<div dir="ltr">a proposito di sincronia, ti ho inserito nel mio/nostro workshop per una, spero, fruttuosa ( sicuramente per me) collab<br>ti dispiace?<br><br><div class="gmail_quote">2008/10/1 xDxD <span dir="ltr"><<a href="mailto:xdxd.vs.xdxd@gmail.com">xdxd.vs.xdxd@gmail.com</a>></span><br>
<blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">Ah, mi son riletto tutto d'un fiato programma e contenuti<br>
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e mi sembra bello che ci sia una incredibile convergenza.<br>
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alla fine (riferendomi agli interventi teorici) parliamo tutti della stessa cosa! :) <br>
da punti di vista differenziati e messi a fuoco ognuno sui propri punti di interesse specifico, ma alla fine rilevano tutti una tensione che spinge verso un ennesimo "salto".<br>
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E che corrisponde al desiderio di abbandonare un pezzo di linguaggio (tutto quel linguaggio pieno di "utenti", di "consumatori", di "user/consume generated cazzate", di "dittature soft", di "servizi", di "gadget", di "cognitivo globale" .. eccetera eccetera eccetera) in favore di un arricchimento del corredo linguistico di cui disponiamo con elementi che parlano di riappropriazione, di relazione e di emozione.<br>
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E' una "rivoluzione" (uffa 'sta parola ... chiamiamolo "intenso desiderio di mutazione/evoluzione") che avviene tramite una specie di "nuovo design".<br>
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Uno spostamento che concilia gli aspetti di "soluzione dei problemi", di "uso critico della tecnica e della tecnologia", di "trasformazione dei processi di innovazione e di creatività verso modelli a rete" propri di una certa vena storica e contemporanea del design, con le vaste opportunità offerte dalla modellizzazione iniziale della rete (fuori, quindi, dalle distorsioni attuate dai service provider), con l'idea che riappropriarsi di un "concetto" non è poi così differente dal riappropriarsi di un luogo, o del proprio corpo, di uno spazio operativo, di autonomia o di libertà.<br>
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In questo luogo (quello della riappropriazione) il modello "mainstream" casca, non si può tanto applicare. Costringendo (e meno male) a ridefinire quello che viene chiamato "cultura", "sapere", "arte", "tecnologia", "valore", dalle nostre istituzioni, dai centri di potere, dai supermercati, dalle chiese, dai baretti, dagli uffici.<br>
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Una ridefinizione che ibrida i ruoli, facendo orbitare vicendevolmente tra loro i ruoli di "insegnante" e "studente", di "governatore" e di "governato", di "consumatore" e di "produttore", di "intellettuale" e di "pragmatico", di "scienziato" e di "comunicatore", di "presentatore televisivo" e di... vabbè, lui no.<br>
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Quindi, la faccio breve: son ben felice di essere passato alla sera! :)<br>
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Userò lo sbrodolo teorico che trovate qui<br>
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<a href="http://isole.ecn.org/aha/camper/doku.php?id=s1_s2_-_testo_per_il_workshop" target="_blank">http://isole.ecn.org/aha/camper/doku.php?id=s1_s2_-_testo_per_il_workshop</a><br>
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e che vi suggerisco, se avete tempo/voglia, di leggere almeno da qui<br>
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<a href="http://isole.ecn.org/aha/camper/doku.php?id=s1_s2-architettura_logica_psicologica_antropologica" target="_blank">http://isole.ecn.org/aha/camper/doku.php?id=s1_s2-architettura_logica_psicologica_antropologica</a><br>
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per riassumere in forma sensoriale e performativa, a mo' di cialis_cognitivo, tutte 'ste belle cose, partendo anch'io dal punto di vista che mi ero prefisso, ed esprimendolo in forma performativa.<br>
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in sintesi:<br>
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1) un network p2p basato su tecnologia Netsukuku ( <a href="http://netsukuku.freaknet.org/?pag=home" target="_blank">http://netsukuku.freaknet.org/?pag=home</a> ) su cui costruisco un social network di tipo differente<br>
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2) un po' di contenuto voyeurato in giro per la rete per creare gli spazi S1 (intimo) e S2 (pubblico) di alcuni dei presenti all'ahaCamping, inseriti "d'ufficio" in questo simpatico ecosistema cognitivo p2p<br>
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3) la rete culturale e cognitiva collaborata che prende vita, mostrandoci archi, nodi e informazioni, a descrivere un ecosistema che vive nelle dimensioni analogiche, digitali e multividuali che oramai ci rappresentano, tramite una danza visuale e sonora<br>
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4) una suite in 3 movimenti A/V, in cui "uno di noi", "un concetto" e "un luogo" prendono vita grazie alle posibilità di apertura offerte da una evoluzione in tal senso della nostra presenza nella rete<br>
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abbracci!<br><font color="#888888">
xDxD<br>
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