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<P><FONT face=Arial size=2>(segnalato da Geert Lovink su Nettime)</FONT></P>
<P><FONT face=Arial size=2>Secondo uno studio della Graz University, Austria, a
cura di un team guidato dal Prof. Hermann Maurer, a capo dell'Institute for
Information Systems and Computer Media, Google, il più grande e più popolare
motore di ricerca su Internet, rappresenta un grave pericolo: si
starebbe trasformando in una sorta di Grande Fratello orwelliano creando degli
inaccettabili monopoli in molte aree del web.<BR><BR>Secondo lo studio, su
Internet sono condotte circa 61 miliardi di ricerche al mese. Negli USA, il 57%
sono effettuate tramite Google, mentre fino al 95% di utenti Internet usa Google
solo ogni tanto. Non è tanto questa posizione dominante di Google nel campo
delle ricerche a spaventare Maurer e colleghi, quanto i molti altri servizi
offerti da Google. "Google sta invadendo massicciamente la privacy", dice lo
studio, sottolineando come la compagnia sia in grado, più di ogni altra
organizzazione net-based, di ricavare un'elevata mole di informazioni - con
applicazioni di "data mining" come Google Earth o Gmail connesse al suo motore
di ricerca - in assenza di misure sulla protezione dei dati. </FONT></P>
<P><FONT face=Arial size=2>Potenzialmente, il motore di ricerca di Google
potrebbe essere usato come la più grande agenzia investigativa del mondo. Questo
potere, inevitabilmente, influenza l'economia, nel modo in cui le pubblicità e i
documenti vengono collegati. "Più una compagnia paga, più sarà visibile", dice
lo studio. Da qui nasce un grave conflitto di interessi e il pericolo di una
"distorsione" della realtà operata da Google per favorire i suoi maggiori
investitori. "Google è diventato la principale inerfaccia con la realtà", dicono
gli autori dello studio. Analizzando poi le possibili convergenze tra Google e
Wikipedia, fanno notare che le statistiche mostrano come selezionando
casualmente voci Wiki, queste risultino molto più presenti su Google che non su
altri motori di ricerca. </FONT></P>
<P><FONT face=Arial size=2>"L'obiettivo di Google è di conoscere tutto il
conoscibile", conclude la ricerca, "non può essere accettabile che una compagnia
privata abbia così tanto potere". Intervenire per cercare di limitare questo
potere, attualmente, non è possibile, perché la compagnia è diventata troppo
forte. L' "effetto Google", suggeriscono i ricercatori austriaci, può essere
minimizzato mediante l'introduzione di motori di ricerca "special-purpose",
specializzati in determinate aree.</FONT></P>
<P><FONT face=Arial size=2></FONT> </P></DIV></BODY></HTML>