ripubblico, perchè non l'ho visto passare in lista.<br><br>baci<br><br>maya<br><br><br><br>Tornata da pochi giorni da Coriano (vicino Rimini)<br>dove ho partecipato a "Libertà come bene supremo", tre giorni<br>
di workshops, proiezioni, lectio magistralis, dibattiti.<br>Volevo condividere con la lista la splendida esperienza prima<br>di tutto perché è proprio grazie alla lista che l'ho scoperto il progetto<br>e poi perché mi è sembrata un iniziativa unica nel suo genere, per quanto ne so io,<br>
che invece sarebbe bello se fosse più diffusa:<br>accessibile a chi interessato perché gratuita ( e anche l'albergo e i pasti erano<br>agevolati)e aperta anche a "non studenti", propone una modalità, quella del workshop residenziale che permette<br>
di addentrarsi veramente e con grande profondità in quello che si sta facendo.<br>Coraggiosa sia per le tematiche affrontate sia per la decisione del posto (Coriano è un piccolo<br>paesino della collina riminese che ringrazio per la calda ospitalità).<br>
<br>Il workshop era tenuto da Eyal Sivan di cui sono stati anche fatti vedere tutti i lavori:<br>prima non lo conoscevo bene ma ora consiglio a tutti di guardare i suoi lavori<br>perché riesce a parlare di attualità in una maniera davvero poetica e non giudicante<br>
cosa che a quanto mi pare sia abbastanza difficile in questi tempi.<br>Come ad esempio il documentario Jaffa dove si parla dello stereotipo sionista attraverso<br>il famoso marchio di arance o con Aus Liebe zum Volk dove Eyal riedita i filmati di archivio del processo del<br>
tenente colonnello Otto Adolph Eichmann in modo chirurgico ovvero senza attribuire colpe,<br>facendo capire attraverso interventi di postproduzione il potere che si nasconde in coloro<br>che si occupano di produrre e rielaborare materiale video.<br>
<br>Tra gli altri ospiti Leghissa, Matteo Cavalleri (ospite inatteso ma che ha tenuto un interessantissima<br>conferenza parlando dei luoghi della memoria, degli spazi residuali e di quelli metropolitani, ed ha mostrato<br>
un documentario su un gruppo di donne brasiliane che si occupa di far attuare<br>una legge che il governo non rispetta sulle case abbandonate. In pochi anni sono riuscite a dare una casa a<br>centinaia di senza tetto brasiliani. Il documentario si chiama Dia de festa, del collettivo COLOCO<br>
e lo consiglio soprattutto a chi si era interessato anche alla presentazione del video di Vicenzo ad ahacktitude),<br>Marco Aime che ha parlato dell'automatismo tra cultura e luogo di nascita, della cultura e dell'identità.<br>
E ancora Luca Mosso, Rosaria Lo Russo, Paolo Vachino, Michele Marziani e la presentazione<br>del libro "L'ammaestratore di Instanbul", libro sulla biografia diOsman Hamdi disegnato da Gianluca Costantini<br>
e scritto da Elettra Stamboulis con la lettura dei ragazzi della non-scuola del teatro delle<br>Albe di Ravenna.<br><br>Poi segnalo il documetario La voce Stratos di Luciano D'Onofrio e Monica Affatato, ritratto del prodigio<br>
Demetrios affiancato dal percorso fatto con gli Area (per chi volesse rivederlo il 16 al cinema Massimo<br>di Torino ci sarà la proiezione).<br><br>Ringrazio davvero di cuore Isabella Bordoni che ha fatto in modo che questo progetto potesse essere reale.<br>
Nella speranza che ce ne possano essere altre di queste occasioni, sia a Coriano che in altre parti d'Italia.<br><br>Maya<br>