meraviglia! :)<br><br><div class="gmail_quote">2010/12/16 T_Bazz <span dir="ltr"><<a href="mailto:t_bazz@ecn.org">t_bazz@ecn.org</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
<br>
-- anche per le date dovremmo coordinarci, perche' verso maggio-giugno<br>
si pensava di fare un altro AHAcktitude a Roma, quindi dovremmo<br>
probabilmente deciderle collettivamente quando l'evento di Carrara<br>
accadra' per evitare sovrapposizioni - ovviamente in base alla logistica<br>
dell'Accademia.<br></blockquote><div><br>assolutamente sì. e, anzi, secondo me potrebbe essere sempre un buon "punto fisso" delle iniziative dedicare una parte di ogni evento ad una specie di immaginazione/pianificazione-lasca dell'appuntamento successivo.<br>
<br> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
Cioe', dovremmo cercare di sforzarci come sempre a non<br>
creare solo eventi "di facciata", ma a realizzare una riflessione<br>
concreta sulle pratiche che stiamo portando avanti come aha.<br>
Credo che ce ne sia assolutamente bisogno in un momento politico come<br>
questo.<br></blockquote><div><br>assolutamente sì anche qui. nel senso: non credo che le altre volte siano state "di facciata", ma comunque credo che l'ambiente che ci circondi continui a diventare progressivamente sempre più ostile, e quindi sia fondamentale andare ancora e sempre di più verso la creazione di ambienti più ospitali, a partire dalle nostre belle capoccette, avviando progetti e strategie.<br>
</div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
La mia proposta, considerando anche che ci sara' un nutrito gruppo di<br>
gente con competenze sia pratiche che teoriche, e' quella di lavorare<br>
nelle giornate di AHAcktitude per produrre un documento collettivo.<br>
</blockquote><div><br>o un documento collettivo, o le basi (o la realizzazione, se siamo dei fulmini :) ) di un progetto/azione collettivo.<br>o tutti e due, ovviamente.<br>è che un po' mi "prudono le mani": mentre chi ha voglia scrive il Documento, io vorrei anche progettare e fare delle cose, ovviamente in sintonia e in base alle riflessioni teoriche, politiche ed estetiche che faremo tutti assieme.<br>
<br> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">Molti di voi ricorderanno di "una nuova cartografia del reale", un<br>
documento realizzato nel Gennaio del 1993, presso la fondazione Mudima<br>
di Milano, da Mario Canali, Antonio Caronia, Gino di Maggio, Antonio<br>
Glessi, Maria Grazia Mattei, Paolo Rosa e Giacomo Verde.<br></blockquote><div><br><br>e qui aggiungo una cosa.<br><br>sintesi assiomatica estrema: "vogliono tutti fare la Mappa"<br><br>corollario: "non è detto che fare la Mappa abbia più un senso"<br>
<br>corollario-del-corollario: "più che fare la Mappa, sarebbe bello fare la matita per cui chiunque possa diegnarsene una"<br><br>è un discorso vecchio, ma sempre attuale.<br><br>torniamo or ora da un incontro a Milano (ma quel che dico vale praticamente come costante): nonostante siano stati tutti interventi molto interessanti, molti erano accomunati da un "problema" di base: volevano tutti promuovere la propria "Mappa".<br>
<br>che ci sta pure, per carità. Descrivere "geografie" è la base delle scienze e della critica.<br><br>ma mi pare limitante che nessuno (o pochissime mosche bianche) si occupino mai del livello "meta".<br>
<br>e questo è interessante. perchè abbiamo a che fare con un Potere e con una Autorità (molteplici quanto volete) che del "meta" ha fatto il suo dominio di conquista. E che con il "meta" (immaginari, codici e definizione degli spazi e dei gradi di libertà) crea la situazione di sostanziale impotenza in cui ci troviamo tutti, indistintamente.<br>
<br>quindi: il "contarsi" ed il "disporsi" è di fondamentale importanza e sono daccordo che vada fatto.<br><br>continuo a sottolineare, però, come ho sempre fatto, come il reale nodo dell'azione politica risieda forse nella creazione di piattaforme, nella reinvenzione di "cosa vuol dire progettare", e nella creazione collaborativa di metodologie, e della loro diffusione, disseminazione, attuazione e miglioramento continuo. Il creare una condizione di "formazione continua", piuttosto che di "dichiarazione continua".<br>
<br>che poi, magari, il Documento (scusate, uso la maiuscola perchè sono arrivato ad un punto in cui fare qualcosa il cui scopo sia di "Scrivere Un Documento" mi fa un po' sorridere) parli di questo (tra le altre cose, ovviamente) mi farebbe molto piacere.<br>
<br>comunque: avanti tutta! :) mi sembra che ci siano dei presupposti incredibilmente positivi<br><br>ciao!<br>xDxD<br>
</div></div>