[aha] mostra PolisGraphics. Nuove arti applicate “impegnate”

Tommaso Tozzi t.tozzi a ecn.org
Sab 7 Ott 2017 12:56:36 CEST


comunicato stampa

/PolisGraphics/

Nuove arti applicate “impegnate”

nella Galleria Sottana del MIAAO

11-31 ottobre 2017



Il titolo della mostra /PolisGraphics /è una dichiarazione di intenti: 
si vogliono infatti documentare alcuni lavori realizzati a partire dagli 
inizi del XXI secolo da ventisette grafici, artisti, artieri, 
illustratori, architetti, designer italiani di varie generazioni sul 
tema della /polis/intesa nell’ accezione ampia del termine: città, 
comunità, democrazia, autonomia, e come radice etimologica del termine 
politica. /Politique d’abord/e /Art without Boundaries/quindi, citando 
l’intestazione del seminale libro di Gerard Woods, Philip Thompson e 
John Williams (Thames and Hudson, 1972).

/PolisGraphics/però non è un’esposizione nostalgica di situazioni 
storiche precedenti di /art engagé/, e un po’ /dépassé/. È un florilegio 
più spregiudicato, irriverente e attuale, che vuole contraddire il luogo 
comune per cui oggi latiterebbe l’opposizione, soprattutto giovanile. Le 
installazioni e gli artefatti esposti, quasi tutti autoprodotti, sono 
espressioni di un pensiero eccentrico, davvero “laterale”. A esempio la 
coppia, formatasi per l’occasione, composta da *Mauro Bubbico e Mario 
Cresci*, invita a considerare “la tradizione come rivoluzione”, in una 
lettura diversa, persino “avanguardista” della cultura popolare, e del 
Sud come terra eletta per un nuovo tipo di progettazione, anche 
esistenziale. *Claudio Calia *invece celebra il Nord come terreno di 
coltura di nuove forme di contestazione, pratica e teorica, illustrando 
a fumetti le lotte contro la TAV, le ultime riflessioni di un “buon 
maestro” come Toni Negri e tracciando, a livello nazionale, una mappa 
dei centri sociali presentata da *Zerocalcare*. Accuse alla 
mercificazione dell’arte e del design sono avanzate da *Ugo La 
Pietra*che rende omaggio all’ Ezra Pound di /Contro l’Usura/e, in più 
“comiche” modalità, da *Undesign*. *Tommaso Tozzi*, tra i promotori 
delle culture cyberpunk in Italia, difensore dei diritti digitali, 
creatore di centri sociali virtuali, propone un quadro sinottico di suoi 
lavori riuniti sotto il titolo emblematico /Hacker Art/. Un trio 
formatosi per l’occasione, composto da *Marco Calabrese, Alessandro 
Scali*,*Mauro Gottardo*illustra prove di passaggio dal digitale 
all’analogico e al “pensiero manuale”, attraverso un apparecchio 
steampunk come il /Giphoscope /creato e fabbricato dai primi due e gli 
stupefacenti disegni a penna a sfera di Gottardo: per loro la /polis/è 
quella sovrappopolata e degradata, così come si è configurata dagli anni 
’60, ed è destinata a essere occupata da nuove comunità di mosche, 
piccioni e topi. E ancora *Mary Tremonte*, attivista lesbica discepola 
della studiosa femminista Silvia Federici, turba e delizia con le sue 
risografie e serigrafie per /Queer Scouts/; *Franco Ferrero*ironizza su 
certo immaginario maschile e *Andrea Vecera*denuncia vere violenze sulle 
donne. Quattro autori rialzano bandiere: in quella rossa di *Leandro 
Agostini *della falce e del martello restano solo i manici, e l’inno 
diventa /Avanti pop/; nella stampa lenticolare di *Jorrit Tornquist*la 
vista del nostro stellone è turbata da un’ambigua percezione di emblemi 
rosso-neri; negli stendardi di *Nicolò Tomaini *e *Andrea Mariscotti *i 
simboli dei “nuovi regimi” social del web interferiscono con quelli 
totalitari di un tempo, del comunismo e del nazismo. Una simile 
direzione di ricerca è imboccata anche da *Massimiliano Zoggia*con un 
assemblage “omografico”. La FIAT poi, in una esposizione di questa 
natura allestita a Torino, non poteva mancare: così *Mario 
Benvenuto*celebra la vecchia cosiddetta Officina Stella Rossa nella 
quale erano concentrati i “sovversivi”, mentre i *Diversi 
Associati*ridisegnano la pianta, e indicano una futura e insieme antica 
destinazione a parco di Mirafiori. Di altri artieri si affiggeranno 
manifesti per partiti d’invenzione e polemici verso le politiche urbane 
e culturali correnti con i loro slogan, a partire dal non identificato 
*“Banksy di Torino”*che tra gli altri ha preso di mira la Sindaca 
Appendino con /Pugn e mes/, d’après Armando Testa; *Sergio Cascavilla 
*con /Né a destra né a sinistra ma con i vincitori/; *Guerrilla Spam 
*con /Shit art fair/, dedicato alla fiera Artissima e a Maurizio 
Cattelan; ed *Elio Varuna *con /Per il ritorno delle barriere 
estetiche/. Ecco, il rischio è forse, rinviando al Giorgio Bárberi 
Squarotti di /Poesia e ideologia borghese/(Liguori 1976), di confondere 
l’ingiustizia economica e sociale con l’insufficienza estetica e 
progettuale del mondo. Ma per i curatori della mostra, e per molti 
invitati più “disciplinati” principiando dalla giovane talentuosa 
*Silvia Virgillo*, dal rigoroso, architetturale artista e designer in 
bianconero *Marcello Morandini *e dal policromo, sofisticato “artiste 
décorateur”*Alessandro Moreschini*,**si può teoricamente sostenere, in 
un ludo verbale maccheronico, che /estetica etica est/.

La mostra /PolisGraphics/è stata concepita eorganizzata nel contesto del 
programma culturale collaterale ai Torino Graphic Days, di Torino Design 
of the City, settimana di incontri, esposizioni e workshop dedicati al 
designe all’assemblea della World Design Organisation (WDO)™.

/Artieri di tutto il mondo unitevi!/




Scheda di Mostra

/PolisGraphics. Nuove arti applicate “impegnate”/

Curatela: Enzo Biffi Gentili con Michele Bortolami, Tommaso Delmastro

e Lorenza Bessone per il Seminario Superiore di Arti Applicate/MIAAO

della Congregazione dell’Oratorio di Torino

con un apporto critico di Carlo Branzaglia

Sede: Galleria Sottana del MIAAO Museo Internazionale delle Arti 
Applicate Oggi

via Maria Vittoria 5. 10123 Torino Italia

Periodo di svolgimento: dal mercoledì 11 al martedì 31 ottobre 2017

Inaugurazione: mercoledì 11 ottobre ore 18. Finissage: martedì 31 
ottobre, Halloween.

Giorni di apertura: dal martedì alla domenica, lunedì chiuso. Ore 15-20

INGRESSO LIBERO

Info: T +39 (0)11 561 11 61(ore 9-13) M miaao.museo at gmail.com 
<mailto:miaao.museo at gmail.com>S https://miaao.jimdo.com/

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