<div class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><st1:PersonName productid="La Jornada" w:st="on"><b style="">La Jornada</b></st1:PersonName><b style=""> – Sabato 31 maggio 2008<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><st1:PersonName productid="La CCIODH" w:st="on"><b style=""><span style="font-size: 22pt;">La CCIODH</span></b></st1:PersonName><b style=""><span style="font-size: 22pt;"> visita i detenuti di El Amate<o:p></o:p></span></b></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style="">Hermann Bellinghausen<o:p></o:p></i></div> <div class="MsoNormal"><o:p> </o:p>Prima di concludere questo sabato la loro visita in Chiapas, membri della Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani (CCIODH) hanno visitato i Ceresos 14 di Cintalapa (El Amate) e 5 di San Cristóbal de las Casas, per consegnare a <st1:PersonName productid="La Voz" w:st="on">La
Voz</st1:PersonName> del Amate, <st1:PersonName productid="La Voz" w:st="on">La Voz</st1:PersonName> de los Llanos e ad altri gruppi di carcerati la relazione della loro visita del febbraio scorso.<span style=""> </span></div> <div class="MsoNormal">I membri di <st1:PersonName productid="La Voz" w:st="on">La Voz</st1:PersonName> del Amate hanno dichiarato alla Commissione di essere stati picchiati durante i "trasferimenti" dello scorso martedì 27 maggio. Nella sua testimonianza, Miguel Gómez Gómez, Antonio Gómez Díaz, Genaro Gutiérrez Velazco, Ángel Rosario, Julio César Pérez Ruiz, Alberto Patishtán Gómez, José Pérez Pérez e Marcelino Díaz González hanno raccontato di "essere stati presi a calci e di essere stati separati con violenza dalle mogli".</div> <div class="MsoNormal">Uno dei detenuti ha denunciato che gli agenti statali gli hanno messo in testa una borsa di plastica, mentre agli altri hanno coperto la testa con i loro vestiti. Narrano anche di essere
stati costretti a viaggiare sulle lamiere roventi del veicolo che li trasportava. Un altro è stato incatenato busto e braccia". All'aggressione "ha partecipato uno dei comandanti della prigione."<span style=""> </span></div> <div class="MsoNormal">Al loro ritorno a El Amate, i reclusi hanno scoperto che le loro cose erano state rubate e che l'accampamento dove hanno vissuto gli ultimi due anni e mezzo è stato smantellato e distrutto. Lo spazio dove si trovava l'accampamento "ora è recintato". <st1:PersonName productid="La CCIODH" w:st="on">La CCIODH</st1:PersonName> ha trasmesso queste testimonianze al direttore della prigione, Fernando Estrada, "che ha assicurato che le loro cose saranno restituite". Alcuni dei carcerati non hanno nemmeno le scarpe.<span style=""> </span></div> <div class="MsoNormal"><st1:PersonName productid="La CCIODH" w:st="on">La CCIODH</st1:PersonName> dichiara che, "per la premura della visita, motivata dal trasferimento di questi
detenuti in altre prigioni lo scorso martedì ed il loro successivo ritorno all'alba di giovedì", non è stato possibile consegnare la relazione ai condannati per il massacro di Acteal né ai detenuti di Paz y Justicia, con i quali si erano incontrati nel febbraio scorso.</div><o:p></o:p>(Traduzione Comitato Chiapas “Maribel” – Bergamo) <p> 
<hr size=1><font face="Arial" size="2">Scopri il <a href="http://us.rd.yahoo.com/mail/it/taglines/yahoo/ymail/SIG=11djrg460/**http%3A%2F%2Fwww.ymailblogit.com%2Fblog%2F"> Blog di Yahoo! Mail</a>: trucchi, novità, consigli... e la tua opinione!</font>