<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=utf-8">
<META content="MSHTML 6.00.6001.18099" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Thorndale>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; FONT-STYLE: normal"><FONT
face="Times New Roman, serif"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman, serif"><FONT size=3><B>Arrestato a Oaxaca il presunto
assassino della attivista statunitense Grace Ellier </B></FONT></FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman, serif"><FONT size=3>Secondo la Procura di
Giustizia locale, il responsabile era amico della vittima</FONT></FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman, serif"><FONT size=3>Octavio Vélez Ascencio
(Corrispondente de La Jornada)</FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Oaxaca, 27 settembre. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">La Procura Generale di Giustizia del Estado (PGJE)
ha presentato oggi l'artigiano Omar Yoguez Singo,<EM class=western><I> El
Franky</I></EM>, originario del Distrito Federal, come presunto responsabile
della morte della attivista statunitense Marcela Salli Grace Ellier, il cui
corpo fu rinvenuto mercoledì scorso in una capanna in San José del Pacífico,
municipio di San Mateo Río Hondo, nella Sierra Sur, a 136 chilometri de questa
città.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Secondo le dichiarazioni delle autorità, <EM
class=western><I>El Franky</I></EM> di 38 anni, confessò ai suoi compagni
artigiani e amici di Grace Ellier, di aver ucciso la donna ad Oaxaca, quando lo
incontrarono la notte di giovedì all'uscita da un concerto di musica africana
nella sala Che Guevara della Università Nazionale Autonoma del Messico, come
dichiarò Evencio Nicolás Martínez Ramírez, titolare della PGJE durante una
conferenza stampa degli organi di polizia.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Gli amici della studentessa picchiarono Yoguez
Singo e poi lo consegnarono alle autorità.</P>
<P style="MARGIN-TOP: 0.42cm"><A name=more-748></A><FONT
face="Times New Roman, serif"><FONT size=3>Il crimine fu commesso, secondo la
confessione del presunto responsabile registrata in un video, la mattina del 14
settembre per una discussione che ebbero nella baracca, dopo aver avuto rapporti
sessuali e aver assunto alcol, cocaina e marijuana. “Mi colpì e mi ferì con un
coltello; io la colpii con un machete”, affermò.</FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><FONT color=#000000>“</FONT><FONT
color=#000000><FONT face="Thorndale, Times New Roman, serif"><FONT size=3><SPAN
lang=es-MX><B><SPAN style="FONT-STYLE: normal">Membro della cultura
hippy”</SPAN></B></SPAN></FONT></FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Il procuratore ha precisato che<EM
class=western><I> El Franky,</I></EM> definito come “membro della cultura
hippy”, era fuggito a Puerto Escondido e poi ad Acapulco, nel Guerrero, per
ritornare infine a Città del Messico, dove vende articoli di artigianato in
Coyoacán.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Il procuratore ha aggiunto che elementi della
Agenzia Statale di Investigazione (AEI) avevano rinvenuto nella capanna una
borsa per lo sviluppo di fotografie col nome del presunto responsabile e per
questo indagarono a San José del Pacífico dove abitava con altri artigiani e
amici della statunitense, e poterono così arrivare all'identificazione.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Martínez Ramírez ha ricordato che il presunto
responsabile aveva subito due detenzioni nel Reclusorio Nord del Distretto
Federale per tentato stupro.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><EM class=western><I>El Franky</I></EM> è stato
presentato alla conferenza stampa e poteva essere fotografato e videoregistrato,
ma i giornalisti non erano autorizzati a fargli domande. Il Pubblico Ministero
di Miahuatlán di Porfirio Díaz ha aperto un dossier, inscritto al n.310(II)/2008
del registro delle indagini, per il delitto di omicidio.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">In un comunicato, il Consiglio Indigeno Popolare
di Oaxaca “Ricardo Flores Magón” (CIPO-RFM), organizzazione con cui aveva
