[aha] Mario pesce a fore vs Luca Rossi

mariopesceafore a lifegate.it mariopesceafore a lifegate.it
Mer 20 Giu 2012 16:39:29 CEST


Non capisco, all'arte insider viene consentito e giustificato tutto, in
quanto legittimato dall'investimento che tu chiami moderazione e
diplomazia, che l'investimento abbia qualche cosa a che vedere con la
moderazione e la democrazia ho i miei seri dubbi ma tu sei così
integralista da non avere dubbi nonostante tutto quello che sta accadendo
in casa nostra dal punto di vista sociale, economico e culturale, ma in
sostanza a  te che te ne fotte? (consentimi il di pietrismo ma la tua
idiozia merita il piatto politichese bipolare che tanto si adatta alla
nostra cultura italiota), non siamo agli inizi del secolo scorso è vero,
un secolo doro penso si possa dire che la meritocrazia premia chi meglio
porta la borsa del potente senza fiatare sul perché e il per come sia
piena, insomma il merito di eseguire senza fare troppe domande e di
legittimare senza spirito critico dato che in fondo si è a busta paga o si
sogna di esserlo, questo è il criterio che molti artisti oggi accettano
passivamente, lo stesso Luca Vespa, Bruno Rossi, no Luca Rossi.
Dovrei studiare psicologia e sociologia dell'arte, mai smesso di farlo,
solo che sai come vanno le cose, i contenuti sono sempre calibrati
sull'identità di chi li riceve e secondo me la psicologia e la sociologia
dell'arte non hanno proprio un cazzo a che vedere con quello che il
mercato ed i mezzi di comunicazione di messa e di governo ad esso connessi
con merito applicano senza ritegno scaricando pensieri unici dell'arte
omologanti ed omologati su disarmate comunità che si difendono come
possono da culture ed oggetti artistici misteriosi che in fondo rifiutano
nel loro significato sociale, simbolico e culturale, mi dirai che le
comunità sono ignoranti ed allora io ti dico che l'ignorante che dovrebbe
studiare un poco meglio ed il fascistello alla periferia del sistema sei
tu ed a dire il vero già lo penso.
Associ l'idea di bene pubblico al comunismo ed io non dovrei darti
dell'ignorante? Pubblico e privato sono due condizione della ricerca
artistica contemporanea entrambe da tutelare se si ambisce a dare senso
alla parola democrazia ed anche alla parola liberismo che però mi piace un
poco d meno, come canta Lindo Ferretti la libertà è una forma di
disciplina.
Parli di garanzie conquistate con il sangue, quale? Quello degli
imprenditori che quotidianamente si suicidano in Italia? Parli di mediare
senza vendere il culo e non so perché mi vengono in mente Bersani e
Vendola, facile mediare senza vendere il culo proprio e guadagnare sulla
vendita del culo degli altri, troppo facile, ma dalle tue parti si è
capito che i tagli alla cultura ed all'istruzione ed alla ricerca
artistica in Italia sono proprio dettati dalla glorificazione di quel
privato e di quei valori che tanto difendete ed osannate da tempo? Lo vedi
il tuo boomerang colpirti in faccia o pensi di essere sul serio un
fuoriclasse nel lancio di minchiate, facile purché ci credano, io no, non
ci credo e fino a prova contraria disobbedienza e dittatura non sono
proprio la stessa cosa.
Sono antipatico è vero, ma come mi diceva mia mamma da piccolino "chi mi
vuole bene appresso mi segue", ti sembra troppo intima e privata come
citazione? Negri sostiene che la famiglia e l'amore sono le cose da cui
ripartire per una ridistribuzione dei valori e del bene comune e tutto
sommato sono d'accordo con lui,
il tuo tamburello sardo che a differenza tua non è sordo


> Caro pesce fuori, offendere di che e chi? Sei tu che sei sempre molto
> agressivo, forse non te ne accorgi (forse). In quanto al merito, non siamo
> più agli inizi del 900, forse ti sfugge questo particolare. Sei tu che noi
> sai leggere la situazione, che dovresti studiare un po' di psicologia e
> sociologia dell'arte, capire che il mondo è diverso, che esiste il
> pensiero
> debole, che i valori non sono più assoluti, che non c'è tensione morale
> totale, non c'è una tensione escatologica, è finito il comunismo per
> fortuna, e anche il capitalismo non sta affatto bene, ma si rigenera e si
> riaggiusta garantendoci quel minimo di garanzie (conquistate col sangue,
> sia chiaro,. soprattutto grazie all'impegno della sinistra, almeno in
> Europa).
