<br><br><div class="gmail_quote">2010/12/21 lo|bo <span dir="ltr"><<a href="mailto:lo_bo@autistici.org">lo_bo@autistici.org</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
<br>
ma passare prima per il mezzo<br>
tecnologico e poi per i corpi (vedi sopra) che lo animano mi sembra un<br>
difetto teorico che trovo in giro troppo spesso e soprattutto lo ritengo<br>
un'impostazione culturale che da troppo tempo mi sta stretta.<br>
<br></blockquote><div><br>giusto perchè forse non fui chiaro: io ovviamente non parlavo solo di software, ma di metodologie.<br>il software di cui postavo il link era un esempio, un'idea, o anche uno spazio, per quel che mi riguarda. lungi da me l'affermare che sia La Soluzione.<br>
Anzi tutt'altro, era un invito a rimischiare campi, metodologie, discipline e atteggiamenti.<br>e secondo me il "framework" sta proprio lì. <br><br></div><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
Le regole sono semplici e sono due:<br>
<br>
1* non si fanno citazioni di autori esterni al dibattito, questo per<br>
esprimere un punto di vista mettendosi in gioco in prima persona senza<br>
l'ostacolo che può essere la differenza di percorso di studi che le<br>
persone possono avere<br>
<br>
2* citare le persone che hanno parlato prima di te, un'indicazione che<br>
invita all'ascolto che pare sia una delle cose più difficili da fare<br>
<br></blockquote><div><br><br>:) che è praticamente quello che succede su quel coso che linkai ieri<br><br> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
rispetto poi alla necessità di questo testo di essere più rispondente<br>
alle caratteristiche che può avere il web o gli applicativi che usiamo<br>
ogni giorno non credo debba essere una condizione necessaria, anzi penso<br>
più ad un'idea di network in senso ampio, fatto anche di corpi,<br>
modificati, tecnologici, cyborg, come volete voi (puntualizzo<br>
ulteriormente non sto facendo un discorso di ritorno al corpo come<br>
elemento naturale, che so benissimo che non esiste)...<br>
<br></blockquote><div><br>io però sinceramente tutto sto discorso che fai sul software (ti ricordi? lo facevi anche al SALE a venezia) non lo capisco.<br>perchè sembra che il software sia un "coso" à la excel o à la facebook.<br>
il software è un "oggetto" un po' differente, ad oggi, tant'è vero che proprio qui in lista pochi giorni fa avevamo difficoltà a distinguerlo dall'architettura, dai nostri sensi eccetera.<br>in qualche modo continua ad esserci una "barriera" tra "ingegneri" ed "umanistici" (per capirci) che in realtà è da un pezzo che non ha granchè più senso, perchè di "ingegneri" ce ne sono dozzine di tipi differenti, proprio come di "umanistici". e gli uni fluiscono amabilmente dentro gli altri.<br>
<br>a meno che non ci sia questa percezione (o addirittura questo assunto) secondo cui la "diffidenza" di cui parlava Tatiana non vada superata solo in una direzione e basta. ecco.<br><br>tu puoi continuare dire quello che ti pare: a me l'impostazione come era stata descritta all'inizio non va bene per nulla. mi sembra fuori dal tempo e dallo spazio e dal corpo di adesso. La politica sta da un'altra parte, lì c'è solo la schiavitù. <br>
<br>e tra l'altro non mi pongo nemmeno in opposizione: scrivete quel che volete. <br><br>io mi occuperò d'altro: di creare strumenti/ambienti per azioni differenti (tu dici che "questo approccio pare abbastanza standard", ma io invece non l'ho mai visto applicato, se non solo formalmente salvo poi ricadere in dinamiche del tutto differenti) e di ragionare sulla sostenibilità di ragionamenti/azioni/sviluppi. Perchè i modi di superare la precarietà, le difficoltà economiche, di immaginario, di potere, di autonomia, di autodeterminazione, e di esistenza sono in altri luoghi. che sono o i luoghi del nomadismo estremo e metodologico, o nella capacità di ottenere risorse da impegnare secondo etiche differenti.<br>
<br> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
considerando questi tre aspetti non tanto come tre<br>
fasi successive dell'evoluzione della lingua rette dal principio secondo<br>
cui i nuovi media riassorbono le caratteristiche dei media precedenti,<br>
quanto piuttosto come dimensioni coesistenti che interagiscono tra loro.<br>
</blockquote><div><br>ti servirà un sacco di software, una secchiata di framework e forse uno o due finanziamenti. <br>manifesti pochini, mi sa. :)<br><br>cià!<br>xDxD<br>
</div></div>