[aha] Alla Torre Galfa di Milan apre MACAO, il nuovo centro per le arti di Milano

simona barbagallo sbarbagallo1 a gmail.com
Dom 6 Maggio 2012 18:04:42 CEST


fialmente aspettavo ulteriori nuove notizie. non edo l'ora di passare da
Milan e vedere tutto. UNA SUPER SPERANZA E UN GRANE IN BOCCA AL LUPO!!!
s.


Il giorno 06 maggio 2012 15:54, massimo cittadini <
massimodelcontrasto a gmail.com> ha scritto:

> mi associo agli augurissimi, spero di poterci fare un salto presto
> m
>
>
> 2012/5/6 lo|bo <lo_bo a autistici.org>
>
>> visto che non è ancora passato in lista lo mando io, progetto
>> ambizioso... mi auguro che vada benissimo, un grande in bocca al lupo...
>>
>> ------------------------------**---------------------
>>
>> Alla Torre Galfa di Milan apre MACAO, il nuovo centro per le arti di
>> Milano
>>
>> È con piacere che dichiariamo aperto MACAO, il nuovo centro per le arti
>> di Milano, un grande esperimento di costruzione dal basso di uno spazio
>> dove produrre arte e cultura. Un luogo in cui gli artisti e i cittadini
>> possono riunirsi per inventare un nuovo sistema di regole per una gestione
>> condivisa e partecipata che, in totale autonomia, ridefinisca tempi e
>> priorità del proprio lavoro e sperimenti nuovi linguaggi comuni. Siamo
>> artisti, curatori, critici, guardia sala, grafici, performer, attori,
>> danzatori, musicisti, scrittori, giornalisti, insegnanti d’arte,
>> ricercatori, studenti, tutti coloro che operano nel mondo dell’arte e della
>> cultura.
>> Da un anno ci stiamo mobilitando, riunendoci in assemblee dove discutere
>> della nostra situazione di lavoratori precari nell’ambito della produzione
>> artistica, dello spettacolo, dei media, dell’industria dell’entertainment,
>> dei festival e della cosiddetta economia dell’evento. A questa logica per
>> cui la cultura è sempre più condannata ad essere servile e funzionale ai
>> meccanismi di finanziarizzazione, noi proponiamo un’idea di cultura come
>> soggetto attivo di trasformazione sociale, attraverso la messa al servizio
>> delle nostre competenze, per la costruzione del comune. Rappresentiamo una
>> fetta consistente della forza lavoro di questa città che per sua vocazione
>> è da sempre un avamposto economico del terziario avanzato. Siamo quella
>> moltitudine di lavoratori delle industrie creative che troppo spesso deve
>> sottostare a condizioni umilianti di accesso al reddito, senza tutela,
>> senza alcuna copertura in termini di welfare e senza essere nemmeno
>> considerati interlocutori validi per l’attuale riforma del lavoro, tutta
>> concentrata sullo strumentale dibattito intorno all’articolo 18. Siamo nati
>> precari, siamo il cuore pulsante dell’economia del futuro, e non intendiamo
>> continuare ad assecondare meccanismi di mancata redistribuzione e di
>> sfruttamento. Apriamo MACAO perché la cultura si riprenda con forza un
>> pezzo di Milano, in risposta a una storia che troppo spesso ha visto la
>> città devastata per mano di professionisti di appalti pubblici, di
>> spregiudicate concessioni edilizie, in una logica neo liberista che da
>> sempre ha umiliato noi abitanti perseguendo un unico obiettivo: fare il
>> profitto di pochi per escludere i molti. Oggi vogliamo restituire alla
>> cittadinanza questo grattacielo, simbolo di quel sogno economico capitanato
>> da grossi gruppi finanziari e tutt’ora nelle mani di uno dei più
>> arricchiti e collusi burattinai della speculazione edilizia milanese.
>> Dalla primavera scorsa molti cittadini, artisti e operatori culturali
>> hanno dato vita a esperienze inedite, attraverso pratiche di occupazione di
>> spazi dismessi dal pubblico e dal privato, esperienze che stanno
>> dimostrando di poter durare nel tempo occupandosi di cultura, territori,
>> lavoro, nuove forme di economia e nuove forme di espressione
>> dell’intelligenza collettiva.
>> Crediamo che la produzione artistica vada del tutto ripensata: dobbiamo
>> prenderci questo tempo e questo diritto in modo serio e radicale,
>> occupandoci direttamente di ciò che è nostro. Macao è questo, uno spazio
>> di tutti, che deve diventare un laboratorio attivo in cui sono invitati i
>> lavoratori dell’arte, dello spettacolo, della cultura, della formazione e
>> dell’informazione. Qui artisti, intellettuali, esperiti del diritto, della
>> legge e della costituzione, attivisti, scrittori, film maker, filosofi,
>> economisti, architetti
>> e urbanisti, abitanti del quartiere e della città, devono prendersi il
>> tempo necessario per costruire una dimensione sociale, comune e cooperante.
>> Abbiamo un sacco di lavoro da fare, dobbiamo trasformare queste parole in
>> pratiche reali sempre più efficaci e costituenti di modelli alternativi a
>> quelli in cui viviamo, e tutto dipende da noi. Occorre non dare per
>> scontato nulla producendo inchieste competenti, dibattiti, analisi e
>> momenti di confronto riguardo tutti
>> i territori che producono disuguaglianze ed espropriazione di valore, non
>> tralasciando le nuove forme con cui l’ideologia capitalista si sta
>> travestendo. Occorre avere gioia e umorismo per trasformare questo impegno
>> in un momento umano, collettivo e liberato. Occorre aver cura di questo
>> spazio perché possa essere adatto a ospitare tutti. Occorre che
>> in questo spazio l’arte e la comunicazione smettano di essere attività
>> fini a se stesse, ma esplodano e trovino le loro motivazioni all’interno di
>> questa lotta, costruendo nuovi immaginari ed esplicitando quale mondo
>> vediamo. Viva Macao e buon lavoro a tutti.
>> Siamo una rete di soggetti che stanno operando fianco a fianco
>> all’interno di questa lotta: Lavoratori dell’arte, Cinema Palazzo di Roma,
>> Teatro Valle Occupato di Roma, Sale Docks di Venezia, Teatro Coppola di
>> Catania, Asilo della Creatività e della Conoscenza di Napoli, Teatro
>> Garibaldi Aperto di Palermo.
>>
>> http://www.lavoratoridellarte.**org/index.php?option=com_**
>> content&view=article&id=91:**comunicato-macao&catid=12:**
>> comunicati-stampa&Itemid=107<http://www.lavoratoridellarte.org/index.php?option=com_content&view=article&id=91:comunicato-macao&catid=12:comunicati-stampa&Itemid=107>
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Simona
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