> Tu invece blateri e ti affanni dando l'impressione d'essere un fascistello
> da strapazzo (parlo di inpressione, lo dico per te; so benissimo che non
> lo
> sei, nelle idee, ma forse nei comportamenti un piccolo dittatore sì).
> In quanto a Hirst, Koons, ecc. ma chi ha mai parlato di inventare
> linguaggi? O meglio, ogni artista ha il suo linguaggio, ovvio, e ha
> successo quando lo impone al sistema, basta leggere Angela Vettese,
> essendo
> la risultante di uno sforzo collettivo di un piccolo-grande gruppo di
> potere costituito da galleristi, mercanti, collezionisti, critici,
> pubblico
> e altri artisti. L'artista, non bastano idee e lavoro, deve saper mediare
> senza vendere il culo, fa un lavoro di diplomazia, delicatissimo, ma da
> sempre in Occidente (vedi le vite che so, di Raffaello o di Tiziano), si
> deve creare la legittimazione, anche grazie al meccanismo del "re nudo".
> Qualcuno di influente comincia a gridare che la qualità c'è e gli altri si
> accodano. Non c'è nessun sistema, nessuna congiura (forse nella tua
> testa),
> nessuna cupola che decide, ma diverse chiese, gruppi che cercanop di
> imporre i propri protetti. La domanda è: perchè? Perchè si sceglie Hirst e
> non Pesce fuori? Forse per diverse ragioni, caso, qualità del lavoro,
> favori sessuali (ma senza un minimo di lavoro serve a poco). Non siamo
> nella russia comunista dove si favoleggiava che tutto fosse giusto e
> garantito perchèp scientidficamente calibrato ecc. Qui siamo nella
> giungla,
> nel posto meno democratico del mondo, dove l'artista di successo è il
> tiranno della galleria, arriva ad avere potere assoluto, dove però la
> selezione è feroce e come cantava quello uno su mille ce la fa. Più
> l'artista ha successo più lo cercano e ha spazio, occasioni di mostrare,
> sublimare il suo narcisisimo e il suo ego smisurato (tu ne hai da
> vendere),
> più si mortifica o viene mortificato, più va inm down, finisce
> dimenticato.
> Il paradosso sta qui: che le occasioni in teoriam andrebbero divise
> equamente: 90 % a Hirst, il restante 10 a Pesce fuori, invece non funziona
> così, perchè Hirst se vuole si prende anche il 10. Mica puoi inpedire al
> mondo di invitare lui e non te, no? O vuoi continuare a litigare con tutto
> il mondo?
> ma datti una calmata e pensa a produrre opere che abbiano un senso e a
> risultate meno antipatico. Come diceva Renato Zero, puoi essere bravo
> quanto ti pare, ma se non ci sai fare e non sei simpatico non ti faranno
> mai lavorare. Capitto mia hai, caro il mio tamburello sardo? Umiltà prima
> di tutto, e amore.
> ADV
>
> Il giorno 20 giugno 2012 09:47, <mariopesceafore at lifegate.it> ha scritto:
>
>>
>> Armando è ovvio che mi riferisco ad una condizione e non ad una stanza
>> dei
>> bottoni, il sistema è una rete che lavora per incontrare un gusto
>> diffuso
>> attraverso pochi artisti da "pompare" per qualche anno, oggi il nodo
>> centrale è nelle case d'aste, vuoi forse raccontarmi che Hirst e Koons
>> hanno inventato un linguaggio, rivoluzionato un gusto e fatto
>> riflettere?
