ciao,<br>posto un articolo su pirate bay e S.a.L.E., disponibile anche on line sulla nuova piattaforma di global project 2.0. <a href="http://www.globalproject.info" target="_blank">http://www.globalproject.info .</a><br>Dateci un occhio al nuovo sito e, se siete interessati, c'è anche uno spazio community.<br>
Questo è un link al video dell'iniziativa.<br><a href="http://www.youtube.com/watch?v=D4ej0NtOI_w" target="_blank">http://www.youtube.com/watch?v=D4ej0NtOI_w</a><br><br>Segnalo, infine, che il 6 luglio, the pirate bay sarà presente allo sherwood festival di padova per un incontro pubblico. vi aspettiamo.<br>
<br>ciao<br>m<br>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;"><b>FREE YOUR DOWNLOADS, UPLOAD YOUR CONFLICTS</b></p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;"><b>Alcune note sull’incontro tra the Embassy
of Piracy e il S.a.L.E.</b></p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;"> </p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Di
Marco Baravalle*</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;"> </p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Non
hanno la benda sull’occhio, il pappagallo sulla spalla, né, tanto meno,
assaltano le navi mercantili armati di Kalashnikov e bazooka, eppure, quelli di
the Pirate Bay non si definiscono pirati per vezzo.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Chi
avesse voluto, durante<span> </span>i giorni
dell’opening dell’ultima Biennale veneziana, incontrare questi nuovi pirati
della conoscenza, avrebbe potuto farlo al S.a.L.E., sede della Embassy of
Piracy (Ambasciata della pirateria), emanazione diretta del portale svedese The
Pirate Bay.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">E’
noto che The Pirate Bay rappresenta uno dei maggiori siti per volume di scambio
di <i><span> </span>torrent</i>, uno dei santuari della logica <i>peer to pee</i>r e, in definitiva, uno dei
simboli contemporanei del libero scambio dell’arte e della conoscenza in Internet.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">E’altrettanto
noto che, in Svezia, a fine aprile, i quattro gestori del sito siano stati
condannati, per violazione della legge sul copyright, ad un anno e mezzo di
reclusione, più il pagamento di una multa di quasi tre milioni di euro.
Attendiamo l’appello.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">E’
meno noto che, anche in Italia, esiste un’inchiesta in corso su The Pirate Bay
presso il tribunale di Bergamo. Un’inchiesta fortemente appoggiata dalla FIMI
(Federazione Industria Musicale Italiana) e, come vedremo, assai benvista dalla
SIAE.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">La
Embassy of Piracy considera la rete come qualcosa che si sviluppa ben oltre i
limiti di un semplice territorio virtuale. Essa è, invece, un campo di
battaglia per l’affermazione della libera circolazione dei saperi, fuori da
logiche proprietarie. E’ un luogo <span> </span>in cui
il conflitto in atto sta entrando nella sua fase decisiva. Internet è, insomma,
uno spazio carico di relazioni sociali che si materializza in forme diverse:
nelle <i>majors </i>dell’industria
culturale, nelle compagnie telefoniche, nei tribunali, ma anche nei movimenti
sociali, negli attivismi, nella musica e nell’arte.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Ma
non parliamo solo di copyright. Questo dispositivo, antiquato e ingiusto
(poiché cattura i prodotti dell’ingegno umano, mai come oggi risultanti da una
diffusione capillare della comunicazione e dunque caratterizzati da una
produzione compiutamente sociale) è solo un aspetto del problema della libera
circolazione del sapere, dell’arte, dei linguaggi e della loro messa a valore
dentro logiche di cattura capitalistica.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Il
secondo aspetto è quello che sta alla base del progetto del S.a.L.E., uno
spazio di movimento, uno spazio dalla natura inedita che, all’interno del
contesto veneziano, si batte per l’indipendenza della produzione culturale,
ovvero per l’affermazione dei linguaggi artistici come bene comune e contro la
precarizzazione del lavoro vivo impiegato nella varie istituzioni culturali
della città. </p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">A
tale proposito, è interessante notare come la crisi in atto, lungi dal produrre
un ridimensionamento dell’idea di Venezia quale nodo protagonista nella rete
delle “città del contemporaneo”, abbia,<span>
</span>se possibile, rafforzato il marketing di una Venezia sempre più<span> </span>inserita nella creatività del presente e proiettata
verso quella del futuro. Eppure non è tutto oro quel che luccica, la Venezia
scintillante di questa Biennale e del nuovo museo di Francois Pinault è, in
verità, sorretta da una crescente precarizzazione e dal ricorso massiccio al
lavoro gratuito di stagisti: studenti<span> </span>e
