[aha] Networked Disruption (T_Bazz PhD Abstract)
xDxD.vs.xDxD
xdxd.vs.xdxd a gmail.com
Gio 13 Ott 2011 12:46:44 CEST
ciao!
un pezzettino del messaggio di Geert Lovink e Bifo:
"Some say that the Occupy Wall Street movement lacks clear demands and an
agenda. This remark is ridiculous. As in the case of all social movements
the political backgrounds and motives are diverse, even diffuse and quite
frequently contradictory. The occupation movement would not be better off
with more realistic demands."
io non sono neanche tutto-tutto daccordo, però c'è un punto che mi sento di
sostenere in maniera esplicita.
che la "rivolta" (e chiamiamola così) può cambiare forma.
Non mi preoccupo nemmeno tanto del "media": che sia un business o altro mi
interessa poco, in realtà.
già da anni ci occupavamo di come usare il business in "ipotesi per
assurdo"
http://www.slideshare.net/xdxd/ipotesi-per-assurdo
http://www.beyourbrowser.com/public/ipotesi-per-assurdo/
(questo è un esempio che abbiamo presentato diverso tempo fa in diverse
conferenze ed eventi... soffre di alcune ingenuità visto che ancora non si
erano concretizzati una serie di scenari, ma il "succo" è quello, e
sviluppato in un modo un po' particolare)
ma abbiamo subito desistito: il problema è quello, da un lato, del
riemergere continuo delle architetture di potere (a livello macro e micro)
e, dall'altro, del non riuscire in nessun modo a sfuggire al fatto che "non
puoi uscire dal sistema".
i progetti e i processi citati li stimo moltissimo, li uso come ispirazione,
li pongo ad esempio, generano occasioni continue di discussioni illuminanti.
ma mi generano anche la consapevolezza sulla loro inutilità di base. (e mi
ci metto in mezzo, ovviamente: ciò include anche i nostri sforzi in tal
senso)
tra spettacolo, feticcio, narrazione e coinvolgimento ideologico non
riescono a fare nulla di "nuovo".
semplicemente perchè non escono dal sistema, perchè non si può.
sembra che, ancora, la "rivolta" più potente che si possa fare abbia un
raggio di pochi metri e di pochi istanti, e che riguardi un personale e
sostanziale cambio di approccio al mondo e agli esseri umani.
"1-meter wide, 1-second long revolution"
e che l'atto più rivoluzionario che si possa immaginare sia il condividere i
saperi su come sia avvenuta questa rivoluzione_di_1_metro_di_diametro
"a continuous state of mutual workshop"
my 2 bitcoins
xDxD
On Wed, Oct 12, 2011 at 11:50 AM, Luisa Valeriani
<lvaleriani at fastwebnet.it>wrote:
> Hai ragione, e fai bene, a riflettere sulla coesistenza delle opposizioni!
> Ma non è anche un po' deludente che, comunque la mettiamo, non si riesca a
> uscire dall'avanguardia?... possibile che il massimo dell'intelligenza, del
> mondo e delle cose, che riusciamo ad esercitare, sia ripercorrere sentieri
> interrotti?
> Il discorso è generale, naturalmente, non è né vuole essere in alcun modo
> critica al tuo lavoro, che anzi stimo moltissimo. Però mi resta il tarlo di
> questo non uscire dalla dialettica... Forse il mio è un problema etico, più
> che estetico... Non farci caso... :-)
> lv
>
>
> Il giorno 12/ott/2011, alle ore 10.05, T_Bazz ha scritto:
>
> > Cara Luisa,
> >
> > come sempre hai colto nel segno: mi piace molto l'avanguardia e' morta!
> viva l'avanguardia!
> > ...e riflette il pensiero della coesistenza di opposizioni su cui sto
> riflettendo :)
> >
> > T_Bazz
> >
>
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