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<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="100%"><tbody><tr><td valign="top" width="70%"><a href="http://www.operaicontro.it/index.php?id=" class="title">GLI OPERAI FANNO GLI EROI?</a><br>
<span class="aname"> by </span>
<a href="mailto:info@operaicontro.it"><span class="aname">Operai Contro</span></a>
<span class="cat">/ Categoria :: <a href="http://www.operaicontro.it/index.php?cat=52888"><u>Numero 322</u></a></span>
<br><span class="date">Pubblicato il dom, 13 gen @ 10:40</span>
</td><td align="right" valign="top" width="*"> <br><br>
</td>
</tr>
</tbody></table>
<br><pre><span class="content">I pm di Torino trovano un rapporto segreto dei manager<br>La Thyssen dopo il rogo: <br>gli operai fanno gli eroi in tv <br>«Il governo Prodi in crisi trae vantaggio dall'attenzione su di noi» <br>TORINO - Un'analisi riservata interna sulla situazione politica italiana, sulle<br>reazioni sindacali e sociali e sull'atteggiamento dei media all'indomani del rogo<br>della ThyssenKrupp che nella notte tra il 5 e il 6 dicembre è costato la vita a sette<br>operai. Il documento — cui contenuti, se confermati, sembrerebbero testimoniare<br>meglio di qualunque altro materiale l'atteggiamento assunto dalla casa madre tedesca<br>nei confronti delle sue filiali italiane e in particolare dell'acciaieria torinese in<br>via di dismissione — è stato sequestrato giovedì scorso a Terni nel corso delle<br>perquisizioni sia in fabbrica sia nelle abitazioni private dei tre massimi dirigenti<br>italiani (l'amministratore delegato Harald Espenhahn, Gerald Priegnitz e Marco Pucci)<br>del gruppo già iscritti per omicidio e disastro colposo nel registro degli indagati.<br>Nella nota, redatta in tedesco o forse tradotta in questa lingua proprio per renderne<br>più rapida la lettura a tutti i manager interessati, si analizza la storia e la<br>realtà della città di Torino, dove esiste — registrano i funzionari ThyssenKrupp —<br>«una lunga tradizione sindacale di stampo comunista », e dove già negli anni<br>precedenti alla tragedia le «condizioni ambientali» apparivano sfavorevoli al<br>mantenimento dell'attività produttiva. Non mancano i cenni remoti alla storia<br>italiana e torinese degli «anni di piombo», nei quali chi firma l'analisi ricorda<br>come alcune delle pagine più sanguinose del terrorismo brigatista siano state scritte<br>proprio a Torino ad opera dell'eversione. <br>Poi si passa a esaminare la situazione dei 20 giorni di dicembre che hanno fatto<br>seguito alla tragedia, durante i quali il sacrificio degli operai, le loro condizioni<br>di lavoro, le dichiarazioni di dura condanna da parte delle istituzioni e delle forze<br>politiche e sindacali italiane hanno occupato le prime pagine dei giornali e dei<br>telegiornali. Ai vertici aziendali che dalla casa madre di Essen, in Germania, hanno<br>evidentemente richiesto elementi per poter meglio valutare la situazione e per poter<br>quindi decidere la propria strategia sia di comunicazione sia legale, lo sconosciuto<br>relatore dell'analisi trasmette i propri commenti. <br> <br>Gli operai sopravvissuti al rogo e i compagni di lavoro delle vittime «passano di<br>televisione in televisione » e vengono rappresentati «come degli eroi». Un fatto,<br>quest'ultimo, particolarmente sgradevole, che impedisce ogni possibile misura di<br>censura o di richiamo a questi testimoni, che sono ancora e a tutti gli effetti<br>dipendenti della società, ma che in questo momento sarebbe inopportuno colpire sul<br>piano disciplinare, anche se non si esclude di poter prendere in considerazione<br>questa ipotesi per il futuro, dopo un'attenta analisi degli aspetti formali e delle<br>rassegne stampa cartacee e televisive. Infine, nella lettera ritrovata all'interno di<br>una valigetta nelle perquisizioni, si traccia anche un affresco della situazione<br>politica italiana in generale, facendo notare come lo stesso governo guidato da<br>Romano Prodi, che attraverserebbe comunque un periodo di «crisi», possa trarre<br>vantaggio dall'estrema attenzione dei media sul rogo di Torino, che può esercitare,<br>se non altro, un ruolo di calamita capace di distrarre l'attenzione dei lettori e dei<br>telespettatori da altri e più urgenti problemi di politica interna<br>Vera Schiavazzi<br>13 gennaio 2008 <br><br></span></pre><br /><hr />Windows Live Spaces <a href='http://pushthebutton2006.spaces.live.com/' target='_new'>Push the Button! Crea il tuo blog e condividi le tue esperienze col mondo!</a></body>
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