>> Mi sa che quello che dovrebbe studiare di più e senza pregiudizi sei tu,
>> senza offesa s'intende, riguardo al mio lavoro che potrebbe deluderti, è
>> un lavoro di rete con altri artisti e molto privato, gestisco la mia
>> automobile come una galleria privata, pago regolarmente il bollo
>> assicurativo e non mi interessa molto quello che succede fuori dal mio
>> mondo, gli artisti che non conosco di persona non li considero se non
>> come
>> effimera informazione che subisco e della quale subisco la riflessione,
>> comunque sia per quelli che sono i miei parametri questo Luca Rossi con
>> me, la mia idea di arte ed il mio passato non ha nulla a che vedere, tu
>> mi
>> chiami leader ma sono l'esatto opposto, il tuo Luca Rossi è un leader,
>> io
>> cerco di non essere un ladrer ma questa è un altra faccenda, intanto ti
>> elimino il problema di interrogarti su cosa stia facendo ora e ti
>> informo
>> direttamente, detto questo ti auguro buon lavoro e ti osservo con lo
>> scetticismo di chi ancora pensa che che in una persona fisica in epoca
>> ipermediale critico, sociologico ed artista transmediale non possano
>> coesistere e cooperare senza filtro, ma in fondo in fondo so già che
>> dirai
>> che sono mosso da frustrazione ed invidia ed allora mi freno io,
>> altrimenti rischio di offenderti:
>>
>> ath # 1
>>
>> Visual artistis : Alessandro Sanna, Peppe Esposito e Donato Arcella.
>>
>> Guests in the gallery furniture:
>> Laura Sanna, journalist for "24 Sardinia".
>>
>> Dario Cosseddu, word activist, poet, philosopher and militant writer.
>>
>>
>> Mimma Ferraraccio, a researcher in art education applied to a social
>> opportunity for better life.
>>
>> Il video:
>> http://youtu.be/ysn7f0IdGUY
>> ----------------------------------------------------
>> -----------------------------------------------------
>>
>> February 12-April 14:
>>
>> Tavor Mobile Art:
>>
>> route No.2
>>
>> Visual artists: Valeria Tola, Lalla Lussu, Marco Lavagetto, Bob
>> Marongiu,
>> Maurizio Cattelan-Pierpaolo Ferrari e Luciano Gerolamo Gerini.
>>
>> Critical contribution by car: Elena Tradori, political activist, Andrea
>> Sitzia, Iglesias small business owner in times of global economic crisis
>> and Marco Fadda, the blacksmith psicoelettronico sound.
>>
>> Il video: http://youtu.be/dwUt3QMXjQY
>>
>>
>> --------------------------------------------------------------------------------------------------------
>>
>>
>> April 15-June 10:
>>
>> Tavor Art Mobil, route n.3: Next station: Obrèscida 02.
>>
>> Visual artistis: Marco Rallo, Michele Guidarini, Domenico Olivero, Luigi
>> Ambrosio, Gianantonio Marino Zago, GEC Art, E IL TOPO, G & g-Lineadarte
>> and Antonello Roggio.
>>
>> Critical contribution by car: the architects George Saba and Gigino
>> Massenti and the raver Ga.Ru!
>>
>> http://youtu.be/5ooEINl3YzI
>>
>>
>> -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
>> Route n.4
>>
>> 17 Giugno - Agosto: Pablo Echaurren, Lele Sgambati, Emilio Rizzo,
>> Mariano
>> Bellarosa, Movimento Oscurantista, Mauro Rescigno, Dario Lanzetta, Luis,
>> Michele Mereu e Chiara Schirru.
>>
>>
>> In automobile l'attivista politico Nicola Calledda, Matteo Murgia e
>> Susanna Sanna dell'Associazione Don Chisciotte.
>>
>> Il video http://youtu.be/f8iPAXOg_4Y
>> ----------------------------------------
>>
>>
>>
>>
>> > Mi colpisce la tua sicumera, mi colpiscono le tue certezze. caro Pesce
>> a
>> > fore, hai proprio l'aria del leader, del leader vincente, ma solo
>> l'aria.
>> > Ma che fai tu nell'arte? Ammetto la mia ignoranza, ma non conosco il
>> tuo
>> > lavoro, nè quello artistico, nè quello critico (parli come un critico
>> e
>> un
>> > sociologo dell'arte). Mi piacerebbe davvero saperne di più, ma temo
>> che
>> > andando a vedere, come a poker, l'aria fuggirebbe da tutti i pori e ti
>> > sgonfieresti alquanto. Stai attento, perchè non ti voglio offendere,
>> ma
>> > aiutare. Ho l'impressione che tutta questa animosità, questa rabbia
>> che
>> > trasuda dalle tue parole e dai tuoi atteggiamenti, almeno per me è
>> > evidente, derivi proprio dalla tua difficoltà di realizzarti come
>> artista,
>> > e che non facendo una serena autocritica, alla fine tu ti illuda che
>> "la
>> > colpa è degli altri", del sistema, mercantile o meno (perchè non
>> dovrebbe
>> > essere mercantile poi?), del Politi cattivo che ti esclude ecc. ecc.
