<div dir="ltr">essendo un campione diceva che non c'era bisogno di impararlo bastava bere una birra e correre dietro al pallone, inoltre diceva che l'allenatore è un tizio che serviva a tenerli allegri durante i pranzi...<br>
<br>un grande di nome e di fatto<br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 15 agosto 2008 22.59, franca.formenti3 <span dir="ltr"><<a href="mailto:franca.formenti3@libero.it">franca.formenti3@libero.it</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">perdona la mia ignoranza<br>
ma cosa rispondeva george best quando gli chiedevano come si impara il calcio?<br>
<div class="Ih2E3d">f<br>
<br>
---------- Initial Header -----------<br>
<br>
>From : <a href="mailto:aha-bounces@ecn.org">aha-bounces@ecn.org</a><br>
</div>To : "List on artistic activism and net culture" <a href="mailto:aha@ecn.org">aha@ecn.org</a><br>
Cc :<br>
Date : Fri, 15 Aug 2008 11:48:31 +0200<br>
<div class="Ih2E3d">Subject : Re: Re: [aha] vi giro - LA FINE DELL'ANTROPOLOGIA<br>
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</div><div><div></div><div class="Wj3C7c">> Sono molto felice che alcuni studenti Naba abbiamo interagito con la lettera<br>
> di Canevacci e le risposte, riflessioni. E' vero che la Naba ha molte facce,<br>
> avevo cercato di comunicarlo anche nella mia mail, tra le righe, gli<br>
> studenti l'hanno evidenziato. L'importante è discutere di quello che sta<br>
> avvenendo: una classe di docenti sta portando avanti il loro modello<br>
> didattica-workshop basato sulle regole lavoro-comunicazione-nome di fama<br>
> ovvero didattica che si giustifica con le ricadute sul lavoro (a breve<br>
> termine) e di comunicazione e docente di nome o per meriti creativi o per<br>
> politica (che il più delle volte non gliene interessa molto di insegnare).<br>
><br>
> Ma un problema da evidenziare è anche la totale mancanza nel dibattito degli<br>
> studenti. Infatti in Naba ben 3 anni fa abbiamo messo in piedi le elezioni<br>
> del rappresentante degli studenti con il risultato che nessuno voleva essere<br>
> eletto. Adesso siamo in piena attuazione della riforma e la Direzione ha<br>
> voluto fortemente una presenza di studenti nel consiglio accademico, cosa<br>
> che verrà attuata in breve, (se gli studenti reagiranno).<br>
><br>
> Io stesso dall'anno prossimo insegnerò Teoria delle Arti Multimediali al<br>
> primo anno assieme a Marco Mancuso, Francesca Valsecchi proprio per far<br>
> avere agli studenti una maggior consapevolezza del loro ruolo di artisti<br>
> (antenne delle cultura) fin dal primo anno, e per condividere l'idea che 'la<br>
> consapevolezza oggi è un atteggiamento politico', immaginando l'accademia<br>
> come un dispositivo politico (che sarà il tema del prossimo simposio New<br>
> Media Art Education & Research 2009). Spero che con queste azioni gli<br>
> studenti si sveglino e inizino a partecipare al dibattito critico generato<br>
> dall'accademia. Oggi c'è la totale latitanza degli studenti quali<br>
> interlocutori, solo, come al solito, i gruppi cattolici, si sono organizzati<br>
> in rappresentative, ai quali in quanto direttore devo dare il massimo<br>
> ascolto.<br>
><br>
> Trovo molto corretta la considerazione di Natasa sulla moltitudine delle<br>
> specie e sul fatto che ogni studente ha una propria dimensione spazio tempo<br>
> che lo porta ad avere momenti e modi di apprendimento differenti (la penso<br>
> proprio così anch'io), inoltre io stesso all'università mi sono costruito il<br>
> mio percorso, ricordo benissimo quando in statale leggendo de kerckhove,<br>
> kelly, castells, mcluhan, nelson, bateson, i colleghi di filosofia mi<br>
> snobbavano e come seguendo il prof giorello ho cercato di adattare il mio<br>
> percorso di studi da storico a quello di un ipotetica storia delle idee,<br>
> insomma il modello è aperto, come dice natasa poi sta anche allo studente<br>
> cogliere le possibilità e costruire la propria strada e il proprio network.<br>
> Il modello della Scuola di Media Design e Arti Multimediali è aperto, è un<br>
> modello che abbiamo portato da Toronto dagli studi al McLuhan Program.<br>
><br>
> Riguardo alla posizione di Caronia va tutto bene ma sembra la posizione di<br>
> george best quando gli chiedevano come si impara il calcio ... caronia è un<br>
> eccellente professore, una delle meni più lucide, coerenti e serie che ho<br>
> mai conosciuto, una velocità di pensiero che stupisce, e una tensione umana<br>
> etica fortissima. Insomma parla contro la pedagogia ma è un bravissimo<br>
> pedagogo.<br>
><br>
> Credo che il modello sarà sempre insufficiente e quello che deve sempre<br>
> essere attivo è il dibattito sull'Accademia, che in questo dibattito debbano<br>
> entrare gli studenti (che oggi in certe materie ne sanno di più degli stessi<br>
> professori), che la teoria critica sia da considerare sempre superiore alla<br>
> pratica al "learning by doing", che è un modello didattico complementare e<br>
> necessario ma che a causa della 'massificazione' della creatività è<br>
> diventato modello politico per facili carriere anche accademiche.<br>
><br>
><br>
> Francesco<br>
<br>
<br>
</div></div><div><div></div><div class="Wj3C7c">_______________________________________________<br>
Aha mailing list<br>
<a href="mailto:Aha@ecn.org">Aha@ecn.org</a><br>
<a href="http://www.ecn.org/mailman/listinfo/aha" target="_blank">http://www.ecn.org/mailman/listinfo/aha</a><br>
</div></div></blockquote></div><br><br clear="all"><br>-- <br>environmental sustainability, ethical living, eco-technology and Art<br>
</div>