
>>
>> /The winner of the Share Prize 2010 is Ernesto Klar for
>> his installation Relational Lights. In this work, a huge
>> algorithmic complex is hidden behind a simple, elegant
>> interface. This work of interactive art is a fantastic,
>> world class work - congratulations Ernesto./
>>
>> /Our special commendation goes to Kuai Auson for the
>> installation Oh!M1gas (pronounced hormigas). In this
>> unique, ingenious work from Cologne, ants social
>> networkers par excellence become techno musicians. An
>> intelligent industrial design acts as back-up to the
>> musical ants, which after touring several countries are
>> now performing here in Italy too good luck with your
>> career Kuai.
>> /
>> www.toshare.it <http://www.toshare.it>
>>
>>
>> ------------------------------------------------------------------------
>> I am using the Free version of SPAMfighter
>> <http://www.spamfighter.com/len>.
>> SPAMfighter has removed 6045 of my spam emails to date.
>>
>> Do you have a slow PC?
>> <http://www.spamfighter.com/SLOW-PCfighter?cid=sigen> Try
>> free scan!
>>
>>
>>
>> -----Segue allegato-----
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>> AHA mailing list
>> AHA at lists.ecn.org </mc/compose?to=AHA at lists.ecn.org>
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> --
>
>
>
>
>
>
> Simona Lodi
> art director
> ____________
> Share Festival
> 2/7 November 2010
> Museo Regionale di Scienze Naturali
> Torino - IT
> www.toshare.it
> ____________
> SMIR Sant'Evasio
> Multimedia Center
> European Project Alcotra
> Mondovì - Embrun
> www.smirproject.eu/mondovi/
> ____________
> The Sharing
> Via Rossini 3 - 10124 Torino (IT)
> phone: 0039.011.588.36.93
> skype: simona.share.festival
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