collaborato la donna di 21 anni, attivista dei diritti umani e maestra di danza
araba, riferisce che la stessa aveva partecipato alla solidarietà internazionale
“con la lotta popolare del popolo di Oaxaca, di altre lotte del mondo e contro
il razzismo alla frontiera del Messico con gli Stati Uniti, in molte occasioni e
con diverse persone”.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Grace Ellier, aggiunge il comunicato, “commentò in
date recenti che subiva una persecuzione politica ed era sorvegliata, e questo
ci fa pensare che il suo vile assassinio abbia a che fare con la repressione
generalizzata contro i movimenti sociale e diretta particolarmente contro gli
osservatori internazionali”.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Di fronte a ciò non si esclude che “i mandanti
siano gli stessi che ordinano la repressione contro il popolo di Oaxaca che
lotta per la giustizia e la libertà”.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Il console degli Stati Uniti, Mark Arnold Leyes
Cooney, ha identificato il cadavere della vittima, originaria di Washington, e
ne ha richiesto la consegna per procedere alla cremazione a causa del suo
avanzato stato di decomposizione e poi consegnare le ceneri ai famigliari.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Secondo informazioni fornite dal diplomatico,
Grace Ellier entrò in Messico il 30 maggio. Ma l'agencia Afp attribuisce ad una
organizzazione non governativa non precisata, che ella “nacque negli Stati Uniti
ma viveva in Oaxaca almeno dal 2006, anno in cui si aggregò alle mobilitazioni
contro il governatore Ulises Ruiz”.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">(da www.mujeresylasexta.org 28 Settembre
2008)</P></FONT></FONT>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; FONT-STYLE: normal"><FONT
face="Times New Roman, serif"><FONT size=3></FONT></FONT> </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; FONT-STYLE: normal"><FONT
face="Times New Roman, serif"><FONT size=3>26 Settembre, 2008</FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-TOP: 0.42cm"><FONT face="Times New Roman, serif"><FONT
size=5><B><A href=""><FONT color=#000080><FONT
face="Times New Roman, serif"><FONT size=3><U>Violentano e uccidono Marcella
Sali Grace, internazionalista solidale con la lotta delle popolazioni di Oaxaca
(Chiapas, Messico) </U></FONT></FONT></FONT></A></B></FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><FONT face="Times New Roman, serif"><FONT
size=3>Oaxaca di Juárez, Oaxaca.<BR></FONT></FONT>Giovedì 25 settembre.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Giustizia per nostra sorella Marcella Sali
Grace!</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Fratelli e sorelle.<BR>I nostri cuori sono pieni
di tristezza e di rabbia perché la nostra sorella Sali è stata violentata e
assassinata brutalmente a 20 minuti da San José del Pacífico e la procura di
Oaxaca come sempre non sta facendo nulla, nonostante ci siano testimoni che
forniscono indizi utili ad identificare i responsabili.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Marcella Sali Grace era nata negli Stati Uniti,
con un cuore grande e solidale con le cause giuste, aveva molte amiche e amici
perché sempre disponibile ad aiutare, così con le sue doti di artista dipingeva
una coperta come una parete, o ballava una sua danza araba per raccogliere fondi
per la lotta, o faceva concerti con gruppi punk, o corsi di difesa personale per
le donne perché sapeva bene come gli uomini le molestano, questa era una delle
sue battaglie, perché noi donne fossimo libere e rispettate, Sali era tanto
impegnata nella lotta che fu accompagnatrice internazionale di fratelli e
sorelle perseguitati dal mal governo di Ulisse Ruiz Ortiz. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Disgraziatamente questo 24 settembre fu ritrovato
il corpo di una donna con le caratteristiche fisiche di Sali, in una capanna
disabitata a venti minuti dal paese di San José del Pacifico, quando un abitante
andò da quelle parti per portare cibo a dei cani, fu insospettito da un cattivo
odore proveniente dalla capanna ed avvisò le autorità municipali del paese che
procedettero a prelevare il corpo già in stato di putrefazione, senza fornire
