<html>
<head>
<style>
.hmmessage P
{
margin:0px;
padding:0px
}
body.hmmessage
{
font-size: 10pt;
font-family:Verdana
}
</style>
</head>
<body class='hmmessage'>
<br><a href="http://www.ilmanifesto.it/argomenti-settimana/articolo_fd223abe360e90526ba800982881ab87.html">http://www.ilmanifesto.it/argomenti-settimana/articolo_fd223abe360e90526ba800982881ab87.html<br></a><br>(meno autorevole ma piu dettagliato)<br><br>PS:<br>Io non solo ho a casa un orario dei treni, una carta della corsica e delle scale<br>ma ero anche in tarttative su ebay per un seghetto alternativo !<br><br><br><br>> Date: Mon, 24 Nov 2008 22:26:04 +0100<br>> From: lo_bo@ecn.org<br>> Subject: Re: [aha] TERRORISM OR TRAGICOMEDY? (Agamben)<br>> To: aha@ecn.org<br>> <br>> Scusate<br>> qui il testo in italiano: http://lombardia.indymedia.org/?q=node/10922<br>> <br>> <br>> Liberation 19/11/2009<br>> <br>> Terrorismo o tragicommedia<br>> <br>> di Giorgio Agamben<br>> <br>> All'alba del 11 novembre, 150 poliziotti, la maggior parte dei quali <br>> appartenenti alle brigate antiterroriste, hanno circondato un villaggio <br>> di 350 abitanti sulla piana di Millevaches prima di penetrare in una <br>> fattoria per arrestare 9 giovani (i quali avevano preso in gestione il <br>> magazzino del paese e cercato di rianimare la vita culturale del <br>> villaggio). Quattro giorni più tardi, le 9 persone arrestate sono state <br>> deferite a un giudice dell'antiterrorismo e accusati di "associazione a <br>> delinquere a fini terroristici". I giornali riportano che il ministro <br>> dell'Interno e il capo di Stato "si sono congratulati con la polizia e <br>> la gendarmeria per la loro diligenza". Tutto è in ordine in apparenza. <br>> Ma cerchiamo di esaminare da più vicino i fatti e di guardare le ragioni <br>> e i risultati di questa "diligenza" Le ragioni, innanzitutto: i giovani <br>> che sono stati arrestati "erano seguiti dalla polizia in ragione della <br>> loro appartenenza all'ultra-sinistra e al movimento anarco-autonomo". <br>> Come precisa l'entourage della ministra dell'Interno, "tengono dei <br>> discorsi molto radicali e hanno dei legami con dei gruppi stranieri". Ma <br>> c'è di più: alcuni tra gli arrestati "partecipano regolarmente a delle <br>> manifestazioni politiche", e, per esempio, "ai cortei contro la <br>> schedatura Edvige e contro il rinforzamento delle misure <br>> sull'immigrazione". Una appartenenza politica (è il solo senso possibile <br>> di una mostruosità linguistica come "movimento anarco-autonomo"), <br>> l'esercizio attivo delle libertà politiche, il tenere dei discorsi <br>> radicali sono sufficienti dunque per mettere in moto la Sotto direzione <br>> antiterrorista della Polizia (Sdat) e la Direzione centrale dei servizi <br>> segreti (DCRI). Ora, chi possiede un minimo di coscienza politica non <br>> può che condividere l'inquietudine di questi giovani di fronte alle <br>> degradazioni della democrazia che la schedatura Edvige, i dispositivi <br>> biometrici e l'indurimento delle regole sull'immigrazione producono. <br>> Quanto ai risultati, ci si aspetterebbe che gli investigatori abbiano <br>> rinvenuto nella fattoria di Millevaches delle armi, degli esplosivi, <br>> delle Molotov. Invece nulla di tutto ciò, I poliziotti della Sdat sono <br>> caduti su dei "documenti che precisano gli orari di passaggio dei treni, <br>> comune per comune, con l'orario di partenza e di di arrivo nelle <br>> stazioni". In buon francese (italiano ndt): un orario della SNCF. Ma <br>> hanno anche sequestrato del "materiale per scalare". In buon francese: <br>> una scala, come quelle che si trovano in qualunque casa di campagna. È <br>> dunque tempo di venire alle persone arrestate e, soprattutto, al <br>> presunto capo di questa banda terrorista, "un leader di 34 anni uscito <br>> da un ambiente agiato, che vive grazie ai sussidi dei genitori". Si <br>> tratta di Julien Coupat, un giovane filosofo che ha animato tempo fa, <br>> con qualche amico, Tiqqun, una rivista responsabile di analisi politiche <br>> senza dubbio