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<DIV dir=ltr align=left><SPAN class=087062115-19102009><FONT face="Georgia Ref"
color=#3366ff size=2>Grazie xDxD</FONT></SPAN></DIV>
<DIV dir=ltr align=left><SPAN class=087062115-19102009><FONT face="Georgia Ref"
color=#3366ff size=2>hai fornito ad uno che si occupa di tutt'altro un quadro
interessante (perchè applicativo e anche molto civico) sul mondo che
descrivi.</FONT></SPAN></DIV>
<DIV dir=ltr align=left><SPAN class=087062115-19102009><FONT face="Georgia Ref"
color=#3366ff size=2>Ora ne so di più, thanks</FONT></SPAN></DIV>
<DIV dir=ltr align=left><SPAN class=087062115-19102009><FONT face="Georgia Ref"
color=#3366ff size=2>@:-)</FONT></SPAN></DIV>
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color=#3366ff size=2></FONT></SPAN> </DIV>
<DIV dir=ltr align=left><SPAN class=087062115-19102009><FONT face="Georgia Ref"
color=#3366ff size=2>Luigi</FONT></SPAN></DIV><BR>
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<HR tabIndex=-1>
<FONT face=Tahoma size=2><B>Da:</B> aha-bounces@lists.ecn.org
[mailto:aha-bounces@lists.ecn.org] <B>Per conto di
</B>xDxD.vs.xDxD<BR><B>Inviato:</B> lunedì 19 ottobre 2009 12.54<BR><B>A:</B>
List on artistic activism and net culture<BR><B>Oggetto:</B> [aha] attivismo
mobile e infilarsi nei codici<BR></FONT><BR></DIV>
<DIV></DIV>altri elementi sul codice informatico, sui codici che riempiono i
nostri spazi, e sulle pratiche tecnologiche dell'attivismo.<BR><BR>Stiamo
preparando gli elementi del progetto Squatting Supermarkets che presenteremo
allo Share.<BR><BR>Uno di questi (sono 3 in tutto) è una applicazione iPhone,
che fa due cose:<BR><BR>- trasformare i loghi dei prodotti in luoghi di
comunicazione<BR>- sovrapporre dimensioni critiche alla "realtà
ordinaria"<BR><BR>il primo processo avviene con un sistema di riconoscimento
delle immagini. Fai una foto di un logo, il software lo riconosce e ti mette a
disposizione alcune possibilità: <BR><BR>- vedere le informazioni di
responsabilità sociale ed ecologica del suo produttore<BR>- aprire dialoghi "sul
logo" (ovvero puoi scrivere delle cose, dire delle cose, filmare delle cose, che
poi saranno consultabili dagli altri che, dopo di te, "consulteranno il logo";
che viene, di fatto, trasformato in un wiki)<BR>- creare economie ecosistemiche
(se io inquadro un caffè della Nestlè, ci vedo sovraimposta la possibilità di
acquistarne uno di un piccolo produttore locale, magari biologico, che non mena
i dipendenti e che adotta pratiche di sostenibilità ecologica)<BR><BR>il secondo
processo avviene con un semplice sistema di realtà aumentata. Geolocalizzando le
informazioni si può far sì che le persone, mentre attraversano città e campagne,
possano vederle direttamente sullo schermo. <BR>Inquadri il ministero con il
telefono e ci vedi le info di una rivendicazione. <BR>Inquadri un fiume e scopri
che il sig.B. ci ha fatto accanto una fogna non autorizzata per le palazzine
costruite secondo un piano regolatore "mafioso". <BR><BR>eccetera (noi stiamo
anche studiando il sistema in una modalità che chiamiamo "re-fluxus", dedicata
alle arti performative, in cui si posizionano i contenuti nello spazio, nel
tempo e nelle architetture, creando così delle performance
ubique).<BR><BR><BR>il software ed i processi ci sono. <BR><BR>li potrete vedere
presentati allo Share a Novembre.<BR><BR>c'è solo un problema.<BR><BR><BR>Apple
sta conducendo una politica allucinante per quel che riguarda lo sviluppo e la
pubblicazione delle applicazioni sul suo AppStore.<BR><BR>Una enorme burocrazia
