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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG>lo slai cobas per il sindacato di classe
della dalmine di bergamo e dell'istituto tumori di milano aderiscono e
partecipano alla giornata nazionale del 26 gennaio</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG>CONTRO LA GUERRA DEI PADRONI DEL
MONDO:</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2></FONT></STRONG> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2>attraverso una campagna di denuncia tra i
lavoratori DI UN GOVERNO CHE FINANZIA MISSIONI MILITARI E TAGLIA LA SPESA
SOCIALE :</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2></FONT></STRONG> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG>CONTRO LA GUERRA ESTERNA AI POPOLI FATTA DI
AGGRESSIONI MILITARI E SACCHEGIO DELLE RISORSE</STRONG></FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG> E CONTRO LA GUERRA INTERNA AI
LAVORATORI FATTA DI LICENZIAMENTI POLITICI, MONTATURE GIUDIZIARIE, REPRESSIONE,
SALARI DA FAME E MORTI SUL LAVORO</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2></FONT></STRONG> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG></STRONG></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG></STRONG></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG>SEGUE APPELLO</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG></STRONG></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2> Patto permanente contro la
guerra</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2> Il 26 gennaio sarà la giornata proposta dal
Forum Sociale Mondiale per iniziative in tutto il mondo contro la guerra, il
liberismo, il razzismo e il patriarcato. <SPAN id=more-2047></SPAN>In tale
giornata, le strutture che hanno dato vita al Patto permanente contro la guerra
(tra le principali, Action, Confederazione Cobas, Global meeting network, Mondo
senza guerre, Partito comunista dei lavoratori, RdB, Red Link, Rete dei
Comunisti, Rete Disarmiamoli, Rete Semprecontrolaguerra, Sinistra Critica)
organizzano una giornata di iniziative in varie regioni.<BR>Gli obiettivi
riguardano il ritiro delle truppe italiane da tutti i fronti di guerra, la
chiusura delle basi militari e l’opposizione alla costruzione di nuove (a
partire da Vicenza con il Dal Molin), la drastica riduzione delle spese di
guerra e l’aumento di quelle sociali, la riconversione delle fabbriche
d’armi, la revoca dell’accordo per i caccia F35 e dell’adesione italiana allo
Scudo missilistico USA.<BR>Sarà una giornata contro la politica militarista del
governo Prodi che ha imposto l’ulteriore aumento dei finanziamenti (aumento del
24% in due anni) a Forze armate, missioni belliche e basi, l’accordo militare
Italia-Israele, l’embargo alla Palestina, l’adesione allo scudo missilistico
USA.<BR>Ci saranno iniziative di fronte a basi militari, siti di assemblaggio di
armamenti, caserme (quelle in dismissione che vanno riconvertite in case per
sfrattati, precari, richiedenti asilo), ambasciate e ministeri coinvolti nella
guerra. Il potenziamento e l’allargamento del movimento contro la guerra, che a
Vicenza il 15 dicembre ha confermato la propria forza, si impone perchè la
guerra coinvolge sempre più l’Italia e il suo governo.<BR>Lo scenario bellico in
Afghanistan, travisato con la menzogna della “missione di pace”, è
peggiorato con il passaggio del comando NATO alle truppe italiane che
partecipano ai combattimenti mentre si aggravano le minacce di una aggressione
nei confronti dell’Iran, da parte di USA e Israele. Questa escalation devasta i
nostri territori e la vita collettiva. Le spese militari sono aumentate a danno
di quelle destinate al reddito dei settori popolari; la guerra entra nelle
nostre città, ingigantendo derive securitarie, razzismi, riduzione delle
libertà.<BR>Vogliamo rompere la complicità di guerra imponendo il ritiro delle
truppe dall’Afghanistan e la bocciatura del ri-finanziamento delle missioni
militari anche negli altri luoghi di guerra in cui l’Italia è sempre più
coinvolta come Kosovo e Libano.<BR>La giornata del 26 gennaio viene organizzata
anche in vista della manifestazione nazionale che il Patto propone a Roma in
coincidenza col voto in Parlamento sul rifinanziamento delle missioni belliche,
tra fine febbraio e inizio marzo, per organizzare la quale, oltre che per
valutare l’andamento delle iniziative del 26, le forze del Patto convocano a
Roma una Assemblea nazionale il 27 gennaio a cui invitano coloro che sono
interessati a lottare per il ritiro delle truppe e la bocciatura del
ri-finanziamento di tutte le missioni belliche.<BR> <BR>Patto permanente
contro la guerra</FONT></DIV></BODY></HTML>