[aha] R: Re: R: Re: Fwd: Re: R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH
gadda1944 a libero.it
gadda1944 a libero.it
Gio 17 Feb 2011 22:35:34 UTC
devo spiegare che "chunk" sta per i discorsi un po' più strutturati e "chop"
per i concettuzzi (o le ideuzze, se proprio siete affezionati a Platone)?
>----Messaggio originale----
>Da: robb at yorku.ca
>Data: 17/02/2011 22.27
>A: "List on artistic activism and net culture"<aha at lists.ecn.org>
>Ogg: Re: [aha] R: Re: Fwd: Re: R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH
>
>che bello! scusate se mi intrometto, non posto mai ma non essendo in Italia
mi sento un po' di troppo a fare commenti e proposte...ma forse (80%) stavolta
riesco a venire li' quei 3 giorni!!!
>
>mi piace l'idea di Simona e il "pezzetto di discorso"
>
>posso portare qualche ideuzza (sia pratica che in formato "pezzetto di
discorso") dal Canada?
>
>mo' ci penso e condivido
>ciao
>roberta
>
>
>On Feb 17, 2011, at 2:35 PM, gadda1944 at libero.it wrote:
>
>> D'accordo anch'io, tranne abolire il termine "idea", e sostituirlo con (a
>> scelta):
>>
>> "concetto"
>> "pezzetto di discorso"
>> "chunk"
>> "chop"
>>
>> g
>>
>>
>>> ----Messaggio originale----
>>> Da: lvaleriani at fastwebnet.it
>>> Data: 17/02/2011 20.13
>>> A: "List on artistic activism and net culture"<aha at lists.ecn.org>
>>> Ogg: Re: [aha] Fwd: Re: R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH
>>>
>>> d'accordo con Simona.
>>> ciao, lista, scusate la mia evanescenza...
>>> lv
>>>
>>>
>>> Il giorno 17/feb/2011, alle ore 18.28, Simona Lodi ha scritto:
>>>
>>>> Ciao Lista,
>>>>
>>>> io intervengo su questo tema, ma non sulla questione del nome ma per
>>>> proporre un economia del dono allargata alle idee.
>>>>
>>>> Ovvero vorrei "riesumare" la proposta che Tatiana aveva fatto sulla
>>>> cartografia della partecipazione e riesumare anche tutti i commenti,
>>>> precisazioni e proposte che erano sorte, variegate e complesse, tutte
>>>> super interessanti da approfondire da xdxd, a penelope a lobo e gadda.
>>>>
>>>> Quindi rilancio quella proposta (riassumo brevemente) di rendere questa
>>>> occasione un laboratorio teorico: condividere (e scrivere) idee come se
>>>> fossero oggetti che ci doniamo tra di noi, implicando una discussione
>>>> critica, ovviamente.
>>>>
>>>> Quello che propongo di fare è uno scambio in modalità giocone ;-) ludico
>>>> e irriverente.
>>>>
>>>>
>>>> Nel dono c'è lo scambio, che nell'ambito delle idee vuol dire magari
>>>> prendersi un'idea che ci dà un altro e dare all'altro una nostra idea,
>>>> un pensiero, un tema, un argomento: che ci piace, che va bene a noi, che
>>>> ci interessa, ma anche che abbiamo usato o di cui vogliamo sbarazzarci
>>>> per vedere l'altro che uso ne fa o non ne fa, in termini di elaborazione
>>>> critica, di fake, di attivismo di mappapapa con il pomodoro.
>>>>
>>>> In questo modo attarverso il "gioco del dono delle idee" (che già
>>>> faccimo qui nella lista scambiandoci opinioni) si potrebbe fare insieme
>>>> un primo passo, un confronto, senza avere già una struttura in cui
>>>> inserire le idee e superare, forse, l'imbuto della mappa, del frame, del
>>>> documento, del corollario-del-corollario, del analisi di come fare
>>>> un'analisi, del progetto su come fare un progetto, della matita per
>>>> disegnare una matita, che tanto non è un matita ma è il disegno di una
>>>> matita etc.
