[aha] Identités précaires - anche luther blissett?

T_Bazz t_bazz a ecn.org
Mar 17 Maggio 2011 12:35:22 CEST


Ciao,

> sě partecipiamo anche noi a quella mostra online.
> Purtroppo non posso dirti molto su quello che č stato il processo di
> selezione dei lavori e degli artisti in quanto siamo stati semplici
> partecipanti :-)

lo so, ovviamente la critica non era rivolta a voi!
il vostro progetto ha completamente senso in quel contesto, come altri 
recenti lavori che hanno lavorato sulle identita' (precarie) nei social 
media.
la mia critica e' relativa alla scelta curatoriale che inserisce 
progetti nati come plurali, in una forma che li rende singolari.

> Io personalmente condivido molte delle tue osservazioni. Quel che posso
> dire perň a difesa č che ho l'impressione che il progetto voglia piů che
> altro divulgare tutta una serie di esperienze che noi conosciamo bene ma
> che un pubblico un po' piů generalista come quello del Jeu de Paume
> potrebbe non conoscere.

sono d'accordo, pero' cosi si rischia di farli conoscere nel modo sbagliato.
non sto criticando il fatto che luther blissett e anonymous siano in una 
mostra, ma le modalita' che sono state scelte per rappresentarli - 
almeno parlando del sito dell'iniziativa.
conosco christophe bruno e non e' affatto un superficiale, e a dirla 
sinceramente mi stupisce un po' che abbia selezionato i lavori in quel 
modo (per esempio come dicevo, Nikeground non e' un progetto che si 
occupa di identita' precarie! non credo che stia nel contesto giusto).

se poi l'obiettivo e' la diffusione generalizzata nulla da contestare, 
ma a mio parere ci sono tante modalita' per diffondere progetti in 
maniera semplice per un pubblico allargato trovando la formula giusta. 
mi sembra che in questo caso una riflessione sulla rispondenza di forma 
e contenuti non ci sia stata.
comunque non ho visto la mostra "reale", per questo vi chiedevo di dire 
di piu' in caso voi l'aveste vista - o la vedrete. come si presenta sul 
web pero' e' alquanto criticabile, a mio parere.

dico questo con rammarico, perche' il tema dell'iniziativa e' molto 
bello, ma sarebbe stato ancor piu' interessante se il curatore avesse 
fatto una riflessione e ricerca anche sulle modalita' di esposizione di 
certi concetti.
spero mi sia spiegata: se si parla di identita' precarie, e' una 
contraddizione presentare identita' a tutto tondo come si vedono su quel 
sito, e in modo molto tradizionale, come se luther blissett ed anonymous 
fossero reali individui o entita' singole...

magari sono riflessioni inutili e l'importante e' diffondere certi 
concetti al maggior numero di persone possibile, ma quando si ha la 
possibilita' di farlo, e non si e' un superficiale come non lo e' 
christophe, mi sembra un'occasione un po' sprecata non impegnarsi per 
dare un corretto valore a pratiche che sono solitamente conosciute da 
pochi, ma in cui hanno partecipato in tanti.

va beh, magari puo' essere uno spunto per future esposizioni di questo 
genere...e ci sta che la mia e' una riflessione troppo personalizzata 
perche' sono anni che cerco di battermi per far passare un concetto di 
arte come rete :)

comunque nulla toglie che l'evento sembra interessante! (proprio per 
questo mi sento di dire la mia...)

Abbracci,

T_Bazz



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