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<meta content="text/html; charset=UTF-8" http-equiv="Content-Type">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<div class="moz-cite-prefix">Caro Giacomo,<br>
<br>
premesso che<b> avete la mia totale solidarietà</b>,<br>
<br>
Approfitto solo per riflettere sul fatto che questo fronte di
lotta era già stato aperto da vari anni fino al primo semestre del
2011-2012, quando le prime avvisaglie la nuova direzione le aveva
già date portando a marzo 2012 al licenziamento del primo dei
contrattisti dell'NTA.<br>
Negli anni precedenti e poi in quel semestre si provò ad
incontrarsi con un sindacato, ma la partecipazione all'incontro fu
quasi nulla.<br>
Nelle riunioni poco partecipate con la Direzione mi sono dovuto
sorbire l'accusa da parte della direttrice di essere un
"comunista" (che <u>per lei</u> era un'offesa) per il semplice
fatto che rivendicavo la necessità di non licenziare nessuno degli
allora precari.<br>
Alla fine del semestre, con la Direzione che mi remava contro, ed
il Consiglio Accademico che le andava dietro, un terzo circa dei
precari ha preferito spaccare la Scuola e schierarsi con la
Direzione, spinti da quel viscido carrarino doppiogiochista che tu
sai.<br>
Anche allora si parlava di cambiare i piani di studi, ma purtroppo
allora lo si faceva anche con la complicità ingenua di alcuni,
ipocrita di altri, colleghi.<br>
Il risultato fu una fragilità ancora maggiore e un via libero
incontrastato al primo licenziamento dei precari della NTA.<br>
A tale licenziamento seguirono per protesta nell'ordine le
dimissioni di Bifo, di Gomma, mie e di Pierluigi Capucci.<br>
Quel licenziamento fu il primo di quella che sarà una lunga serie,
più o meno mascherata attraverso bandi di concorso, tagli ed altre
manovre.<br>
Era già da qualche anno che allora si parlava dei tagli
conseguenti all'uscita dei finanziamenti della Provincia. Allora
si parlava di 70.000 euro di tagli, oggi di quanto? 30.000? Certo,
dei circa 100.000 euro di spesa annuale per contratti di allora,
oggi i precari rimasti sono meno e la cifra si è, guarda caso,
ridotta.<br>
Il gioco è sempre lo stesso: il Ministero non vuole investire
nell'innovazione assumendo nuove figure di lavoratori ed in tal
modo i pochi eletti che lavorano con stipendio sono quelli che
garantiscono degli equilibri per cui la tradizione artistica
rimane la maggioranza del corpo docente.<br>
Visto che siamo in una lista che parla di "artivism" mi viene
facile notare che oggi del corpo docente di allora rimangono
quelli che con più facilità possiamo definire "artisti" e ne sono
esclusi molti di quelli che spesso riconosciamo più per attività
di attivismo che non per attività artistiche.<br>
L'Accademia (con la A maiuscola) ha creato le proprie difese ed
iniziato ad espellere gli anticorpi.<br>
Sto a guardare ma temo nel vedere scorrere sul fiume di Carrara
altri cadaveri dei pochi attivisti sopravvissuti.<br>
Mi auguro cioè che il fronte di lotta odierno dia frutti e che non
serva solo a maturare un'ulteriore mediazione da cui quegli ultimi
sopravvissuti siano esclusi.<br>
Mi auguro anche che riusciate a difendere il primo corso nato in
Italia specificatamente sulla "Net Art" e che non venga offerto
anch'esso in sacrificio.<br>
Mi auguro inoltre che la vostra lotta non trovi una soluzione
nelle banche e negli sponsor privati. L'esperienza della NABA ci
insegna: il pubblico deve essere finanziato dal pubblico,
altrimenti al primo giro di vento dell'economia arriverà una
multinazionale che smonterà e rimonterà come gli pare organico e
contenuti.<br>
<br>
Mi auguro infine che almeno una parte di quel terzo di colleghi di
allora abbia compreso dall'esperienza di questi ultimi tre anni
che il miglior modo per vincere le lotte è quello di farlo uniti.<br>
<br>
In bocca al lupo.<br>
Tommaso<br>
<br>
<br>
Il 29/03/2015 16.59, VerdeGiac ha scritto:<br>
</div>
<blockquote cite="mid:55181356.2070205@verdegiac.org" type="cite">
<pre wrap="">salve a tutt*
ecco un piccolo nuovo fronte di lotta! ;-)
*
Perché decapitare l’Accademia che rende di più?*
Comunicato dell’Assemblea Telematica Contrattisti NTA di Carrara
<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://medium.com/@contrattistinta/perch%C3%A9-decapitare-l-accademia-che-rende-di-pi%C3%B9-88990f258bae">https://medium.com/@contrattistinta/perch%C3%A9-decapitare-l-accademia-che-rende-di-pi%C3%B9-88990f258bae</a>
Con questo primo comunicato vogliamo portare all’attenzione degli
studenti e di tutta l’opinione pubblica la difficile situazione in cui
si trova la Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte (NTA) dell’Accademia di
Belle Arti di Carrara.
