lunedì è stato arrestato un nostro caro amico, nel corso della retata<br>condotta contro i responsabili degli "scontri" del g8 dell'università.<br>Perché é stato arrestato? perché era lì in corso Marconi? perché fa<br>
parte del CS askatasuna? Perché non doveva andare all'Aquila? Chi lo<br>conosce sa che il suo arresto è un pretesto, ma questo non ha valore<br>giuridico. Anche chi non lo conosce ed era lì in corso Marconi, magari<br>
per andare in facoltà al Valentino, sa che non si è trattato di<br>"azioni di guerriglia urbana" svolte in modo "paramilitare", come ha<br>dichiarato Gianfranco Caselli, ma di scaramucce, e di tanti<br>
lacrimogeni: ma anche questo non ha valore giuridico. Quando gli<br>arresti di studenti e cittadini - che continuano a protrarsi<br>silenziosamente in questi giorni - vengono condotti per ragioni<br>"preventive" si esce, solitamente, dallo stato di diritto. (Gli<br>
americani lo sanno). Arrestare il nostro amico entrandogli in casa<br>alle sei mattina, senza avvisi di garanzia, senza possibilità,<br>escludendo i legali, di contatti con l'esterno (almeno finora), ci<br>sembra francamente una azione repressiva e incomprensibile sul piano<br>
della sua legittimità sostanziale.<br><br>Se avete motivi per sentirvi solidali e condividete queste<br>affermazioni, vi invitiamo a inoltrare e a firmare.<br><br>Alessandro Armando<br>Alfonso Bravi<br>Stefano Toscano<br>
Stefano Sburlati<br>...<br><br><br><br>-------------------------------------------<br>-------------------------------------------<br>(un'opinione, dunque di parte):<br><br>Ucciderli da piccoli<br><br>di Valerio Evangelisti<br>
Il metodo lo potremmo definire "ucciderli da piccoli". Consiste<br>nell'individuare gruppi di individui potenzialmente pericolosi, in<br>quanto notoriamente ostili al sistema o a certi suoi aspetti, e<br>incarcerarli o comunque angariarli in via preventiva, subissandoli di<br>
capi d'imputazione. Ciò in nome di lievi reati del passato prossimo o<br>remoto, ingigantiti a livello di crimini colossali, oppure di reati<br>non ancora commessi ma che potrebbero commettere in futuro.<br>E' questa la linea adottata dal governo, con la connivenza di settori<br>
della magistratura (nessuno si illuda che tutti i magistrati siano dei<br>Falcone / Borsellino: basti vedere certe cene sospette di loro<br>illustri esponenti), dell'opposizione (?) e delle forze dell'ordine.<br>
Ne sono dimostrazione i 21 arresti di studenti dell'Onda di due giorni<br>
fa, e le perquisizioni in tutta Italia.<br><br>La motivazione ufficiale sono state le scaramucce (definirli "scontri"<br>è esagerato) del 19 maggio scorso a Torino, contro la conferenza dei<br>rettori d'Europa, chiamata a convalidare la totale privatizzazione<br>
dell'istruzione universitaria. Il movente vero è però stato enunciato<br>a tutte lettere: gli arrestati "avrebbero potuto" contestare<br>l'imminente riunione del G8. Parola di Giancarlo Caselli, praticamente<br>
un "padre della Repubblica", idolo della sinistra (??) giustizialista,<br>come i vari Spataro, Bocassini, D'Ambrosio.<br>Non è l'unico caso di lotta preventiva alle intenzioni. Il 10 giugno<br>sono stati arrestati alcuni militanti della sinistra antagonista,<br>
sulla base di niente, perché "avrebbero potuto" tentare di<br>ricostituire le Brigate Rosse e turbare il G8. Peggio ancora l'esito<br>del processo milanese seguito all' "Operazione Tramonto", contro<br>
militanti del CPO Gramigna di Padova e del sindacalismo di base. Nel<br>corso del dibattimento tutte le prove sostanziali sono miseramente<br>cadute. Però anche questi sovversivi poco pentiti "avrebbero potuto"<br>
ricostituire le BR. Ne sono seguite condanne dai quindici anni in giù.<br>Poi c'è stata la retata, anch'essa "preventiva", alla festa di Radio<br>Sherwood. Sessanta persone arrestate, a prevenire loro ipotetici<br>
crimini. E l'irruzione al centro sociale Askatasuna di Torino,<br>infondata quanto l'altra. L'Italia è diventata il regno bipartisan<br>dell'"avrebbero potuto". Regola già applicata a misteriose "cellule<br>
islamiche" dalle cattive intenzioni. Potenziali, è ovvio. Come nel<br>profetico Philip K. Dick di Minority Report, si processano in anticipo<br>i comportamenti futuri previsti da veggenti.<br>Non so perché, un ricordo mi torna alla mente. Mio nonno materno e i<br>
suoi due fratelli, imolesi, erano socialisti notori. Ogni volta che<br>Mussolini passava per Bologna erano arrestati. Il motivo? "Avrebbero<br>potuto" attentare al Duce.<br>Va detto che i tempi erano migliori, e la detenzione durava alcuni<br>
giorni, non quindici anni.<br>Mi viene un dubbio. Il governo italiano attuale non sarà fascista? Ma<br>no, mi si risponderà: ha a capo un allegro libertino, che vara una<br>legge garantista (per lui) dopo l'altra, e per presidente della<br>
Repubblica un anziano stalinista che sottoscrive tutto quanto. La<br>"opposizione" parlamentare, poi, sulla linea dell'"avrebbero potuto" è<br>totalmente concorde, si tratti di studenti facinorosi, di brigatisti<br>
in allenamento, di cellule islamiche non ancora attive, di<br>indipendentisti sardi che non hanno ancora fatto un c.... però<br>potrebbero farlo.<br>Ma il dubbio rimane.<br><br><a href="http://www.carmillaonline.com/archives/2009/07/003111print.html" target="_blank">http://www.carmillaonline.com/archives/2009/07/003111print.html</a> <br>