<table cellspacing='0' cellpadding='0' border='0' ><tr><td style='font: inherit;'><P><BR>Intervengo perché sembra che tutti sia entusiasti per il thread :-D . “Si fanno discorsi seri”. Però mi sembra di non capire bene l’argomento della discussione. A rischio di sembrare ingenua ma ci sono dei dubbi che mi hanno spinta ad intervenire. Parto da una delle ultime affermazioni:</P>
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<P>>il mezzo non è chiaro > il messaggio non arriva</P>
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<P>il primo dubbio è : qual è effettivamente il messaggio che dovrebbe arrivare? Qual è il mezzo? Certo una risposta c’è stata, anzi è stato il motivo per cui è nata la discussione. È arte? È attivismo? Qual è l’obiettivo? Tutte queste questioni apro tanti problemi, che magari sono anche un po’ vecchi e che è inutile sollevare, ma è con definizioni vecchie che si risponde senza che però le risposte abbiano alcun collegamento con la loro vecchiaia (non lo dico con un senso dispregiativo, ho un profondo rispetto per la vecchiaia, a volte). L’arte sta nelle relazioni che essa mette in atto, ma questa definizione prevede che non ci sia un confine tra arte, attivismo o qualsiasi attività che possa definirsi politica. Non perché non c’è amore per l’arte ma perché essa assume un significato che mi sembra si abbastanza condiviso in questa lista, almeno fatte dovute eccezioni da rotocalco :-D. Naturalmente il problema della definizione
di un confine nasce quando si cerca di valutare la validità delle relazioni che essa attiva, ma se da un lato la nascita di questa discussione può essere considerata una conversazione d’elitè, dall’altro stabilire quale sia il livello di consapevolezza dell’opera d’arte o quali siano le relazioni o reazioni valide porta all’individuazione di un'altra elitè. Come se si decidesse quali siano le riflessioni interessanti e quali no.</P>
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<P>Il mio discorso non aiuta critici e teorici, ma posso solo dirvi (sempre che interessi) la mia opinione su questa azione artistica. È stato detto che uno dei possibili obiettivi fosse quello di far riflettere su “perché ritengo credibile che il PD ricorra alla spam a scopi di propaganda?”. Qui ci sono altri due problemi di cui uno è noioso e ha anni di storia della filosofia sulla questione dell’intenzione dell’artista, quindi direi di passare. L’altro invece riguarda il fatto che se una intenzione così consapevole ci sia stata, sarebbe davvero presuntuoso pensare di poter portare gli altri a riflettere, forse sarebbe più contenuto dire che l’azione in se è una riflessione. Sono solo giochi di parole in fondo, passiamo al mio secondo dubbio. </P>
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<P>Il mio secondo dubbio è: “perché dovrei riflettere su questa cosa?”. non mi è capitato di ricevere nessuna delle email, ma se mi fosse anche capitato non me ne sarei accorta. Penso che sia del tutto plausibile che il Pd utilizzi lo spam e il fatto che io lo pensi non mi crea sconcerto. Del resto due anni fa il radicali hanno fatto scuola, e anche altri partiti non hanno disdegnato la cosa. Ci troviamo in una situazione politica in cui il potere politico è oscenamente pubblicitario. Mi sembra anche strano che chi ha fatto attività politica in anni in cui questa cosa era una analisi nuova adesso ritenga che Veltroni si adegui, in realtà è da tempo che è così, nessuno fa differenza, e Berlusconi non ne è l’iniziatore. Siccome ultimamente mi sto alfabetizzando su Baudrillard vi faccio una citazione vecchia : </P>
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<P>”la lotta sociale si è spostata dal nemico di classe tradizionale esterno, padroni e capitale, al vero nemico di classe interno, la istanza rappresentativa della classe: partito o sindacato. […] Partiti e sindacati alienano il potere sociale degli sfruttati e hanno il monopolio della rappresentanza.[…] Ma questo progresso si paga con una minore chiarezza, una minore risoluzione, una regressione apparente, l’assenza di continuità, di logica, di obiettivi, ecc. è che tutto diventa incerto, tutto resiste quando si tratta di affrontare la propria istanza repressiva, di cacciare il sindacato, il delegato, il responsabile, il portavoce della propria testa. Ma questo indica che è stato toccato il fondo del problema: i sindacati e i partiti sono morti, gli resta di morire.” Era il 76… </P>
