Perché mi piace tanto leggere il nostro gadda1944?<br>Bentornata lista! Finalmente, posso dedicarmi di nuovo alla "visione dei vostri fuochi".<br>Da buona Cenerentola di questa lista, non dico quali sono i miei scrittori preferiti. Sicuramente le prenderei di brutto. Ahahahhaa... Ma sileziosamente imparo.<br>
Il cinismo riguardo al tema della malattia e della morte forse è troppo ricercato.<br>Consentitemi allora di citare Marcello Marchesi: "L'importante è che la morte ci trovi vivi!".<br>F.<br><br><div class="gmail_quote">
Il giorno 22 aprile 2009 19.07, gadda1944 <span dir="ltr"><<a href="mailto:gadda1944@libero.it">gadda1944@libero.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
Be', io ero preparato da prima di leggere Miracles of Life. Avevo saputo del cancro alla prostata da Feltrinelli due anni e mezzo fa, e mi ero informato sull'aspettativa media di vita per una malattia del genere. Ballard è stato nella media.<br>
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Capisco il rapporto che kilroy ha con i suoi autori (che, più o meno, sono anche i miei, con meno Foster Wallace e più Dick. Poi, sono più vecchio - così a naso - e quindi ci metto anche Artaud). Non è esattamente il mio, io tendo a mettere più distanza fra loro e me, ho tanto in orrore la condizione di "fan" che esagero nella direzione opposta. Ciò non toglie che mi sia emozionato un bel po' l'unica volta che ho incontrato Ballard, ma anche Gibson, devo dire. Sterling e Rucker meno :-), per quanto abbia tradotto anche loro.<br>
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La tristezza mi viene di più dall'improvvisa percezione che il secolo XX è davvero finito, adesso, il secolo in cui sono nato e ho trascorso la maggior parte della mia vita, in cui ho fatto gli errori più disastrosi e le avventure più entusiasmanti. Ed è finito perché sappiamo che Ballard e Dick e Burroughs lavoravano ancora su un'idea di "futuro" (orrendo magari, infernale e distopico, ma futuro), mentre ora non ce n'è più, e non ci sarà più nessuno che gira sul mondo quello sguardo disincantanto e tagliente, e dà un nome imprevisto, ma quanto pertinente!, alla nostra esperienza. Se avete visto Matrix 1 e 2, capite quello che voglio dire.<br>
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E però, anche in questo XXI secolo, le cose più intelligenti e divertenti e disperate che possiamo fare le possiamo fare perché qualcuno, prima di noi e con noi, ci ha offerto quello sguardo, e la sua disperazione allegra e ironica - e la sua incazzatura nascosta. E allora faccio Anna Adamolo e tutto il resto, e anche la disperazione è sopportabile.<br>
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Non potete capire quanto sia contento, cmq, che anche su aha qualcuno prenda la tastiera per ricordare uno scrittore che amo e a cui mi sento lo stesso (almeno un po') vicino.<br>
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gadda</blockquote></div><br>