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decisamente interessante!<br>secondo te sarebbe possibile, visto che faccio parte della redazione di una web tv (www.polartv.it, associazione no profit) e mi occupo, assieme ad altri, della rubrica d'arte (heArt), fare un servizio su questa opera?<br>mi piacerebbe molto intervistarvi e far vedere come le persone interagiscono con le opere tramite gli smartphone.<br><br>grazie,<br>fammi sapere! <br><br>Silvia <br>silvia.can@hotmail.it<br><br><br><hr id="stopSpelling">Date: Tue, 24 May 2011 20:18:05 +0200<br>From: guy.mcmusker@lesliensinvisibles.org<br>To: aha@lists.ecn.org<br>Subject: [aha] Padiglione Invisibile | 54Ąă Mostra dĄŻArte Internazionale | Biennale di Venezia<br><br>54Ąă Biennale Arte 2011<br>04.06 27.11<br>Giardini | Venezia<br><br><div><br>Comunicato Stampa <br>FOR IMMEDIATE RELEASE<br><br></div><div><br><b>Padiglione Invisibile | 54Ąă Mostra dĄŻArte Internazionale | Biennale di Venezia </b><br>
<br></div><div>- Anteprima: 1-2-3 giugno 2011<br>- Inaugurazione al pubblico: 4 giugno > 27 novembre 2011<br>Venezia, Giardini e su Internet in tutto il mondo<br><br>Conferenza stampa e visita il 1 giugno ore 17, Giardini (viale principale di fronte al Padiglione del Belgio). In collaborazione con Manifest.AR<br>
<br></div><div><br>A cura di Simona Lodi e Les Liens Invisibles<br><br><i>The art, my friend, is flowing in the wind.<br></i><br>Il Padiglione Invisibile ¨¨ unĄŻesperienza non-invitata, sperimentale e allucinatoria in Realt¨¤ Aumentata, attiva per tutta la durata della Biennale dĄŻArte di Venezia come luogo occupato che ospiter¨¤ un flusso performante di opere dĄŻarte che riempiranno lĄŻintera area dei Giardini.<br>
<br>Scopo principale del progetto ¨¨ di creare lo spazio aumentato della Biennale con un flusso di segni e di simboli, nel tentativo di sottolineare la condizione di produzione dellĄŻarte in una societ¨¤ Ą°always-onĄą.<br><br>
Il pubblico con lĄŻausilio di uno smart-phone (iPhone o Androide plus Layar) potr¨¤ vedere nellĄŻaerea dei Giardini della Biennale, muovendosi attorno ai Padiglioni Nazionali e guardare attraverso lo schermo del dispositivo mobile unĄŻaltra mostra immateriale e invisibile.<br>
<br>Durante il periodo della Biennale dĄŻArte di Venezia un gruppo di artisti selezionati sono stati invitati a dare il loro personale contributo al progetto in modo performativo, postando pezzi multimediali che possono reinterpretare lo spazio pubblico della Biennale e la sua aura simbolica nellĄŻarte contemporanea. Le opere dĄŻarte saranno anche visibile sul sito Internet dedicato al Padiglione Invisibile.<br>
Come scrive Simona Lodi nel testo curatoriale: Ą°Il Padiglione Invisibile ¨¨ unĄŻesperienza allucinata di riscrittura sul mondo, un incoraggiamento a incrementare il vortice del flusso di informazioni sulla r/Realt¨¤ in-visibile. La r/Realt¨¤ contenuta nel Padiglione Invisibile ¨¨ istantanea e aperta, ricavata e analizzata da dati condivisi: una doppia r per definirla; r minuscola per la realt¨¤ come la conosciamo tutti i giorni, lĄŻaltra una R maiuscola per il nome commerciale, la Realt¨¤ della produzione aumentata.Ą°<br>
<br><br>Artisti Partecipanti<br><br>Artie Vierkant Ąń Costant Dullaart Ąń <a href="http://CONT3XT.NET" target="_blank">CONT3XT.NET</a> Ąń IOCOSE Ąń Jon Rafman Ąń Les Liens Invisibles Ąń Molleindustria Ąń Parker Ito Ąń Salvatore Iaconesi and Oriana Persico<br>
<br>Contatti<br><br>Email: <a href="mailto:info@theinvisiblepavilion.com">info@theinvisiblepavilion.com</a><br><br>Links e Credits<br><br><a href="http://www.theinvisiblepavilion.com" target="_blank">www.theinvisiblepavilion.com</a><br><br>
Immagini alta risoluzione<br><a href="http://goo.gl/am34H" target="_blank">http://goo.gl/am34H</a><br><br>In collaborazione con Manifest.AR International Cyberartist Group<br><br>BIO<br><br>Simona Lodi, critica dĄŻarte e curatrice di mostre, dal 1993 collabora con le migliori riviste di arte contemporanea. La sua carriera professionale ¨¨ passata per New York, Londra e Torino, in quanto citt¨¤ attenta al mondo delle nuove tecnologie e della comunicazione. Ed ¨¨ proprio in questo contesto che Share Festival - art in digital age - di cui Simona Lodi ¨¨ Art Director e fondatrice, trova il tessuto per nascere e svilupparsi nel 2005. Studiosa del rapporto tra arte/tecnologia e dellĄŻimpatto il digitale, i new media e Internet hanno avuto sull'arte contemporanea, cura mostre, scrive articoli e saggi. Il filo conduttore delle sua ricerca come critico parte dall'analisi delle forme che l'arte contemporanea assume in epoca digitale<br>
<br>Les Liens Invisibles ¨¨ un duo di artisti italiano composto da Clemente Pestelli e Gionatan Quintini. La maggior parte dei loro lavori - tra cui un servizio online per il suicidio virtuale su facebook, un servizio di petizioni visionario e una serie di altri interventi compiuti sulle pi¨´ popolari piattaforme sociali - sono state esposte a livello internazionale in gallerie, musei (MAXXI Rome, New School of New York, KUMU Art Museum of Talinn) e festival di media-art (SHARE, Transmediale). Il gruppo ¨¨ stato recentemente premiato con una menzione dĄŻonore al Transmediale media art Festival (2011).</div>
<br clear="all"><br>-- <br>Guy McMusker<br>Les Liens Invisibles<br><a href="http://www.lesliensinvisibles.org" target="_blank">www.lesliensinvisibles.org</a><br>
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AHA mailing list
AHA@lists.ecn.org
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