discutibili, ma che ancora oggi credo siano tra le migliori <br>> di questo periodo. Ho conosciuto Julien Coupat in quell'epoca e ne ho, <br>> da un punto di vista intellettuale, una grande stima. Passiamo quindi <br>> all'esame del solo fatto concreto di tutta questa storia. L'attività <br>> degli arrestati sarebbe in relazione con gli atti di danneggiamento <br>> contro la SNCF che hanno causato l'8 novembre il ritardo di alcuni TGV <br>> sulla linea Parigi-Lille. Questi dispositivi, se si crede alle <br>> dichiarazioni della polizia e degli agenti della SNCF stessi, non <br>> potevano in alcun caso provocare dei danni alle persone: potevano tutto <br>> al più, disturbare l'alimentazione dei pantografi dei treni, causando il <br>> ritardo di questi ultimi. In Italia i treni sono molto spesso in ritardo <br>> ma nessuno si è mai sognato di accusare di terrorismo la società <br>> nazionale delle ferrovie. Si tratta di delitti minori anche se nessuno <br>> intende avvallarli. Il 13 novembre, un comunicato della polizia <br>> affermava con prudenza che forse "tra gli arrestati vi era qualche <br>> autore dei danneggiamenti ma che era impossibile attribuirli a uno o <br>> all'altro". La sola conclusione possibile di questo affare tenebroso è <br>> che chi si impegna attivamente oggi contro la maniera (quanto meno <br>> discutibile) di gestire i problemi sociali ed economici è considerato <br>> ipso facto come un terrorista in potenza, anche se nessun atto <br>> giustifica questa accusa. Bisogna avere il coraggio di dire con <br>> chiarezza che oggi, in molti paesi europei (in particolare in Francia e <br>> in Italia), si sono introdotte delle leggi e delle misure di polizia che <br>> in passato si sarebbero giudicate come barbare e antidemocratiche e che <br>> non hanno nulla da invidiare a quelle che erano in vigore in Italia <br>> durante il fascismo. Una di queste misure è quella che autorizza la <br>> detenzione per una durata di 96 ore di un gruppo di giovani forse <br>> imprudenti ma ai quali "non è possibile imputare un'azione". Un altra <br>> misura molto grave è l'adozione delle leggi che introducono dei delitti <br>> di associazione la cui formulazione è lasciata intenzionalmente nel vago <br>> e che permettono di classificare come " asfondo" o a "vocazione" <br>> terrorista degli atti politici che non erano mai stati considerati fino <br>> ad ora come destinati a produrre terrore.<br>> <br>> <br>> <br>> lo|bo ha scritto:<br>> > in English below<br>> > //////////////////////////<br>> > <br>> > http://www.liberation.fr/societe/0101267186-terrorisme-ou-tragi-comedie<br>> > <br>> > Terrorisme ou tragi-comédie<br>> > <br>> > <br>> > Giorgio Agamben philosophe italien.<br>> > <br>> > <br>> > A l'aube du 11 novembre, 150 policiers, dont la plupart appartenaient<br>> > aux brigades antiterroristes, ont encerclé un village de 350 habitants<br>> > sur le plateau de Millevaches avant de pénétrer dans une ferme pour<br>> > arrêter 9 jeunes gens (qui avaient repris l'épicerie et essayé de<br>> > ranimer la vie culturelle du village). Quatre jours plus tard, les 9<br>> > personnes interpellées ont été déférées devant un juge antiterroriste et<br>> > «accusées d'association de malfaiteurs à visée terroriste». Les journaux<br>> > rapportent que le ministre de l'Intérieur et le chef de l'Etat «ont<br>> > félicité la police et la gendarmerie pour leur diligence». Tout est en<br>> > ordre en apparence. Mais essayons d'examiner de plus près les faits et<br>> > de cerner les raisons et les résultats de cette «diligence».