>>>>
>>>> La mia proposta non vuole però rimanere al livello "meta" della matita
>>>> per disegnare matita, ma spingersi a regalarsi, in un'economia di
>>>> scambio, le idee e da lì creare delle annotazioni, pensieri, raccolte,
>>>> citazioni aggirando la trappola che ogni mappa racchiude in sè ma
>>>> trovare il modo di raccoglierle attraverso ciò per cui è nata
>>>> ahacktitude cioè (citando LoBo) trovare una via di fuga attraverso il
>>>> confronto, le relazioni e la presenza fisica.
>>>>
>>>> collettività, unicità, mappa con il pppoooppommmodooro.
>>>>
>>>> Forse partire dalle idee non è un metodo, forse questa proposta ha un
>>>> sapore ingenuo/giocoso, ma la giocosità è uno stato che ci può far
>>>> resettare le sovra, meta, iper strutture e fare una proposta.
>>>>
>>>> Ora su come fare le "regole" del gioco però non vorrei scatenare un
>>>> putiferio...forse potremmo darci dei punti di partenza, invece di regole
>> vere e proprie.
>>>>
>>>> L'importante è che si mantenga lo scambio e che le idee possano essere
>>>> scritte e donate e poi se ne può discutere e a quel punto scrivere
>>>> quello che si è discusso e riflettere e aggiungere e poi raccogliere le
>>>> idee è il passo dopo, e potrebbe anche essere divertente usare fogli,
>>>> una lavagna, registrare la discussione, rivederla, tagliarla, etc..
>>>> Un escamotage per farci un'istantanea dei nostri pensieri, anche
>>>> frammentata, ma autentica di cui rimanga una traccia scritta.
>>>>
>>>> Insomma volevo rilanciare e andare avanti su questo argomento ,
>>>> saluti,
>>>> Simona
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Il 09/02/11 08:31, Luca Lo Coco ha scritto:
>>>>> Comunque ci sono tantissimi tipi di potlach
>>>>> Per esempio, mi ricordo di alcuni studiati da un antropologo che mi
>>>>> pare si chiamasse
>>>>> Boas che erano potlach distruttivi: si ammassavano al centro del
>>>>> villaggio tutti
>>>>> i beni di più alto valore per distruggerli e offrirli alle divinità in
>>>>> segno di ringraziamento
>>>>> per il buon raccolto ricevuto (il rito era anche propiziatorio per il
>>>>> successivo anno).
>>>>>
>>>>> Inoltre il potlach era anche utile per mantenere la pace. Era un'etica
>>>>> del dono rigidamente
>>>>> regolamentata. Due villaggi vicini sarebbero rimasti in pace finché si
>>>>> sarebbero scambiati doni.
>>>>> Nel momento in cui uno dei due non avrebbe ricambiato il dono (in
>>>>> misura sempre maggiore
>>>>> rispetto alla quantità di doni ricevuti!) si sarebbe avuta
>>>>> automaticamente la guerra.
>>>>> Il dono era dunque un mezzo per la pace. Mettetela come volete però il
>>>>> gesto del dono sia in
>>>>> un caso (divinità), sia nell'altro (dono fra villaggi), acquisiva un
>>>>> valore primario. Era 'vitale' appunto perché
>>>>> regolava la vita del villaggio.
>>>>>
>>>>> Io sarei anche a fovore del nome potlach...
>>>>> Luca Lo Coco
>>>>>
>>>>>
>>>>> ----- Original Message ----- From: "gadda1944"<gadda1944 at libero.it>
>>>>> To: "aha"<aha at lists.ecn.org>
>>>>> Sent: Tuesday, February 08, 2011 5:58 PM
>>>>> Subject: Re: [aha] R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH
>>>>>
>>>>>
>>>>> Sui nomi, ognuno ha la sua sensibilità ed è giusto rispettarla. Anche
>>>>> la filologia ha i suoi diritti, ed è giusto rispettare anche quelli.
>>>>>
>>>>> Per la cronaca, però, il potlatcth è stato studiato nei primi anni del
>>>>> secolo scorso in un un fondamentale saggio di uno dei fondatori
>>>>> dell'antropologia moderna, Marcel Mauss, "Saggio sul dono".
