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<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Talvolta la seguono, altre volte
la ignorano completamente. In ogni caso, la pornografia non scandalizza
più, né fa arrossire o parlare i teenagers. Semplicemente, ci sono abituati,
poichè, come sostiene l'autore di uno studio di imminente pubblicazione, Jason
Carroll, sono nati nell'era del "pocket porno", vale a dire del porno tascabile
che circola su internet e sui telefonini, il porno a portata di mano (come nel
caso di ) che quasi finisce per annoiare e che è diventato, a detta dei
ragazzini, «un modo come tanti di esprimere la sessualità». </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><?xml:namespace prefix = o ns =
"urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Un modo di vederla molto diverso
dalla generazione precedente, che invece giudica la pornografia come
inopportuna: solo il 37% dei padri e il 20% delle madri è infatti d'accordo con
il punto di vista dei figli. Jeffrey Arnett, direttore del Journal of Adolescent
Research, spiega la percezione giovanile considerando il ruolo svolto negli
ultimi dieci anni da Internet, che ha fatto circolare con maggior disinvoltura
contenuti e immagini hard che prima venivano diffusi solo in circuiti
particolari. <o:p></o:p></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> <o:p></o:p></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Le differenze di genere però
esistono sempre e la pornografia conferma una matrice essenzialmente machista,
come conferma l'autore della ricerca, specializzato in scienze sociali alla
Brigham Young University. Secondo lo studio realizzato, su 813 studenti di
college appartenenti a sei scuole differenti americane, i maschi continuano
a visitare siti hard e ad accedere spesso e volentieri a materiali porno, mentre
le femmine sono meno interessate all'argomento. L'86% dei ragazzi ha avuto
accesso durante lo scorso anno a materiali pornografici e uno su cinque lo fa
circa tutti i giorni. Solo il 31% delle ragazze, per contro, si è soffermata su
immagini, riviste o siti hard, e un rosicchiato 3,2%lo fa settimanalmente o
quotidianamente. </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt">C'è+ da dire però che se le donne
risultano essere in minoranza fruitrici, sono indubbiamente in grande
maggioranza le protagoniste dei contenuti hard, che sono perlopiù prodotti da
maschi e rivolti perlopiù ad un pubblico maschile.</P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Lo studio evidenzia un
cambiamento di percezione quando l'adolescente ha una relazione stabile e
importante: in questo caso il livello di tolleranza verso i comportamenti del
partner nei confronti del porno scende inesorabilmente. <o:p></o:p></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> <o:p></o:p></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Non mancano nell'analisi di Jason
Carroll alcune raccomandazioni quasi paterne: i ragazzi devono stare attenti a
non esagerare, poiché è frequente che gli utenti che consumano porno abbiano
comportamenti più border line nella vita e rischiosi per la salute, come
l'elevata promiscuità sessuale e l'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. E
poi ci sono gli incontri pericolosi, specie sul web. E gli adolescenti, si sa,
pur se smaliziati e disincantati, sono ancora piccoli e vulnerabili rispetto
alle insidie del mondo adulto. Anche se non lo sembrano.</P></DIV></BODY></HTML>