<br>> > <br>> > Les raisons d'abord : les jeunes gens qui ont été interpellés «étaient<br>> > suivis par la police en raison de leur appartenance à l'ultra-gauche et<br>> > à la mouvance anarcho autonome». Comme le précise l'entourage de la<br>> > ministre de l'Intérieur, «ils tiennent des discours très radicaux et ont<br>> > des liens avec des groupes étrangers». Mais il y a plus : certains des<br>> > interpellés «participaient de façon régulière à des manifestations<br>> > politiques», et, par exemple, «aux cortèges contre le fichier Edvige et<br>> > contre le renforcement des mesures sur l'immigration». Une appartenance<br>> > politique (c'est le seul sens possible de monstruosités linguistiques<br>> > comme «mouvance anarcho autonome»), l'exercice actif des libertés<br>> > politiques, la tenue de discours radicaux suffisent donc pour mettre en<br>> > marche la Sous direction antiterroriste de la police (Sdat) et la<br>> > Direction centrale du renseignement intérieur (DCRI). Or, qui possède un<br>> > minimum de conscience politique ne peut que partager l'inquiétude de ces<br>> > jeunes gens face aux dégradations de la démocratie qu'entraînent le<br>> > fichier Edvige, les dispositifs biométriques et le durcissement de<br>> > règles sur l'immigration.<br>> > <br>> > Quant aux résultats, on s'attendrait à ce que les enquêteurs aient<br>> > retrouvé dans la ferme de Millevaches des armes, des explosifs, et des<br>> > cocktails Molotov. Tant s'en faut. Les policiers de la Sdat sont tombés<br>> > sur «des documents précisant les heures de passage des trains, commune<br>> > par commune, avec horaire de départ et d'arrivée dans les gares». En bon<br>> > français : un horaire de la SNCF. Mais ils ont aussi séquestré du<br>> > «matériel d'escalade». En bon français : une échelle, comme celles qu'on<br>> > trouve dans n'importe quelle maison de campagne.<br>> > <br>> > Il est donc temps d'en venir aux personnes des interpellés et, surtout,<br>> > au chef présumé de cette bande terroriste, «un leader de 33 ans issu<br>> > d'un milieu aisé et parisien, vivant grâce aux subsides de ses parents».<br>> > Il s'agit de Julien Coupat, un jeune philosophe qui a animé naguère,<br>> > avec quelques-uns de ses amis, Tiqqun, une revue responsable d'analyses<br>> > politiques sans doute discutables, mais qui compte aujourd'hui encore<br>> > parmi les plus intelligentes de cette période. J'ai connu Julien Coupat<br>> > à cette époque et je lui garde, d'un point de vue intellectuel, une<br>> > estime durable.<br>> > <br>> > Passons donc à l'examen du seul fait concret de toute cette histoire.<br>> > L'activité des interpellés serait à mettre en liaison avec les actes de<br>> > malveillance contre la SNCF qui ont causé le 8 novembre le retard de<br>> > certains TGV sur la ligne Paris-Lille. Ces dispositifs, si l'on en croit<br>> > les déclarations de la police et des agents de la SNCF eux-mêmes, ne<br>> > peuvent en aucun cas provoquer des dommages aux personnes : ils peuvent<br>> > tout au plus, en entravant l'alimentation des pantographes des trains,<br>> > causer le retard de ces derniers. En Italie, les trains sont très<br>> > souvent en retard, mais personne n'a encore songé à accuser de<br>> > terrorisme la société nationale des chemins de fer. Il s'agit de délits<br>> > mineurs même si personne n'entend les cautionner. Le 13 novembre, un<br>> > communiqué de la police affirmait avec prudence qu'il y a peut-être «des<br>> > auteurs des dégradations parmi les gardés a vue, mais qu'il n'est pas<br>> > possible d'imputer une action à tel ou tel d'entre eux».<br>> > <br>> > La seule conclusion possible de cette ténébreuse affaire est que ceux<br>> > qui s'engagent activement aujourd'hui contre la façon (discutable au<br>> > demeurant) dont on gère les problèmes sociaux et économiques sont<br>> > considérés ipso facto comme des terroristes en puissance, quand bien<br>> > même aucun acte ne justifierait cette accusation. Il faut avoir le<br>> > courage de dire avec clarté qu'aujourd'hui, dans de nombreux pays<br>> > européens (en particulier en France et en Italie), on a introduit des<br>> > lois et des mesures de police qu'on aurait autrefois jugées barbares et<br>> > antidémocratiques et qui n'ont rien à envier à celles qui étaient en<br>> > vigueur en Italie pendant le fascisme. L'une de ces mesures est celle<br>> > qui autorise la détention en garde à vue pour une durée de<br>> > quatre-vingt-seize heures d'un groupe de jeunes imprudents peut-être,<br>> > mais auxquels «il n'est pas possible d'imputer une action». Une autre<br>> > tout aussi grave est l'adoption de lois qui introduisent des délits<br>> > d'association dont la formulation est laissée intentionnellement dans le<br>> > vague et qui permettent de classer comme «à visée» ou «à vocation<br>> > terroriste» des actes politiques qu'on n'avait jamais considérés<br>> > jusque-là comme destinés à produire la terreur.