>>>>>
>>>>> Da quel saggio è derivata tutta una linea di studi economici (in
>>>>> genere non marxista, ma non apologetica del capitalismo: un nome per
>>>>> tutti, Karl Polany) tesa a dimostrare che l'economia non è in toto
>>>>> riconducibile né a un "atteggiamento razionale" dell'uomo né alla
>>>>> fantomatica e mitica figura dell' "homo oeconomicus" che sta alla base
>>>>> delle teorizazioni dell'economia politica classica di ogni tipo. Una
>>>>> linea che vede nello scambio e nel dono una motivazione del
>>>>> comportamento economico altrettanto forte dell'egoismo produttivista.
>>>>> L'ultima filiazione di questi studi è il gruppo francese del Mouvement
>>>>> Anti-Utilitariste dans le Sciens Social (M.A.U.S.S.) da cui è sorta
>>>>> la teoria della decrescita di Serge Latouche.
>>>>>
>>>>> Quindi, al di là della filologia, non mi pare che il nome sia poi del
>>>>> tutto inadatto.
>>>>>
>>>>> gadda
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> ---------- Initial Header -----------
>>>>>
>>>>>> From : aha-bounces at lists.ecn.org
>>>>> To : aha at lists.ecn.org
>>>>> Cc :
>>>>> Date : Tue, 8 Feb 2011 01:06:10 +0100
>>>>> Subject : Re: [aha] R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>>
>>>>>> ciao
>>>>>>
>>>>>> sarà che i mercati del baratto sono stati una delle prime cose
>>>>>> in cui mi sono cimentata quando ho iniziato con l'attivismo:)
>>>>>> a me l'idea piace
>>>>>>
>>>>>> l'unica cosa che però non mi torna è il nome..
>>>>>> forse è una formalità ma:
>>>>>> potlach da quel che leggo
>>>>>> viene dalla tradizione degli indiani d'america per i quali era una
>>>>>> cerimonia rituale
>>>>>> in cui un membro della comunità regalava o distruggeva beni di valore
>>>>>> per stabilizzare il proprio ruolo sociale..
>>>>>> più che configurarsi come un alternativa al mercato è al max
>>>>>> una parentesi nel mercato o peggio
>>>>>> perchè nel potlach, uno regalava agli altri
>>>>>> presupponendo è vero che un giorno sarebbe successo anche il
contrario..
>>>>>> ma da un lato lagando in questo modo il ricevente
>>>>>> che era consideratin debito con il donatore e
>>>>>> quindi non è un vero regalo
>>>>>> inoltre si resta sempre in un ottica competitiva
>>>>>> e di affermazione del proprio prestigio.
>>>>>> Un momento in cui io ostento la mia ricchezza regalando,
>>>>>> non è un'alternativa,
>>>>>> non è un altro modo di intendere i rapporti economici e sociali,
>>>>>> ma solo un modo per rafforzare i rapporti gerarchici
>>>>>> in quanto chi regala di più è più importante
>>>>>> e regala di più... chi può regalare di più!
>>>>>> non mi pare quindi una situazione paritaria
>>>>>> ne una dinamica che vada in tal senso,
>>>>>> e neanche la variante del distruggere merci mi appartiene
>>>>>> in quanto alla fine è solo funzionale alla produzione
>>>>>> e anche dispregiativa nei confronti di chi ha lavorato a quel bene.
>>>>>>
>>>>>> magari sbaglio perchè onestamente le mie informazioni a riguardo
>>>>>> sono limitate ad una breve ricerca su internet fatta stasera
>>>>>> o forse il "new" sta a indicare proprio quel qlcosa di nuovo e diverso
>>>>>> rispetto alla tradizione..
>>>>>> ..per ora però resto affezionata al buon vecchio baratto ..
>>>>>> :) ma polemiche a parte, l'idea ripeto che mi piace,
>>>>>> anzi io l'allargherei, perchè solo vestiti?