>> > Insomma, come ogni bravo artista frustrato ti restando poche strade:
>> il
>> > gallerista (ma ci vogliono i soldi), il mercante (ancora peggio, ci
>> vuole
>> > pure molta astuzia e un certo coraggio e intraprendenza), il critico.
>> > Ma questo, che mi pare il tuo acidissimo futuro, rischia di essere
>> > avvelenato. Liberati e piantala, o fai la fine di un  Politi senza
>> soldi.
>> > Sarebbe una tragedia soprattutto per noi...
>> > Un'ultima cosa che ho letto con un discreto sbalordimento: ma davvero
>> tu
>> > pensi che il sistema mondiale dell'arte sia stato imposto dall'alto,
>> > costruito da qualche eminenza grigia, qualche potente gallerista
>> alleato
>> a
>> > ricchissimi collezionisti, col compiacimento di critici venduti e di
>> > artisti (chi? Jeff Koons? Hirst? ) che si sono svenduti per vendere?
>> > Se pensi questo, più che ignorante (basterebbe studiare un po',
>> > documentarsi e ragionare), sei acciecato più che dalla rabbia,
>> > dall'invidia.
>> > ADV
>> >
>> > Il giorno 19 giugno 2012 10:53, <mariopesceafore at lifegate.it> ha
>> scritto:
>> >
>> >> Tanto per dire la mia, mi e ci fa piacere essere ricordati quando si
>> è
>> >> davanti a truffe di propaganda artistica finalizzate alla promozione
>> di
>> >> un
>> >> sistema che non frequento da tempo, quello che Pesce a fore
>> promuoveva e
>> >> che continuo a sostenere oggi è che serve un altro sistema dell’arte
>> >> dove
>> >> gli artisti al di fuori di certe logiche mercantili e clientelari
>> >> sappiano
>> >> sostenere e promuovere in autonomia mediatica il loro lavoro e la
>> loro
>> >> ricerca, sempre che siano professionisti ed amatori amanti dell’arte
>> >> seri,
>> >> Politi, Bonito Oliva, quel coglione di Tonelli, Sgarbi, Artribune,
>> Flash
>> >> Art, Exib Art, Equilibrarte e tante ipocrisie del sistema dell’arte
>> che
>> >> piuttosto che lavorare per aprire strade nuove conservano le vecchie
>> >> edificando nei media integrati o performing media li considero
>> >> semplicemente dei cavalli di troia per diffondere e divulgare nuove
>> >> sensibilità e nuove coscienze del fare arte e ricerca artistica,
>> >> recuperando il ruolo ed il legame simbolico tra l’artista e la
>> propria
>> >> comunità senza filtro alcuno.
>> >> Chiedo quindi una cortesia, non accostatemi/accostateci a cialtroni
>> in
>> >> cerca di visibilità incapaci d’andare oltre il gossip ed il
>> pettegolezzo
>> >> (non sanno neanche cosa sia l’ironia o lo sberleffo), questo Luca
>> Rossi
>> >> è
>> >> funzionale a tutto ciò che finge di attaccare e con lui non ho niente
>> in
>> >> comune, Lavagetto è Lo Coco sono artisti che sento affini e vicini,
>> >> questo
>> >> Rossi sembra un mio clone creato a tavolino per alimentare polemiche
>> e
>> >> critiche su argomenti che giustamente oggi non interessano più
>> nessuno e
>> >> che non affronto più, tengono in vita un sistema già morto che è
>> giusto
>> >> che naufraghi da solo, per concludere, dove sono le sue diffide e
>> >> querele
>> >> visto che si da arie da personaggio scomodo e disfunzionale? Un
>> bluff,
>> >> uno
>> >> che prova piacere anale con l’orifizio che hanno sfondato agli altri,
>> >> una
>> >> storia che non vale la pena di scrivere e che scritta su Artribune
>> >> attesta
>> >> la pochezza di questa testata che non a caso è gestita dalle stesse
>> >> persone che mi hanno diffidato ed allontanato da Exibart nel 2004,
>> carta
>> >> igienica vera anche se digitale, con la quale non ci si può neanche
>> >> pulire
>> >> il sedere, ma va bene in fondo per quello c’è toilet paper di un
>> altro
>> >> noto bombarolo della storia italica dell’arte supina, ma per piacere,
>> >> per
>> >> piacere…
>> >>
>> >> Domenico Mimmo Di Caterino/Mario Pesce a fore
>> >>
>> >>
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