<br>> > <br>> > Traduit de l'italien par Martin Rueff.<br>> > <br>> > Dernier ouvrage paru : le Règne et la gloire, homo sacer, II, 2, traduit<br>> > de l'italien par Joël Gayraud et Martin Rueff, Seuil, 2008.<br>> > <br>> > <br>> > <br>> > //////////////////////////////////<br>> > <br>> > http://farkyaralari.blogspot.com/search/label/semiotext(e)<br>> > http://farkyaralari.blogspot.com/2008/11/free-tarnac-9-statement-of-support-by.html <br>> > <br>> > <br>> > This e-mail is from semiotext(e).<br>> > <br>> > <br>> > <br>> > <br>> > Nine friends in France have been arrested and accused of terrorism,<br>> > although no proof has been brought against them. Attached please find a<br>> > petition written by the publisher Eric Hazan, which can be signed (name,<br>> > occupation, city) and returned to: lafabrique@lafabrique.fr<br>> > <br>> > A statement of support by Giorgio Agamben is pasted in below.<br>> > <br>> > Thanks very much.<br>> > <br>> > TERRORISM OR TRAGICOMEDY?<br>> > <br>> > On the morning of November 11, 150 police officers, most of which<br>> > belonged to the anti-terrorist brigades, surrounded a village of 350<br>> > inhabitants on the Millevaches plateau, before raiding a farm in order<br>> > to arrest nine young people (who ran the local grocery store and tried<br>> > to revive the cultural life of the village). Four days later, these nine<br>> > people were sent before an anti-terrorist judge and "accused of criminal<br>> > conspiracy with terrorist intentions." The newspapers reported that the<br>> > Ministry of the Interior and the Secretary of State "had congratulated<br>> > local and state police for their diligence." Everything is in order, or<br>> > so it would appear. But let's try to examine the facts a little more<br>> > closely and grasp the reasons and the results of this "diligence."<br>> > <br>> > First the reasons: the young people under investigation "were tracked by<br>> > the police because they belonged to the ultra-left and the anarcho<br>> > autonomous milieu." As the entourage of the Ministry of the Interior<br>> > specifies, "their discourse is very radical and they have links with<br>> > foreign groups." But there is more: certain of the suspects "participate<br>> > regularly in political demonstrations," and, for example, "in protests<br>> > against the Fichier Edvige (Exploitation Documentaire et Valorisation de<br>> > l'Information Générale) and against the intensification of laws<br>> > restricting immigration." So political activism (this is the only<br>> > possible meaning of linguistic monstrosities such as "anarcho autonomous<br>> > milieu") or the active exercise of political freedoms, and employing a<br>> > radical discourse are therefore sufficient reasons to call in the<br>> > anti-terrorist division of the police (SDAT) and the central<br>> > intelligence office of the Interior (DCRI). But anyone possessing a<br>> > minimum of political consc<br>> > ience could not help sharing the concerns of these young people when<br>> > faced with the degradations of democracy entailed by the Fichier Edvige,<br>> > biometrical technologies and the hardening of immigration laws.<br>> > <br>> > As for the results, one might expect that investigators found weapons,<br>> > explosives and Molotov cocktails on the farm in Millevaches. Far from<br>> > it. SDAT officers discovered "documents containing detailed information<br>> > on railway transportation, including exact arrival and departure times<br>> > of trains." In plain French: an SNCF train schedule. But they also<br>> > confiscated "climbing gear." In simple French: a ladder, such as one<br>> > might find in any country house.