<HTML><HEAD></HEAD>
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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT face="Times New Roman"><FONT
style="size: 4"><B>Sabato 2 aprile alle ore 17</B></FONT><FONT style="size: 4">
si inaugura presso la </FONT><FONT style="size: 4"><SPAN><B>Sala delle Grasce di
Pietrasanta</B></SPAN></FONT><FONT style="size: 4"> la personale di </FONT><FONT
style="size: 4"><B>Marcantonio Lunardi:</B></FONT><FONT style="size: 4">
</FONT><FONT style="size: 4"><I><B>Industrial</B></I></FONT><FONT
style="size: 4"><SPAN><B>. </B></SPAN></FONT></FONT><FONT
style="size: 4"><SPAN><SPAN></SPAN></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT face="Times New Roman"><FONT
style="size: 4"><SPAN><SPAN>La mostra, cura di Maurizio Marco Tozzi, presenta 10
opere realizzate tramite </SPAN></SPAN></FONT><FONT style="size: 4"><I><SPAN>net
camera</SPAN></I></FONT><FONT style="size: 4"><SPAN><SPAN> e poi stampate su
carta cotone che rappresentano l'indagine dell'artista attraverso la rete
internet in diversi spazi industriali del globo:</SPAN></SPAN></FONT><FONT
style="size: 4"><SPAN> luoghi in cui l</SPAN></FONT><FONT style="size: 4">a
percezione della solitudine è sempre più intrinseca ed è parte integrante del
nostro tempo. </FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT style="size: 4"
face="Times New Roman">L'analisi di Lunardi parte proprio dallo scoprire e
evidenziare un difetto dell'applicazione Google Earth che in un posizionamento
dell'inquadratura distorce l'immagine rendendola ancora più surreale rispetto al
suo aspetto originale. Ecco che il punto di vista virtuale con la complicità
dell'artista si de-trasforma (come aveva fatto Vostell con il de-collage) in un
punto di vista politico. Ne scaturisce una virtuale (i ruoli si invertono) ma
reale costante deformazione della società prospera a una decadenza quanto mai
irrefrenabile. </FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT face="Times New Roman"><FONT
style="size: 4">La totale mancanza di figure umane rende gli </FONT><FONT
style="size: 4"><I><B>Industrial</B></I></FONT><FONT style="size: 4"> ancora più
isolati, in una completa assenza temporale e le immagini, che Lunardi registra e
riporta alla nostra visione attraverso la stampa e quindi nuovamente al di fuori
della rete (i ruoli si invertono nuovamente), acquistano una profondità di uno
spazio che diventa infinito e dove appunto domina la dilagante
solitudine.</FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT style="size: 4"
face="Times New Roman">Un'atmosfera tangibile apparentemente solo all'esterno di
quei luoghi ma Lunardi non si ferma a quei container, a quei silos, quella nave
del porto di Marghera, nature morte in costante assenza di precisione, la sua
azione arriva alla consapevolezza di ciò che esse rappresentano, racchiudono,
prevaricano e controllano: l'umanità!</FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT face="Times New Roman"><FONT
style="size: 4">In esposizione anche </FONT><FONT style="size: 4"><I><B>The
Egde</B></I></FONT><FONT style="size: 4"><SPAN><SPAN>, un'opera di animazione
costruita esclusivamente con strumenti prelevati dalla rete, a partire dal
software utilizzato e dagli scenari di Google Earth fino alle tracce audio
ricavate da You Tube. L'opera – illustra Ilaria Sabbatini – è il racconto delle
emozioni dell'autore rispetto al riflesso digitale di un evento destante come
quello del 13 novembre parigino. Il silenzio che che congela la città come
preludio a futuri eventi e l'avvolge accompagnandola verso la sua fine, si
trasforma in un elemento di riflessione sul dolore di vivere. E' una sofferenza
solitaria che accompagna l'alter ego dell'autore verso il confine tra 2d e 3d,
verso il luogo metaforico dell'assenza di profondità, dove gli algoritmi hanno
definito un limite che svela una realtà piatta e indifferente.
</SPAN></SPAN></FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT style="size: 4"
face="Times New Roman">Le opere realizzate da Lunardi ci pongono infatti di
fronte al problema della necessaria ri-umanizzazione della nostra epoca post
industriale dove anche la tecnologia monopolistica di Google mostra
involontariamente i propri difetti.</FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify> </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT style="size: 4"
face="Times New Roman">Informazioni:</FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT style="size: 4"
face="Times New Roman">Centro Culturale "Luigi Russo", </FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT style="size: 4"
face="Times New Roman">Via S. Agostino, 1 – Pietrasanta</FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><FONT style="size: 4"
face="Times New Roman">tel. 0584/795500</FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify><U><A
style='href: "http://www.museodeibozzetti.it/"'><FONT style="COLOR: #0000ff"
size=4 face="Times New Roman">www.museodeibozzetti.it</FONT></A></U></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=justify> </P>
<DIV
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000"><BR><BR><BR>Maurizio
Marco Tozzi<BR>https://mauriziomarcotozzi.wordpress.com/<BR>Via Pascoli
36/B<BR>55049 Torre del Lago Puccini<BR>Italy<BR>cell. +39
3356633100</DIV></DIV></DIV></BODY></HTML>