<p class="MsoNormal">La Jornada
– Domenica 2 dicembre 2007</p>- I paramilitari sparano colpi in aria a Bolón Ajaw; la
situazione è critica: CAPISE
<p class="MsoNormal"><b style=""><span style="font-size: 18pt;">Proseguono le aggressioni da parte di membri di Opddic
nella comunità zapatista</span></b></p>
<p class="MsoNormal">* Mascherati da conflitti agrari, gli attacchi rispondono ad
interessi nel settore turistico </p>
<p class="MsoNormal">* "Difenderemo le nostre terre a qualunque costo",
avverte la giunta di buon governo</p>
<p class="MsoNormal">HERMANN BELLINGHAUSEN</p>
<p class="MsoNormal"><i style="">San Cristóbal de las
Casas, Chis., 1º dicembre</i>. Secondo una nuova denuncia della giunta di buon
governo (JBG) "<i style="">Corazón arcoiris de
la esperanza</i>", membri armati dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni
e Contadini (Opddic) continuano ad aggredire gli abitanti della comunità Bolón
Ajaw (anche detta Bolom Ajaw o Bolonajaw).<span style="">
</span></p>
<p class="MsoNormal">Il 29 novembre hanno sparato con armi di grosso calibro nel
villaggio zapatista, un giorno dopo in cui il governo statale aveva chiesto
l'intervento della Procura Generale della Repubblica (PGR) per indagare
"in maniera esaustiva" sulle azioni di Opddic nella regione di Agua
Azul, in particolare nella comunità citata.</p>
<p class="MsoNormal">La giunta zapatista, con sede nel caracol di Morelia,
racconta che il 26 novembre alle ore 19:30 circa, "membri di Opddic hanno
sparato colpi in aria con armi di piccolo calibro, ed alle 20 hanno nuovamente
sparato sempre con armi dello stesso calibro" a 200 metri da Bolón
Ajaw.<span style=""> </span></p>
<p class="MsoNormal">Il giorno 29, "alle ore 15:30 circa, membri
dell'organizzazione paramilitare Opddic hanno sparato in aria sette colpi con
armi di grosso calibro alla stessa distanza dal villaggio. Alle 16:40 hanno
sparato nuovamente due colpi, uno di piccolo e l'altro di grosso calibro, ad
una distanza di 150 metri".</p>
<p class="MsoNormal">Di fronte a queste "minacce ed intimidazioni che
subiscono i nostri compagni basi di appoggio", la JBG respinge
"energicamente" le azioni di "questo gruppo paramilitare ed
esigiamo il rispetto totale dei popoli indigeni in resistenza in tutti i
municipi autonomi. Rieniamo responsabili i tre livelli del malgoverno di quanto
possa accadere, perché sono loro gli autori intellettuali della creazione di
questi gruppi".</p>
<p class="MsoNormal">Mascherati da conflitti agrari, le aggressioni rispondono ad
interessi del settore turistico, mascherati a loro volta da "protezione
delle aree naturali" che coinvolgono la Commissione Nazionale
delle Aree Naturali Protette (CNAP), la segreteria statale di Governo e la Polizia Statale
Preventiva, che normalmente ha pattuglie appostate all'imbocco della strada
allo stabilimento balneare di Agua Azul, a pochi chilometri da dove avvengono
le aggressioni.<span style=""> </span></p>
<p class="MsoNormal">La JBG
nota: "difenderem le nostre terre ad ogni costo e non permetteremo che le
nostre terre e risorse naturali siano una merce o un affare per pochi, perché
la terra è nostra madre".</p>
<p class="MsoNormal">Il nuovo centro abitato di Bolón Ajaw si trova a valle dello
stabilimento balneare, attiguo all'ejido Agua Azul, da dove provengono
sistematicamente le ostilità. Tutto questo, nella regione La Montaña del municipio
autonomo Olga Isabel.<span style=""> </span></p>
<p class="MsoNormal">Come ha pubblicato La Jornada (29 novembre), il governo del Chiapas ha
sollecitato l'intervento della PGR e della Commissione Nazionale dei Diritti
Umani per realizzare un'indagine esaustiva su Opddic dopo le denunce pubbliche
riguardo le sue attività, chi sono, come viene finanziata, a quali interessi
risponde. Il governatore Juan Sabines Guerrero ha dato istruzioni al Ministero
di Giustizia affinché "inizi gli accertamenti per i casi di Leonardo
Navarro Jiménez e Juan Navarro Jiménez, che coinvolti nel caso di Chilón; allo
stesso modo, Manuel Jiménez Álvaro, Jerónimo Morales Alvaro, Manuel Méndez
Silvano, Manuel Hernández e Miguel Pérez Álvaro, aggrediti nel municipio di
Tumbalá".</p>
<p class="MsoNormal">Da parte sua, il Centro di Analisi Politica e Ricerche
Sociali ed Economiche (CAPISE) ha invitato a non visitare le cascate di Agua
Azul finché non cesserà "la brutale repressione contro le basi di appoggio
zapatiste di Bolón Ajaw". Ha inoltre annunciato che dal 28 novembre si è
stabilita in loco una brigata di osservazione civile formata da 12
persone.<span style=""> </span></p>
<p class="MsoNormal">"La situazione è tornata critica", denuncia il
CAPISE, che in una relazione recente (settembre 2007) identificava gli
aggressori e denunciava l'intervento di Jesús Octavio García Durán,
"comando operativo G" della segretaria statale di Governo; José
Hernández Nava, direttore della CNAP Regione Frontiera Sud, e Felipe Hernández
Moreno, delegato di governo di Chilón.</p>
<p class="MsoNormal">Lì si denunciava che "l'obiettivo fondamentale dei
governi federale e statale, così come dei membri di Opddic era lo sgombero di
tutte le famiglie zapatiste di Bolón Ajaw. Chi beneficia del centro turistico
sono i membri di Opddic dell'ejido Agua Azul, oltre alle autorità statali e
federali.<span style=""> </span></p>
<p class="MsoNormal">"Bolón Ajaw è terra recuperata e core 339 ettari. È stata
occupata dalle basi di appoggio zapatiste nel 2001. Attualmente conta 41
famiglie ed un totale di 200 abitanti".</p>
<p class="MsoNormal">L'organizzazione denuncia "la totale impunità" con
cui agiscono i membri di Opddic. La loro articolazione col direttore regionale
della CNAP e come "sia flagrante" la connivenza con la stazione di
polizia di pubblica sicurezza alla deviazione per le cascate di Agua Azul.</p>
<p class="MsoNormal">La brigata rimarrà lì "offrendo accompagnamento e
documentando i fatti che accadono contro quelle famiglie". Sequalcuno dei
suoi membri o degli abitanti di Bolón Ajaw sarà aggredito, il CAPISE presenterà
denuncia penale contro la dirigenza di Opddic, gli eventuali aggressori ed il
funzionario Hernández Nava.</p>
<p class="MsoNormal">(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)</p>