>>>>>> per quel che riguarda le disponibilità dell'accademia
>>>>>>
>>>>>> non posso prendere impegni.. ma io un pò di roba da portare ce l'ho
>>>>>> e penso che se c'è la volontà si troverà anche un modo di metterla su
>>>>>>
>>>>>> ciao
>>>>>> fraz:)
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>> Date: Sun, 6 Feb 2011 12:15:25 +0100
>>>>>>> From: vera.martini at tiscali.it
>>>>>>> To: aha at lists.ecn.org
>>>>>>> Subject: [aha] R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH
>>>>>>>
>>>>>>> Ciao a tutti,
>>>>>>> Non mi sono mai fatta viva in lista, anche se seguo tutto con
>>>>>> interesse,> e
>>>>>>> in vista del prossimo AHAcktitude a Carrara, vorrei partecipare con
>>>>>> una
>>>>>>> proposta: mi piacerebbe presentare/realizzare lì un happening
>>>>>> collettivo
>>>>>>> della durata di alcune ore, basato sullo scambio/dono di vestiti tra i
>>>>>>> partecipanti.
>>>>>>> L'happening è aperto a tutti e fa parte del progetto "New Potlach",
>>>>>> che
>>>>>>> prevede una serie di proposte diverse basate tutte sullo scambio e la
>>>>>>> condivisione. L'obiettivo è di creare piattaforme in cui sia possibile
>>>>>>> sperimentare concretamente un'economia diversa da quella
>>>>>> mercantile. In
>>>>>>> ambito culturale, a mio parere, il tipo di scambio che si genera
>>>>>> sempre> fra
>>>>>>> autori e fruitori è un potlach, poiché la la situazione innescata da
>>>>>>> un'opera d'arte, o un libro, una musica ecc., è una sorta di festa
>>>>>> a cui> si
>>>>>>> è invitati e in cui si è ricoperti di doni (la cultura produce
>>>>>> crescita
>>>>>>> intellettuale e qualità di vita), ma che prevede una restituzione
>>>>>> ancora> più
>>>>>>> sontuosa, e di nuovo un'ulteriore restituzione, e così via (la
>>>>>> cultura> vive
>>>>>>> di scambio). Incredibilmente, a questa festa più si sperpera, più si
>>>>>>> guadagna.
>>>>>>> Credo sia di interesse discuterne nell'ambito dell'AHAcktitude,
>>>>>> anche> perché
>>>>>>> -come osserva acutamente Tatiana- l'idea del dono è entrata in
>>>>>> crisi> perché
>>>>>>> è stata appropriata dal mercato (v. i social network che ricavano
>>>>>> un> valore
>>>>>>> economico dall'attività gratuita dei propri aderenti, i quali, però,
>>>>>>> ricavano a loro volta una serie di conferme identitarie forse
>>>>>>> impagabili...). Penso sia utile riflettere su quali tipi di economia
>>>>>>> alternativa si possano mettere in atto per sottrarsi a logiche di>
>>>>>> mercato
>>>>>>> deleterie in ambito culturale, ma anche, e soprattutto, divertirsi
>>>>>>> cercando
>>>>>>> insieme modalità con cui "capitalizzare", o per lo meno detournare,
>>>>>> a> nostra
>>>>>>> volta il mercato. Inoltre, mi sembra importante partire da scambi>
>>>>>> materiali
>>>>>>> e concreti di beni tangibili, cominciando con un gioco accessibile
>>>>>> a> tutti
>>>>>>> (il dono/scambio di abiti che non si mettono più).
>>>>>>> Realizzare il New Potlach è semplice: basta che ognuno porti i
>>>>>> vestiti> che
>>>>>>> gli ingombrano l'armadio. L'accademia dovrebbe mettere a
>>>>>> disposizione> uno
>>>>>>> spazio e alcuni tavoli, io sono disponibile per la realizzazione
>>>>>> grafica
>>>>>>> delle locandine per divulgare la cosa online ma anche fisicamente
>>>>>> in> loco
>>>>>>> (si possono utilizzare stampanti e carta dell'accademia???) e>
>>>>>> chiaramente ci
>>>>>>> sono per la messa a punto pratica del tutto, se qualcuno mi ospita
>>>>>>> gentilmente per qualche giorno a Carrara o vicinanze... Inoltre, se
>>>>>>> qualcuno
>>>>>>> vuole mettere musica o simili e si attrezza per l'occasione è più che
>>>>>>> benvenuto!!!
>>>>>>> Che ne dite???
>>>>>>> Saluti,
>>>>>>> Vera Martini
>>>>>>>
>>>>>>>
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>>>> ____________
>>>> Share Festival
>>>> art in digital culture
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>>>> Museo Regionale di Scienze Naturali
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