<br>> > <br>> > Now let's turn our attention to the suspects and, above all, to the<br>> > presumed head of this terrorist gang, "a 33 year old leader from a<br>> > well-off Parisian background, living off an allowance from his parents."<br>> > This is Julien Coupat, a young philosopher who (with some friends)<br>> > formerly published Tiqqun, a journal whose political analyses -- while no<br>> > doubt debatable -- count among the most intelligent of our time. I knew<br>> > Julien Coupat during that period and, from an intellectual point of<br>> > view, I continue to hold him in high esteem.<br>> > <br>> > Let's move on and examine the only concrete fact in this whole story.<br>> > The suspects' activities are supposedly connected with criminal acts<br>> > against the SNCF that on November 8 caused delays of certain TGV trains<br>> > on the Paris-Lille line. The devices in question, if we are to believe<br>> > the declarations of the police and the SNCF agents themselves, can in no<br>> > way cause harm to people: they can, in the worst case, hinder<br>> > communications between trains causing delays. In Italy, trains are often<br>> > late, but so far no one has dreamed of accusing the national railway of<br>> > terrorism. It's a case of minor offences, even if we don't condone them.<br>> > On November 13, a police report prudently affirmed that there are<br>> > perhaps "perpetrators among those in custody, but it is not possible to<br>> > attribute a criminal act to any one of them."<br>> > <br>> > The only possible conclusion to this shadowy affair is that those<br>> > engaged in activism against the (in any case debatable) way social and<br>> > economic problems are managed today are considered ipso facto as<br>> > potential terrorists, when not even one act can justify this accusation.<br>> > We must have the courage to say with clarity that today, numerous<br>> > European countries (in particular France and Italy), have introduced<br>> > laws and police measures that we would previously have judged barbaric<br>> > and anti-democratic, and that these are no less extreme than those put<br>> > into effect in Italy under fascism. One such measure authorizes the<br>> > detention for ninety-six hours of a group of young -- perhaps careless --<br>> > people, to whom "it is not possible to attribute a criminal act."<br>> > Another, equally serious, is the adoption of laws that criminalize<br>> > association, the formulations of which are left intentionally vague and<br>> > that allow the classification of political acts as having terrorist<br>> > "intentions" or "inclinat<br>> > ions," acts that until now were never in themselves considered terrorist.<br>> > <br>> > --- Giorgio Agamben<br>> > Libération, November 19, 2008<br>> > <br>> > <br>> > ATTACHMENTS THAT CAME WITH THE MAIL<br>> > http://www.mediafire.com/?ntrywnm2jji<br>> > <br>> > ////////////////////<br>> > _______________________________________________<br>> > AHA mailing list<br>> > AHA@ecn.org<br>> > http://www.ecn.org/mailman/listinfo/aha<br>> > List on artistic activism and net culture<br>> > More info on: http://www.ecn.org/aha In support of Anna Adamolo: <br>> > Education wants to be free!<br>> > http://www.ministeroistruzione.net<br>> > <br>> <br>> <br>> -- <br>> [IIIII] lo|bo<br>> )"""(<br>> / \<br>> /`-...-'\<br>> |asprin |<br>> _ |`-...-'j _<br>> \)`-.___.(I) _(/) email: lo_bo [at] ecn [dot ] org<br>> (I) (/)(I)(\)<br>> --------------------------------------------------------------------<br>> <br>> _______________________________________________<br>> AHA mailing list<br>> AHA@ecn.org<br>> http://www.ecn.org/mailman/listinfo/aha<br>> List on artistic activism and net culture<br>> More info on: http://www.ecn.org/aha <br>> In support of Anna Adamolo: Education wants to be free!<br>> http://www.ministeroistruzione.net<br><br /><hr />Scaricala gratis! <a href='http://download.live.com/?mkt=it-it' target='_new'>Nuove funzioni per i programmi della Suite Windows Live!</a></body>
</html>