<p>
<font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1"><font face="Verdana">ACCADEMIA DI
POLIZIA!!</font></font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Il S.A.L.E. è
stato sgomberato!</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Sabato 17 novembre il
S.A.L.E. è stato sgomberato con un'azione congiunta della
polizia municipale e del reparto mobile di Venezia.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Il S.A.L.E. si trovava
temporaneamente ospitato all'interno dell ex magazzino del sale n.3.
a Venezia, spazio di proprietà del comune, ma assegnato
all'Accademia di Belle Arti.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Proprio l'Accademia ha
deciso di rivolgersi alla magistratura per rientrare in possesso
degli spazi. spazi non occupati, ma utilizzati dal S.A.L.E. in
accordo con il Comune di Venezia e, in un primo tempo, con la stessa
istituzione universitaria.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">"Mafiosi,
inaffidabili, sleali" sono solo alcuni degli epiteti con cui
l'Accademia ha bollato il SALE, formule sopra le righe che non fanno
altro che palesare la vuotezza di queste accuse il cui unico vero
risultato è quello di ostacolare il percorso di trattative
vitale per il destino del S.A.L.E.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1"><br>
</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">COMUNICATO DEL S.A.L.E.
DOPO LO SGOMBERO.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1"><br>
</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Ci risulta difficile
digerire l'etichetta di occupanti a cui soggetti diversi ricorrono,
di volta in volta, nel tentativo di ostacolare il progetto S.A.L.E.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">L'ultimo attacco
gravissimo viene direttamente dall'Academia di Belle Arti la quale ci
accusa di aver sostituito la serratura del magazzino n.3.
</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Falso, non avevamo
bisogno di sostitire alcunchè visto che la nostra presenza
all'interno di quello stabile non era il frutto di un'azione
illegale, ma si inseriva all'interno di un percorso auspicato dal
Comune di Venezia e concordato con l'Accademia stessa, per
l'assegnazione temporanea dello spazio del magazzino n.2. Inoltre la
gestione del magazzino da parte dell'Accademia si è rivelata
in questi mesi talmente superficiale e approssimativa che viene da
chiedersi con quali chiavi abbiano cercato di entrare.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">L'Accademia (come
appariva fino a pochi giorni fa) poteva decidere di stare all'interno
di questo percorso che, ricordiamolo, si fonda su di un progetto
annuale di mostre, seminari e workshop regolarmente presentato dal
gruppo S.A.L.E., oppure poteva decidere di creare ostacoli
pretestuosi affinchè la situazione degenaresse.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Il fatto gravissimo è
che un'istituzione universitaria come l'Accademia decida di
affrontare i temi posti dal nostro progetto culturale attraverso il
ricorso alla magistratura e alla forza pubblica.
</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Entriamo nel dettaglio
e vediamo solo una delle condizioni che l'Accademia ci poneva per
l'utilizzo temporaneo del capannone loro assegnato.
</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Il direttore Montanaro
ed il presidente Benzoni vincolavano la prosecuzione del dialogo al
divieto imposto al S.A.L.E. di organizzare qualsiasi tipo di evento
espositivo all'interno del magazzino n.3. Difficile poter accettare
tale ingiunzione per un gruppo che fa delle arti visive una delle
colonne portanti del proprio disegno. Difficile anche pensare che il
soggetto che pone tale condizione sia realmente interessato ad una
collaborazione. Pare piuttosto che la loro priorità fosse
quella di recuperare il monopolio di uno spazio di cui, è bene
ricordarlo, ignoravano di aver ottenuto la concessione d'uso
ufficiale fino al momento in cui non ne abbiamo proposto l'utilizzo.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Infine sottolineiamo
due aspetti.</font></p>
<ol><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1"> <li><p>La nostra presenza
all'interno del magazzino numero tre era temporanea, non avevamo in
mente di rubare spazi all'Accademia. Anzi, ad ottobre avevamo già
fornito a studenti di quell'istituzione la possibilità di
esporre (differentemente dalla loro scuola) e avremmo reiterato
questa possibilità a partire dal primo dicembre con Open#0,
mostra collettiva aperta a tutti i giovani artisti del territotio e
non.</p>
</li><li><p>Non siamo, né
ci interessa essere, una birreria, una discoteca. Riteniamo che i
momenti di socialità proposti dal S.A.L.E. non siano in
contraddizione con lo spirito culturale del progetto, ma che siano
una necessità per mantenre vivo lo spazio. Né giovedì
né venerdì sera si sono svolte attività
musicali fino a tarda notte.</p>
</li></font></ol>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Ribadiamo l'esitenza di
un programma di iniziative artistiche e culturali che abbiamo già
depositato in comune e in Accademia. Chiunque sia interessato a
prenderne visione, può rivolgersi a noi direttamente e verrà
fornita una copia.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Molte sono le
iniziative a cui già abbiamo dato vita, ne citiamo alcune:
Lost in Production: mostra di arti visive e street art con annessi
dibattiti, conferenza di Jimmie Durham, artista statunitense,
seminario di Uninomade su arte e dispositivi di controllo.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Infine, durante le
ultime giornate incriminate, quelle in cui, secondo l'Accademia,
avremmo violato presunti patti, anora in via di definizione, gli
spazi del S.A.L.E. hanno visto l'inizio di un workshop di grafica a
cura di !ZA!Revue e la presentazione del romanzo Cosa Cambia, di
Roberto Ferrucci.</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1"><br>
</font></p>
<p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">S.A.L.E.</font></p><p><font style="font-size: 9pt;" color="#000000" face="Verdana" size="1">Links:<br>
</font></p>Zazzettino: Magazzini del sale sotto sgombero!!<br>http://www.zarevue.org/venice/uploads/Main/HomePage/zazzettino_large.jpg<br>Sale Docks:<br>http://sale-docks.org<br>Za!Revue<br>http://www.zarevue.org<br><br><BR>
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