La direzione dell’Accademia ha comunicato che per il prossimo anno il
ministero ridurrà i finanziamenti di circa il 50% . E per far fronte a
questa situazione richiede una riduzione della stessa percentuale delle
ore di insegnamento dei docenti a contratto della Scuola NTA, affidando
le materie a docenti in organico e snaturando il piano di studi
elaborato collettivamente negli scorsi anni.
Ancora una volta l’unica soluzione prospettata è il classico “taglio di
teste”.
E questo per “risparmiare” circa 30.000,00 euro, ovvero il 50% delle ore
di docenza “precaria” attualmente in essere, dando per scontato che non
ci sia altra soluzione.
Ma noi pensiamo che invece altre soluzioni siano possibili.
Ad esempio: l’Accademia spende 37.000,00 euro per Internet e telefonia (
vedi: <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://goo.gl/UEAlqU">http://goo.gl/UEAlqU</a> ). Una cifra decisamente spropositata anche
alla luce dei molti disservizi segnalati. Si è più volte sollecitata la
ricerca di soluzioni più economiche indicando possibili alternative. Ma
non è mai arrivata una vera risposta in merito.
Perché non si è pensato di provare a risparmiare in questo settore?
Dalla Scuola NTA sono usciti affermati artisti e professionisti del
digitale che testimoniano la qualità della didattica esercitata.
Pensiamo che forti dei risultati ottenuti si potrebbero tranquillamente
chiedere sponsorizzazioni a fondazioni bancarie, che tra l’altro già
hanno finanziato altri progetti dell’Accademia.
Come mai non si cercano sponsor anche per la Scuola NTA?
Ci teniamo a segnalare che la Scuola NTA ha uno dei più alti numeri di
iscrizioni tra tutte le Scuole dell’Accademia. E questo anche per la
tipologia dei piani di studio che abbiamo elaborato e per l’alta qualità
dei docenti provenienti ognuno dagli specifici campi professionali. Se
si tagliano le loro ore per affidarle a docenti in organico, che hanno
minor esperienza nel campo della comunicazione digitale, è evidente che
si dequalifica la qualità didattica destinando il futuro della scuola ad
una riduzione di iscritti.
Per risolvere un problema economico oggi si vogliono ridurre le
iscrizioni di domani?
Inoltre se si procede con questa logica si dovranno cambiare i piani di
studio dall’anno prossimo, mettendo in seria difficoltà gli studenti nel
percorso formativo che si era riusciti a stabilizzare dopo i problemi
degli anni passati.
Infine la direzione ci ha comunicato di volere le nostre “proposte di
taglio” entro la fine del mese e che comunque saranno confrontate con il
“piano di tagli” già elaborato dalla direzione stessa. Quindi non
garantisce che verranno prese in considerazione le nostre proposte,
lasciando intendere che ormai i “giochi sono fatti” esautorando in
questo modo il ruolo del Coordinatore della NTA democraticamente eletto
dai docenti.
A causa della difficoltà di un dialogo costruttivo con la direzione, e a
difesa della qualità della didattica, intendiamo proclamare lo stato di
agitazione che esplicheremo in azioni di protesta creativa che
comunicheremo a breve.
firmato
Assemblea Telematica Contrattisti NTA di Carrara
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:contrattisti.nta@gmail.com">contrattisti.nta@gmail.com</a> <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:contrattisti.nta@gmail.com"><mailto:contrattisti.nta@gmail.com></a>
</pre>
</blockquote>
<br>
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