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<P>Mi domando qual è la mia reazione di fronte ad un quadro in cui c’è disegnata una pipa e sotto c’è scritto “Questa non è una pipa”… conoscendo l’esperienza di Magritte questo ready made potrebbe creare in me delle riflessioni ma poco interessanti. In modo analogo, che riflessioni posso ricavare da un sito che mi racconta semplicemente l’evidente oscenità della propaganda politica? Se guardo a questo sito e alle email tipo che ci sono, però, non penso che questo sia quello che mi racconta. Le frasi sgrammaticate, l’estetica poco curata, e non compatibile con outlook( che è più un pregio che altro :-D ), mi fa sentire come se io fossi di fronte ad un quadro in cui c’è sempre disegnata una pipa ma sotto c’è scritto “Questa è una pipa”. Il sito è evidentemente una inganno della percezione e non si preoccupa di nasconderlo in nessun modo. Non è necessaria grande conoscenza di internet, si propone di illudere chi lo
legge senza nascondere questa illusione, la differenza sta in chi lo vede… :-D </P>
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<P>Il terzo dubbio è : quale è l’obiettivo che ha raggiunto che ne fa per me un opera d’arte? Per me sono stati questa discussione ma </P>
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<P>SOPRATTUTTO IL FATTO CHE ABBIA FATTO PERDERE VOTI AL PD. </P>
<P><BR>Potrebbe sembrare provocatorio ma questo crea in me molti contrasti soprattutto perché siamo vicini al voto. Forse è anche questo uno dei motivi per cui intervengo. I discorsi sulla par conditio e sulle email di spiegazione mi hanno fatto dedurre che ci siano in questa lista alcuni moderati. Per quello che mi riguarda ho il cuore diviso. Mi consola cullarmi nell’illusione della possibilità di una rappresentanza, e che io possa scegliere qualcuno che possa davvero cambiare qualcosa, ma allo stesso tempo sono consapevole di dovermi liberare di queste false consolazioni che celano la realtà delle cose. Nel mio caso è un grande opera d’arte perché mi crea un grande conflitto. Questo non significa che la mia sensazione possa essere generalizzata. Però ho notato che ha creato un conflitto simile anche in lista perché, alcuni hanno dichiarato pubblicamente la loro reazione politica, altri hanno celato quella speranza dietro un politically
correct che mi sembra fuori tempo. <BR>Facendo della “letteratura comparata”, non so se alcuni hanno avuto occasione di sfogliare il best seller che è stato il libro di Tremonti, il libro si chiama “la paura e la speranza” nella prima parte del libro, “la paura”, fa una analisi che non è molto diversa da quella di Baudrillard ne “Lo scambio simbolico e la morte”, quando B. parla della morte. Tremonti da una lezione su come la filosofia possa essere ridotta a propaganda pubblicitaria. Ma invece di proporre uno scambio simbolico, l’autore nella seconda parte propone la sua speranza. La mia sensazione di fondo è che nel thread ci fosse qualcosa di simile a quella speranza, non nel senso del recupero delle tradizione, ma nel senso dell’affidarsi alla capacità di rappresentanza di un partito o nel credere nel meccanismo di attuale rappresentanza democratica. Il sito di cui parliamo forse fa una operazione in modo ingenuo, ma in quella
ingenuità intravista c’è tutta la sua spietata azione artistica. Ottenere un danno per un partito qualsiasi esso sia, ma di più forse per quello che adesso crea una speranza in un orientamento politico che quella speranza avrebbe dovuto già elaborarla in altro, in una liberazione totale. Magari il fatto che abbia fatto perdere voti a Veltroni mi fa stare meglio, e non lo dico per una preferenza politica, ma perché mi ha risvegliato. Scusate l’eccessiva sparata politica ma mi sembrava che ci fosse nel thread e mi dispiace se sono stata troppo diretta.</P>
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<P>Ps: le mie proposte di voto ahaha: 1) “la sinistra critica” che merita un premio speciale in qualche concorso d’arte per la frase surreale :”perché noi crediamo in uno stato realmente (sottolineo realmente) anti-capitalista”…è la frase pubblicitaria dell’anno…attendo reazioni dai vetero marxisti.<BR>2) un progetto lungo ma risolutivo… votare Casini…poi votare si al referendum sul nucleare, aspettare un quindicina d’anni e avviare un programma di attentati nucleari che non dovrebbe essere difficili visto la gestione dei rifiuti in Italia :-D :-D :-D :-D (senza offesa per nessuno). </P>
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<P>CAVOLO QUANTO HO SCRITTO...AH...SCUSATE...ULTIME COSE...<BR>SMETTIAMOLA CON LA STORIA DELLA APATIA DELLA LISTA. E PAGLIARINI AVRAI MAI IL TEMPO DI CONPLETARE UN thread? La prossima opera d'arte che mi sono riproposta è quella di insultare di infermità mentale e demenza chiunque dichiari morto qualcosa, naturalmente può sembrare non avere senso dopo la mia citazione di Boudrillard ma lui è morto davvero, mentre io continuo a vivere e in questo continuo presente, </P>
<P>A MORTE LA MORTE.</P>
<P> </P>
<P>lo</P></td></tr></table><br>
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Inviato da <a
href="http://us.rd.yahoo.com/mailuk/taglines/isp/control/*http://us.rd.yahoo.com/evt=52437/*http://it.docs.yahoo.com/mail/overview/index.html" target=_blank>Yahoo! Mail</a>.
<br>
La casella di posta intelligente.