(fatta di contratti multipli, di certificati di firma digitale del codice, di
mari di disclaimer e di condizioni e termini d'uso...) ed un processo assai
complesso si affiancano ad alcune politiche "sul codice" che determinano in
maniera quasi assoluta cosa può e non può essere pubblicato sullo
store.<BR><BR>Questo non è un elemento da poco, in quanto la mancata
pubblicazione sull'AppStore delle applicazioni per iPhone ne limita enormemente
la diffusione. Per prendere il software da altre parti le persone sono infatti
obbligate a sbloccare il proprio telefono con una certa procedura: è molto
semplice oramai, ma non tutti sono in grado di farlo, o non ne hanno alcuna
voglia e, in ogni caso, viola le condizioni di servizio di Apple e, tra l'altro,
fa decadere la garanzia del telefono.<BR><BR>In particolare, riguardo alle
limitazioni sul software, Apple sta tenendo per sè alcune funzionalità che sono
di estrema utilità per la realizzazione di applicazioni "critiche". Diversi
framework presenti nell'iPhone (come la cattura di video o immagini in tempo
reale, o alcune possibilità avanzate di GPS e bussola magnetica, ma anche altre
più strettamente collegate alle dinamiche di interazione) sono utilizzabili
*solo* all'interno di alcune "cornici" predisposte da Apple, con funzionalità
realmente limitate.<BR><BR>Questo avviene mantenendo private le chiamate più
interessanti ed avanzate di questi sottosistemi, lasciando disponibili solo
poche funzionalità in scatola.<BR><BR>Ovvero: i dispositivi elettronici ci sono,
il software per gestirli pure, ma non li puoi usare e se li usi (se trovi il
modo di usarli) non ti faccio distribuire l'applicazione. <BR><BR>C'è un ampio
repertorio di casi in cui applicazioni eccellenti sono state rifiutate perchè
usavano i framework privati dell'iPhone<BR><BR>Forse il più famoso è quello di
Zach Lieberman (di OpenFrameworks) che ha creato un software in grado di
trasformare l'iPhone in un controller per performance audio e video.
Eccezionale: coordinabile in più istanze e tra computer e dispositivi mobili, in
grado di adottare protocolli standard come OSC, e, soprattutto, gratuito e
OpenSource.<BR>Niente! Non può essere inserito nell'AppStore, perchè usa due
librerie private, e neanche direttamente.<BR><BR>Tornando a Squatting
Supermarkets: l'applicazione è caricata nell'AppStore ed è attualmente in stato
"in review". Da due settimane.<BR><BR>L'applicazione di Squatting Supermarkets
usa diversi framework privati e, quindi, non penso che passerà il vaglio di
Apple.<BR><BR>Poco male, in realtà: allo Share la useremo su alcuni telefoni
sbloccati, e ne sto sviluppando altre versioni per Android e Symbian.<BR><BR>Ciò
non toglie che occorrerebbe forse fare qualche azione contro questa politica.
Apple, infatti, non è nuova a pratiche autoritarie o contrarie alla libera
diffusione dei saperi, rivestite della sua patina di design e di innovazione
così cool.<BR><BR>Quindi spero che avrete voglia di partecipare al workshop allo
Share, dove tra l'altro presenteremo una serie di altri "giocattoli"
interessanti in tema di realtà aumentata e di tecnologie ubique come strumento
critico e di azione nel/sul mondo fisico.<BR><BR>Per chi abbia voglia di
sviluppare su iPhone: il codice sarà naturalmente rilasciato in OpenSource.
Ancora è assai illeggibile (sono di corsa, e i commenti o la documentazione sono
ancora assenti, e il codice stesso potrebbe beneficiare di un po' di
ottimizzazione), ma se avete voglia di torturarvici prima del rilascio ufficiale
ve lo mando volentieri.<BR><BR>Cia'!<BR>xDxD<BR></BODY></HTML>