[aha] La cosa si è fatta scandalosa!

Luca Lo Coco luca a lucalococo.eu
Sab 21 Maggio 2011 11:53:59 CEST


Roby grazie per il tuo entusiasmo ;]
dal punto di vista legale ormai la cosa è andata, non c'è molto altro da 
fare.

Dal punto di vista artistico tutto inizia ora.
Sarebbe interessante alimentare questo fantastico "senso di gruppo" che 
avverto, e creare un progetto
condiviso e portato avanti dalla lista. D'altra parte, ho sempre creduto 
che, in Italia, AHA sia l'unico
vero punto di aggregazione per "soggetti New Media" (altro polo da me 
stimatissimo è Digicult...).
  Per primo vi chiederei, come molti hanno già fatto spontaneamente, di 
diffondere la notizia in rete (spero di non
peccare di esibizionismo, ma se non chiedo aiuto a voi, a chi lo dovrei 
chiedere???).

  Si parlava poi di esporre il il vecchio ashartonline.com...tuttavia mi 
domando: "non è forse più interessante riflettere
sul concetto stesso di oscuramento piuttosto che andar contro il divieto?". 
Altrimenti detto: se è giunta la sentenza
che vieta un utilizzo di qualcosa che si proponeva come arte, non sarebbe 
più stuzzicante mettere in evidenza la
contraddizione intrinseca al fatto che a chiedere la cessione di tale 
utilizzo sia stato proprio uno dei più grossi editori d'arte in Italia,
piuttosto che battagliare frontalmente la "censura"?

Andrea la tua idea sembra aver riscosso abbastanza successo... hai qualche 
particolare in più?

Dunque, si organizzerà qualcosa tutti insieme? Vorrei dare grosso spessore 
culturale alla cosa. In lista ci sono menti incredibili, curatori 
eccezionali,
e studiosi di qualità...vogliamo creare unione?




----- Original Message ----- 
From: "roberta buiani" <robb at yorku.ca>
To: "List on artistic activism and net culture" <aha at lists.ecn.org>
Sent: Friday, May 20, 2011 10:53 PM
Subject: Re: [aha] La cosa si è fatta scandalosa!


ciao!
il tuo racconto scritto cosi' e' semplicemente favoloso!

comunque sia, la reazione del "direttissimo" e' veramente esagerata e direi 
anche sbagliata. di siti di questo genere (su altri temi e colpendo altre 
istituzioni) ne sono stati fatti altri, ma di solito la strategia delle 
istituzioni e' di ignorarli in modo da evitare pubblicita' ai siti in 
questione e in modo da evitare di essere ridicolizzati. Agli Yes Men 
piacerebbe avere cosi tanta attenzione (che hanno avuto solo ultimamente, 
dopo aver pestato i piedi alla camera di commercio USA) . Con alcuni 
colleghi ho clonato il sito della mia universita' ben due volte e nessuno ci 
ha cagato (tranne alcuni prof destroidi a cui abbiamo fatto i pernacchioni), 
gli studenti di UC hanno clonato il loro sito e nessuno (tranne gli 
attivisti) se ne sono accorti....

non capisco perche' Politi si sia accanito cosi' tanto. forse per 
intimidazione, perche' si immagina che cosi' facendo altra gente che ha la 
tentazione di farsi due risate alle sue spalle decide di non farlo per paura 
delle ripercussioni?  perche' il tuo era un target facile facile? o forse si 
sente piu' importante del GATT, del WTO, UC etc...(tra l'altro sta reazione 
la dice lunga sulla sua ignoranza in fatto di netart...vabbe')? che ne pensa 
la lista?

secondo me bisogna escogitare qualcosa per aiutarti legalmente e per mettere 
allo scoperto sta porcata. in modo plateale.
per difendersi dagli attacchi gli yes men hanno messo su il yes lab. non so 
se possono aiutare perche' la legge e' diversa in nord america, ma forse 
mettere su qualcosa di simile in Italia non sarebbe male. soprattutto se e' 
cosi' semplice per i palloni gonfiati sopraffare questi interventi in modo 
cosi' meschino e colpendo sul fronte finanziario.

rb

On May 20, 2011, at 4:22 PM, Luca Lo Coco wrote:

> Ecco un breve riassundo del progetto e dell'accaduto. Ci riaggiorniamo 
> presto per metterci d'accordo su cosa va fatto!
>
> Intorno al 2005, essendomi trovato in una delle classiche occasioni poco 
> piacevoli che -non appena terminate- sono latrici di forti impulsi 
> creativi, scelsi di comprare un paio di riviste d'arte contemporanea per 
> capire chi fossero i Picasso del momento. Mi avvicinavo così al mondo 
> dell'arte, con la stessa spensieratezza di un bimbo che entra in un parco 
> col proprio pallone...
>
>
> Non appena aprìi quella che ritenevo fosse la rivista più bella, rimasi 
> semi-atterrito dall'enorme quantità di pagine pubblicitarie che dovetti 
> affrontare prima di giungere alla prima facciata dedicata all'arte. La 
> pagina tanto agognata riportava -a caratteri cubitali- la dicitura "Le 
> lettere al direttore"; accanto all'epigrafe, una specie di "santina" con 
> un calvo sorridente; il tutto era inquadrato da una sottile linea viola 
> che ricordava il paramento di un prete triste durante la quaresima. 
> Leggendo quelle prime lettere, non trovai altro che un acido maestro che 
> bacchettava aspramente i propri alunni. Continuai a sfogliare la rivista. 
> Dopo una mezz'oretta la chiusi. L'avevo aperta per cercare arte, ma vi 
> trovai solo mercato dell'arte.
>
> A quel punto, avvertìi il bisogno di esprimere il mio stupore. In modo del 
> tutto naturale decisi di esprimermi attraverso la rete. Non avevo nessuna 
> conoscenza tecnica del mezzo, quindi mi rivolsi a un mio amico web master. 
> Giulio mi regalò il sito internet www.ashartonline.com per il mio 
> compleanno. Ricordo che ero talmente ignorante sulla programmazione in 
> Html che, per aiutare Giulio a riprodurre il sito internet della rivista 
> incriminata, gli consegnai un foglio con tutte le misure in cm (rilevate 
> dallo schermo del mio computer!) del sito internet ;]
>
> Tuttora non conosco il motivo del perché mi venne in mente di creare un 
> sito web che esprimesse le mie sensazioni. Il mio approccio fu 
> assolutamente istintivo: non avevo sentito parlare né di Net Art né di 
> altre forme di art on-line. Da gennaio a giugno www.ashartonline.com fu 
> attivo. Il sito sembrava avere una grafica molto simile a quella della 
> piattaforma web a cui si riferiva. Ad ash mancano due sole lettere per 
> diventare Flash; esse però sono abbastanza affinché il significato 
> espresso sia totalmente differente: ash in inglese significa cenere. 
> www.ashartonline.com era simile a www.flashartonline.com, non era uguale. 
> Piccole differenze nelle news, piccole correzioni ad alcuni articoli 
> pubblicati mettevano in atto la critica. Inoltre, c'era un forum aperto a 
> tutti. Il progetto andava bene. Gli iscritti crescevano. Fra le varie 
> sezioni del forum spiccava "Le lettere al direttore, parte seconda", una 
> zona riservata a coloro i quali avessero ricevuto delle risposte poco 
> carine dal direttore, sulla rivista cartacea. Le risposte "in seconda" 
> crescevano in numero, e ciò credo abbia scocciato parecchio il soggetto a 
> cui erano indirizzate. Tuttavia, la goccia che fece traboccare il vaso fu 
> la pubblicazione in tre settimane dell'ash Art Diary, raccolta di soli 
> indirizzi e-mail di artisti, critici e curatori italiani. Era possibile 
> scaricare la rubrica gratuitamente. Il sito ricevette centinaia di 
> download in poche decine di giorni.
>
> Il 31.07.2007, un ufficiale giudiziario, bagnato dai quaranta gradi dello 
> scirocco di Palermo, mi consegnò un grazioso malloppo di decine di pagine 
> gentilmente inviatemi dagli avvocati del "Direttorissimo". La causa 
> giudiziaria ebbe così inizio. Poi, il sito internet oscurato per via 
> cautelativa, dunque, quattro/cinque anni di carte e udienze. Alla fine, la 
> sentenza che mi vede condannato al pagamento delle sole spese legali (la 
> somma richiesta dall'accusa per il risarcimento dei danni era pari a 
> 200.000,00 euro!). Non essendo comunque in grado di soddisfare il 
> pagamento, il "Direttore" insiste affinché venga messo in atto il 
> pignoramento. Il 18.05.2011 subisco il pignoramento di tutti i beni della 
> casa in cui vivo. Mia mamma e mio fratello mi vogliono buttare fuori casa.
>
> Se mi si ponesse la domanda "lo rifaresti?", senza esitare risponderei 
> "certamente!". In fin dei conti, forse, all'arte "pura" ci credo ancora.
>
> Luca Lo Coco
>
>
>
>
>
> ----- Original Message ----- From: <dedalus at autistici.org>
> To: "List on artistic activism and net culture" <aha at lists.ecn.org>
> Sent: Friday, May 20, 2011 10:18 AM
> Subject: Re: [aha] La cosa si è fatta scandalosa!
>
>
> ...
>
> Pazzesco.
>
> intanto una domanda: ma la sentenza è definitiva?
> Credo infatti che la cosa migliore sarebbe intanto batterlo sul piano
> giudiziario e ripristinare il sito così come era.
> Dopodiché pensare ad un'altra perfida vendetta :)
>
> Ad ogni modo se c'è qualcosa che posso fare conta pure su di me!
> Ciao per ora,
> D.
>
>
>
>
> On Thu, 19 May 2011 10:19:16 +0200, Luca Lo Coco wrote:
>> Carisimmi tutti,
>> da circa 15 minuti è andatao via l'ufficiale giudiziario. Dopo la mia
>> condanna al pagamento
>> delle spese legali, che ammonta a circa 7000 euro, G.Politi ha
>> richiesto il pignoramento dei miei beni.
>> Stamattina l'ufficiale giudiziario mi ha pignorato mezza casa...
>> Un direttore di una testata d'arte contemporanea (Flash Art) che
>> chiede il pignoramento dei beni
>> per via di un'opera di Net Art è semplicemente scandaloso...
>>
>> Al momento vi do la mera notizia, riservandomi, successivamente, di
>> produrre qualcosa di artistico.
>> Chi avesse idee o volesse sviluppare un progetto assieme non esiti a
>> contattarmi anche in pvt.
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