altre informazioni alla cittadinanza. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><A name=DDE_LINK></A>Solo ieri è stata avvisata la
compagna Julieta Cruz (che sapeva che Sali stava da quelle parti), che una
giovane straniera si trovava nell'obitorio di Miahuatlán, dove andò e riconobbe
il corpo di Sali dai tatuaggi, perché il viso era irriconoscibile, la compagna
pensa a causa di bruciature, ma non si spiega perché il resto del corpo
presentasse danni visibilmente minori. Quando chiedemmo il numero di riferimento
della pratica giudiziaria ci fu negato così come i risultati dell'autopsia,
perché non eravamo famigliari della persona e quindi non potevano fornirci alcun
dato.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">A motivo del suo lavoro in solidarietà con la
lotta del popolo di Oaxaca, con altre lotte del mondo e contro il razzismo alla
frontiera tra Messico e Stati Uniti, in diverse occasioni e con diverse persone
Sali confidò che ultimamente ad Oaxaca subiva una persecuzione politica ed era
sorvegliata. Questo ci fa pensare che il suo vile assassinio abbia a che fare
con la repressione generalizzata contro i movimenti sociale e diretta
particolarmente contro gli osservatori internazionali. Per ciò stesso non
escludiamo che i mandanti siano gli stessi che ordinano la repressione contro il
popolo di Oaxaca che lotta per giustizia e libertà.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Di fronte a questi fatti di sangue, e per la
brutale crudeltà operata sulla compagna Sali, non possiamo non pensare che si
sia voluto mandare un chiaro messaggio a tutto il popolo di Oaxaca, così come ai
compagni solidali delle diverse parti del mondo; lo diciamo in base a recenti
notizie che circolano a livello nazionale e internazionale, secondo cui “gli
<B>appistas</B> (??) sono quelli che ammazzarono il giornalista nordamericano
Bradley Roland Will” e siccome in Oaxaca non c'è giustizia, ci preoccupano tanto
la distorsione delle informazioni che potrebbe interferire con il conseguimento
di una vera giustizia per la nostra compagna, quanto l'evidente lentezza
burocratica con cui stanno trattando il caso le autorità impegnate nelle
indagini.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Di fronte a questi deplorevoli fatti ESIGIAMO:</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">L'immediata accelerazione delle indagini.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">La ricostruzione immediata dei fatti.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">La condanna degli autori morali e materiali.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Giustizia per la nostra sorella Marcella Sali
Grace!</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Basta con gli assassinii, la violenza e l'odio
contro le donne che lottano per la giustizia!</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Chiediamo la sua adesione (con messaggi
all'indirizzo sotto indicato) a questa domanda di giustizia e di partecipare
alle attività urgenti per chiedere la verità su questi vili fatti.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">rebeldiasentrelazadas@yahoo.com<BR>Informazioni:
(01 951) 5178190 CIPO</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">VENERDI' 26 SETTEMBRE </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">9:00 am Presenza davanti al Consolato degli Stati
Uniti ad Oaxaca<BR>(Piazza Santo Domingo, Col. Centro. Oaxaca)</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">12:00 Presidio presso la Procura di Giustizia
dello stato di Oaxaca: Per informare del caso la città di Oaxaca e perché si
acceleri la procedura e sia fatta giustizia (Domicilio noto, San Antonio de la
Cal, Col. Experimental).</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Firme:<BR>Encuentro de Mujeres Oaxaqueñas
“Compartiendo Voces de Esperanza”<BR>Colectivo Mujer Nueva<BR>Consejo Indígena
Popular de Oaxaca Ricardo Flores Magón<BR>Voces Oaxaqueñas Construyendo
Autonomía y Libertad<BR>Colectivo Tod@s Somos Pres@s<BR>Encuentro de Jóvenes en
el Movimiento Social Oaxaqueño<BR>(…)</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">(traduzione: Gianni
Zampieri)</FONT></P></DIV></BODY></HTML>