non.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Ecco,
sul doppio terreno della lotta al copyright e alla precarietà “artistica”,
L’Embassy of Piracy e il S.a.L.E. si sono incontrati. Non poteva essere
altrimenti.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Oggi
i confini devono essere superati in nuove forme di conflitto. Oggi, reti
virtuali e metropoli danno vita ad un iperterritorio su cui si accumulano
contraddizioni e sfruttamento, ma allo stesso tempo, corpi, desideri e percorsi
costituenti. Le nostre battaglie si combattono in rete e in città, in questo
modo il conflitto stabilisce i suoi territori instabili, rizomatici, i suoi
incontri e le sue articolazioni. <span> </span></p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Così,
sabato 6 giugno, un gruppo di pirati, di attivisti del S.a.L.E. e di precari
hanno dato vita ad un’azione itinerante che ha attraversato i nodi della
precarizzazione “artistica” della città: La Biennale (con il suo ricorso alle
agenzie interinali), i Musei Civici di Venezia (dove le cooperative continuano
a tenere i lavoratori col fiato sospeso) e il nuovo museo di Pinault (dove,
presto, molti studenti cominceranno a lavorare gratuitamente come mediatori
culturali). </p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Proprio
qui, al nuovo spazio di Punta della Dogana, <span> </span>i pirati sono stati costretti a scontrarsi con
la sicurezza privata dispiegata in occasione dell’inaugurazione. Quest’ultima
circostanza, in particolare, sottolinea tutta l’ipocrisia del discorso artistico
istituzionale che, sempre più spesso, insiste sulla natura dell’opera d’arte
quale generatore di spazio pubblico e di confronto. Un discorso che sembra
affievolirsi non poco quando le contraddizioni reali reclamano di entrare in
scena senza la mediazione di artisti, fondazioni, sponsor, curatori e musei
(dunque in modo indipendente).</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Ma
le “emozioni” dei giorni dell’opening non si sono concluse con questa
iniziativa. Infatti, in un momento in cui registriamo la nascita di un
interesse del capitalismo avanzato per alcune forme di superamento della
proprietà privata dei beni immateriali, vecchi regimi ed organizzazioni fuori
dal tempo, cercano, invano, di arginare il processo, oggi irreversibile, della
libera circolazione delle idee.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Mi
riferisco al gravissimo fatto accaduto, al S.a.L.E., domenica 7 giugno, quando
un nucleo della Guardia di Finanza, capitanato da un agente della SIAE, ha
fatto irruzione perquisendo il nostro spazio e chiudendo temporaneamente
l’ingresso alla mostra in corso. <span> </span>Cercavano
i computers da cui fosse possibile praticare il libero download. </p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">Ovviamente
non hanno trovato nulla. I pirati sono ovunque e tutte le macchine erano già al
sicuro sull’Isola della Tortuga.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;"> </p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">…TO
BE CONTINUED <span> </span>@ Sherwood Festival, 6
luglio, dibattito pubblico: The Pirate Bay incontra Global Project.</p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;"> </p>
<p style="text-align: justify; line-height: normal;">*S.a.L.E.
<span> </span></p>
<br><br><br><br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 16 giugno 2009 11.21, penelope.di.pixel <span dir="ltr"><<a href="mailto:penelope.di.pixel@gmail.com" target="_blank">penelope.di.pixel@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
<br>2009/6/15 T_Bazz <span dir="ltr"><<a href="mailto:t_bazz@ecn.org" target="_blank">t_bazz@ecn.org</a>></span><br><div class="gmail_quote"><div><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
Ciao,<br>
<br>
ho seguito direttamente di persona la cosa perche' ne hanno parlato<br>
moltissimo in Danimarca, e per altri motivi piu' personali.<br>
La cosa interessante e' che il partito pirata in Svezia e' stato votato<br>
non solo dagli studenti, ma anche da tantissimi altri membri della<br>
societa' civile (se cosi vogliamo definirli) perche' in Svezia negli<br>
scorsi mesi, oltre all'episodio del Pirate Bay, ci sono state pesanti<br>
misure repressive sulla liberta' di informazione.<br>
Ricordate la cosiddetta "Legge Orwell"?<br>
<a href="http://punto-informatico.it/2327773/PI/Brevi/svezia-approvata-legge-orwell.aspx" target="_blank">http://punto-informatico.it/2327773/PI/Brevi/svezia-approvata-legge-orwell.aspx</a><br>
<br>
Questo, insieme alla vicenda del Pirate Bay, ha paradossalmente<br>
rafforzato di molto il Pirate Party, creando una mobilitazione generale<br>
a livello nazionale, non solo nell'ambito del movimento, ma anche dal<br>
resto dell'opinione pubblica.</blockquote></div><div><br>bhe questo mi stupisce poco: il processo di stoccolma ha avuto una copertura forte anche da noi, mi immagino là su. rispetto alla campagna elettorale ... una manna dl cielo...<br>
la composizione del voto elettorale svedese invece è molto interessante<br>
<br></div><div><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;"><br>
Del resto la Svezia e' uno dei pochi paesi europei in cui la societa'<br>
civile ha ancora un peso e si ricorda cosa significa la parola liberta'.<br>
Anche in Italia e' nato il Partito Pirata, ma alle scorse elezioni<br>
europee si sono appoggiati a Sinista e Liberta'.</blockquote></div><div><br>uhmm, il partito pirata italiano, di partito ha solo il nome.<br>in
realtà si tratta di un'associazione composta di circa 300 membri: l'età
media (almeno dei suoi esponenti di spicco) a quanto mi risulta è
abbastanza elevata e del fenomeno generazionale c'è poco o nulla. nulla
direi. alle elezioni si sono candidati come indipendenti di quella
coalizione, facendo una campagna tematica incentrata sulle "libertà
digitali" e sull'oggetto del loro statuto, che ricalca quello del
piratet party... e stanno cercando anche di organizzarsi in forma partito
classica...<br><br>i due casi in sostanza non sono granché comparabili, nè per il dato generazionale, tantomeno per il fatto che in svezia il bureau
e poi il partito sono nati in conseguenza di un fenomeno reale (la
baia)e ne sono l'espressione<br><br>baci<br></div><div><div></div><div><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;"><br>
<br>
<br>
Saluti,<br>
<font color="#888888">T_Bazz<br>
</font><div><div></div><div><br>
<br>
penelope.di.pixel wrote:<br>
> ciao lo|bo,<br>
><br>
> il dato è significativo di un fenomeno "locale" svedese.<br>
> abbiamo incontrato qui a roma per la festa dei pirati due rappresentanti di<br>
> Pirate bay che ci hanno raccontato come in svezia piano piano l'associazione<br>
> abbia dato luogo a liste studentesche nei licei e nelle università, ad<br>
> esempio, che ormai risultano sempre fra quelle vincenti.<br>
><br>
> insomma, il filesharing da quelle parti hanno incarnato un fenomeno<br>
> generazionale, traducendosi anche in una dinamica politica di tipo<br>
> tradizionale come la forma partito. è cmq un caso interessante: a naso quel<br>
> 7% di elettori saranno per la maggior parte proprio i giovani di quei<br>
> parlamenti studenteschi (son loro che li hanno definiti così, in quanto<br>
> dotati di strutture e anche budjet per progetti)...<br>
><br>
> pp<br>
><br>
><br>
> 2009/6/8 lo|bo <<a href="mailto:lo_bo@ecn.org" target="_blank">lo_bo@ecn.org</a>><br>
><br>
>> Il partito dei Pirati ha vinto un seggio all'europarlamento<br>
>><br>
>> Alla fine ce l'hanno fatta.<br>
>> I Quattro moschettieri della grande rete (o i Quattro cavalieri<br>
>> dell'Apocalisse, a seconda dei punta di vista) sono riusciti, grazie ad<br>
>> un notevole exploit elettorale, ha conquistare un seggio nel Parlamento<br>
>> Europeo. In Svezia, dove il "Partito dei Pirati" si è presentato alle<br>
>> elezioni europee, suscitando un grande clamore mediatico, la formazione<br>
>> ha ottenuto il 7,1% dei consensi, risultando essere la quinta forza del<br>
>> paese, poco sotto ai Verdi: questo dato permetterà al partito di avere<br>
>> un seggio al Parlamento Europeo, presumibilmente pronto a combattere<br>
>> contro le lobby delle multinazionali che recentemente hanno ottenuto<br>
>> risultati rilevanti contro la diffusione del fenomeno del filesharing.<br>
>><br>
>> continua...<br>
>> <a href="http://www.wired.it/news/archivio/2009-06/08/pirate-party.aspx" target="_blank">http://www.wired.it/news/archivio/2009-06/08/pirate-party.aspx</a><br>
>><br>
>> --<br>
>> [IIIII] lo|bo<br>
>> )"""(<br>
>> / \<br>
>> /`-...-'\<br>
>> |asprin |<br>
>> _ |`-...-'j _<br>
>> \)`-.___.(I) _(/) email: lo_bo [at] ecn [dot ] org<br>
>> (I) (/)(I)(\)<br>
>> --------------------------------------------------------------------<br>
>><br>
>> _______________________________________________<br>
>> AHA mailing list<br>
>> <a href="mailto:AHA@lists.ecn.org" target="_blank">AHA@lists.ecn.org</a><br>
>> <a href="http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/aha" target="_blank">http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/aha</a><br>
>><br>
><br>
><br>
</div></div>> ------------------------------------------------------------------------<br>
<div><div></div><div>><br>
> _______________________________________________<br>
> AHA mailing list<br>
> <a href="mailto:AHA@lists.ecn.org" target="_blank">AHA@lists.ecn.org</a><br>
> <a href="http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/aha" target="_blank">http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/aha</a><br>
<br>
_______________________________________________<br>
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</div></div></blockquote></div></div></div><br>
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<br></blockquote></div><br>